UNDICI COMUNI -Il progetto finanziato nell’ambito del programma operativo Fesr 2007-2013, per l’attuazione dell’Asse IV – linea d’intervento 4.4 per la rete ecologica -, si articola in tre azioni d’intervento. La prima riguarda la realizzazione di interventi materiali (piste ciclabili, viali alberati, ecc..) in corrispondenza del territorio di ogni Comune per individuare fisicamente le porte qualificate di accesso al fiume Ofanto; la seconda riguarda la segnaletica di benvenuto alla "regione biogeografia del fiume Ofanto"; la terza, infine, è rivolta ad interventi immateriali per lo start-up gestionale del Consorzio di gestione del Parco regionale (web-gis/campagna di monitoraggio indici/ osservazione in remoto/ divulgazione/ modulistica).

{affiliatetextads 1,,_plugin}IL PROGRAMMA - Un insieme sistematico di azioni che riconduce il progetto all’interno dello “scenario strategico” e contratto di fiume denominato Patto Val d’Ofanto unitamente al riconoscimento della rete ecologica quale elemento di riferimento per le future progettazioni dei Comuni aderenti; ma anche di recepimento, attraverso le procedure di Valutazione ambientale strategica (Vas), della Rete Ecologica multifunzionale (Rem).

Gli assessori all’urbanistica di San Ferdinando (Antonio Acquaviva) e di Trinitapoli (Giustino Tedesco) definiscono questo progetto “un tassello importante di attrattività turistica e valorizzazione culturale del paesaggio agrario con la sua componente più qualificante rappresentata dal corso d’acqua”.

IL PROVVEDIMENTO - Il provvedimento di finanziamento conclude, anche se con ritardo, un percorso avviato da circa tre anni dai Comuni che accolgono nel proprio territorio il fiume Ofanto. Un risultato positivo, che ora entra nella fase attuativa delle realizzazioni, ottenuto grazie al significativo impegno profuso dall’Agenzia per l’Ambiente del Patto territoriale nord-barese ofantino che ha collaborato con tutti i Comuni interessati. Va ricordato, inoltre, che recentemente quattro di questi Comuni (Trinitapoli, San Ferdinando, Canosa e Minervino) si sono associati dando vita al “Patto Val d’Ofanto”, nell’ambito del Programma integrato di Rigenerazione urbana intercomunale, per la riqualificazione e la valorizzazione dei propri territori, dove il fiume rappresenta la figura preminente e identitaria di questo progetto, in un’area che racchiude straordinarie risorse storiche, culturali e ambientali.

di GAETANO SAMELE - Lagazzettadelmezzogiorno.it