«Abbiamo scelto - ha dichiarato Pelillo - di accogliere il grido di dolore dei rettori pugliesi anche se non è stato facile riuscire ad intercettare i fondi visto che abbiamo dovuto attingere dal bilancio ordinario del 2009». L’Assessore regionale ha spiegato anche la ripartizione dei 10 milioni di euro. «Innanzitutto andranno colmati i buchi creati dalla Riforma Gelmini. Per questa operazione ci vorranno circa 6-7 milioni di euro. La somma eccedente sarà ripartita tra tutte le università con una nuova delibera di Giunta». Piena soddisfazione, per l’aiuto in extremis dell’Ente regionale, è stata espressa dal Rettore Petrocelli. «Se non fosse venuta in soccorso la Regione avremmo dovuto tagliare molte delle nostre risorse, con grave disagio per i circa 60.000 studenti dell’Università di Bari.

Con lo stanziamento di 10 milioni di euro riusciremo di sicuro ad arrivare alla fine del 2009 tenendo fede agli impegni. Negli ultimi tre anni - ha ribadito il Rettore dell’Ateneo barese - abbiamo cercato di porre rimedio alle storture delle università». «Ritengo che il lavoro fin qui fatto sia ottimo. Sono molto soddisfatto anche perchè quest’anno, tanti studenti provenienti da regioni limitrofe alla Puglia hanno scelto di effettuare i test d’ingresso per accedere all’Università di Bari. Questo dimostra che le prove sono ritenute sicure anche perchè dopo gli episodi degli anni scorsi i test sono diventati blindatissimi. Bene, questa per noi è una grossa conquista».

Fabio Mancini - Tarantosera.com