"Senza colpe per la compagnia, ma a causa di una fisiologica legge di mercato", precisano dall'Alitalia. Molti viaggiatori, infatti, per evitare l'odissea treno-bus, si rivolgono alle compagnie aeree. "Non abbiamo aumentato le tariffe - proseguono dalla compagnia di bandiera - ma è l'incremento della richiesta a ridimensionare l'effetto positivo delle offerte, così ora anche i posti più economici vengono prenotati prima del solito". In realtà, a ridosso delle elezioni, questo aumento era stato garantito e l'Alitalia aveva comunicato che "per venire incontro alle esigenze di mobilità dei cittadini pugliesi penalizzati dalla frana e accogliendo l'invito dell'assessorato ai Trasporti della Regione Puglia", avrebbe ampliato l'offerta a tariffe ridotte, comprensive di tasse e supplementi, da domenica 21 marzo sino a fine mese.

In particolare da Bari per Roma (o viceversa) erano stati garantiti 430 posti in più a 74 euro e da Brindisi per Roma (o viceversa) altri 285 posti a partire da 49 euro. Come preannunciato nel lancio dell'iniziativa, però, le tariffe low cost sono state interrotte alla fine del mese scorso, senza attendere il termine delle operazioni di sistemazione della linea ferroviaria. "Come abbiamo già fatto in precedenza noi sollecitiamo costantemente un adeguamento delle tariffe alla situazione attuale evidenziando anche un carattere etico - spiega Domenico Di Paola, amministratore unico di Aeroporti di Puglia - ma al momento non abbiamo alcun potere per influenzare le compagnie".

{affiliatetextads 1,,_plugin}L'emergenza frana, però, potrebbe essere il momento ideale per concludere un accordo tra Adp e la compagnia di bandiera. "È uno dei motivi che può permetterci di chiudere quanto prima con Alitalia - ammette di Paola - e garantire un numero di voli a costi concorrenziali che possa anche venire incontro anche a questa emergenza".

Intanto, si fa sempre più pressante la spinta politica per risolvere l'emergenza che, come ha evidenziato anche il commissario Mario De Biase, rischia di non risolversi a breve per l'assenza di un sostegno economico del governo. Ieri l'assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati, ha scritto una lettera al premier Silvio Berlusconi e a Guido Bertolaso, in cui si richiede "di riunire al più presto intorno ad un tavolo tutti i soggetti coinvolti al fine di coordinare gli interventi necessari a far fronte alla frana di Montaguto".

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