A Nichi Vendola, che è accompagnato dall'assessore regionale ai Lavori pubblici, Fabiano Amati, i tecnici della protezione civile spiegano che la rimozione del fango avverrà attraverso la creazione di terrazzamenti a ridosso della montagna e con l'aspirazione dell'acqua. L'obiettivo è ripristinare il traffico ferroviario verso la Capitale entro la fine di maggio. Il presidente scuote la testa. "L'Italia delle frane - osserva - è anche l'Italia dei paradossi, soprattutto se penso che la minaccia arriva dalla presenza dell'acqua, un bene di cui la Puglia è sprovvista". Poi, insiste: "Intervenire nell'Italia delle frane è la più grande opera pubblica da inaugurare nei prossimi anni. Questa parte d'Italia grida vendetta". C'è chi punta il dito contro l'assenza del neogovernatore della Campania, Stefano Caldoro. Vendola non raccoglie e avverte: "I confini amministrativi se ne fregano della natura e la natura se ne frega dei confini amministrativi. Sentirò il mio collega campano perché insieme dobbiamo tenere desta l'attenzione. Questa è una vicenda in cui si deve camminare con due gambe, non con una sola".

{affiliatetextads 1,,_plugin}Certo, quello che è successo si poteva prevenire. Quella frana minaccia le comunità di questo lembo di Irpinia a confine con la Puglia da almeno quattro anni e mezzo. "È evidente che qualcuno è rimasto inerme", riconosce Nichi Vendola. Adesso, però, la priorità è restituire a milioni di persone il diritto alla mobilità ed evitare che nelle opere di risanamento del territorio si insinui la camorra. "Non sono un'autorità investigativa - dice Vendola - Tocca alle autorità competenti dare risposte. Sarebbe gravissimo se ci fosse un'ipoteca camorristica, ma confidiamo che le autorità dello Stato possano blindare queste operazioni in modo che la camorra non possa generare un ciclo produttivo di opere infinite. Da sempre l'economia malavitosa punta sull'incompiutezza delle opere contro il dissesto".

Le parole del presidente Vendola ridanno vigore alle speranze della gente. "Presidente, ci aiuti a riaprire anche la strada, altrimenti chiudiamo battenti", lo implora un imprenditore della provincia di Foggia. Nel piccolo centro di Montaguto la visita di Nichi Vendola è già un evento. Quando il governatore arriva nel Palazzo municipale, in tarda mattinata, ad accoglierlo c'è una piccola folla. Nella stanza del sindaco, al primo piano, il presidente pugliese rinnova l'invito a investire sul risanamento del territorio. "Per me - dice - era importante essere qui per toccare con mano l'entità del disastro. La protezione civile sta lavorando alla messa in sicurezza della zona. Fortunatamente questo evento non ha minacciato la vita delle persone. Bisogna fare fronte comune. La Puglia ha investito 100 milioni di euro per la lotta al dissesto idrogeologico: nella nostra Regione abbiamo un modellino virtuoso e efficace di protezione civile".

(C) Repubblica.it - http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/04/18/news/vendola_nella_zona_della_frana_la_sfida_un_territorio_sicuro-3442956/?ref=rephp