{affiliatetextads 1,,_plugin}“La violenza, usata anche contro le forze dell’ordine che tentavano di ricondurre alla calma, è tipica di un inveterato squadrismo fascista e si riconduce alla rabbia di chi, non gradendo le manifestazioni di democrazia, come quella operata da una piazza gremita all'inverosimile, sente ormai giunta anche a Maglie l'ora del cambiamento. La sola colpa del prof. Cosimo Giannuzzi è stata quella di voler documentare fotograficamente l’evento, così come esponenti della lista del presidente del PDL liberamente facevano senza essere minimamente né disturbati né minacciati” – affermano i componenti che continuano – “Ormai è evidente che questa campagna elettorale sta evidenziando un crescente nervosismo ed imbarbarimento da parte di una destra che accumula progressivamente l'attentato incendiario al Comitato elettorale di Sergio Blasi, i continui atti di prepotenza ed arroganza con l'affissione selvaggia ed abusiva di manifesti di propri candidati fuori dagli spazi consentiti, aggressioni fisiche alle persone con una escalation ormai fuori controllo, anche da parte di esponenti rappresentativi del centrodestra cittadino e, fatto ancora più esecrabile, da parte di esponenti delle pubbliche istituzioni".

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