Capita così che tanti salentini, che magari con il  frutto di decennali sacrifici hanno edificato una casetta al mare per poter passare le ferie, si vedano precluso il passaggio da quello che diviene di fatto un altro odioso balzello: QUELLO CHE UN TEMPO ERA UN DIRITTO DI TUTTI E' DIVENTATO UN PRIVILEGIO PER CUI BISOGNA PAGARE, spesso molto salato!

Peraltro, questo sistema non influisce neanche positivamente sul turismo, in quanto provoca un notevole aumento dei costi che può scoraggiare chi deve badare a quanto spende per la vacanza, indirizzandolo magari verso le spiagge greche o della ex jugoslavia, dove è più facile trovare il mare gratis per tutti.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Sia chiaro: non siamo contrari in linea di principio alle spiagge private, ma riteniamo che chi non ha voglia o possibilità di andare nei lidi privati, sostenendo i relativi oneri, debba avere la libertà di poter scegliere anche i posti più belli, al pari di chi può spendere. Ormai, però, imperversa la completa monopolizzazione di interi tratti di mare: le spiagge di Torre dell'Orso, di San Foca o degli Alimini sono ormai off-limits per i salentini, completamente in mano ai concessionari che spesso stipulano convenzione con i villaggi turistici che ben poco apporto danno all’economia salentina.

Giovanni D’AGATA componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, chiede al neo Presidente VENDOLA, che ha sempre dimostrato di avere a cuore le ragioni dei più deboli, norme che garantiscano la libera fruizione del territorio a tutti, anche a chi ha difficoltà a pagare gli onerosi balzelli richiesti per avere la disponibilità di un ombrellone nei lidi privati.