«Se oggi il professor Cingolani - aggiunge - annuncia l’imminente apertura del nuovo centro di nanotecnologie, con conseguente assunzione di giovani ricercatori, è proprio in virtù di un finanziamento regionale di 10 milioni di euro. L’evidenza dei fatti, pertanto, non consente smentite: mentre a Roma Berlusconi taglia, a Bari si reperiscono le risorse indispensabili per non far crollare il sistema universitario pugliese e, addirittura, per qualificarlo ulteriormente». Maniglio poi fa riferimento alla presa di posizione del rettore Domenico Laforgia che, «estraneo a qualsiasi logica politica, ha espresso pubblicamente il proprio dissenso verso una scelta che penalizza l’intero Ateneo. Certo è sorprendente - conclude il presidente del gruppo del Pd - che i tanti parlamentari e consiglieri regionali del Pdl, nonchè il neo presidente della Provincia, non abbiano trovato il tempo per esprimere una qualche opinione e, magari, attivarsi per trovare qualche soluzione riparatrice». 

«Prendiamo atto - conclude il presidente del gruppo del Pd alla Regione - che non si vuole disturbare il ministro Gelmini che, al contrario, sta arrecando danni continui alla scuola e all’Università, visto che l’unica pratica che esercita è quella dei tagli dei docenti e dei precari e delle risorse. Ma la Regione Puglia non abbandona le università pugliesi e - come detto - pur dentro a un bilancio rigido, destina 10 milioni di euro agli atenei».

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