Il secondo con Medici senza Frontiere (una firma virtuale vista l’impossibilità per i loro rappresentanti di essere oggi a Bari) che si impegna a informare i lavoratori immigrati non solo della possibilità di usufruire dei punti di assistenza igienico sanitaria ma anche della localizzazione degli ambulatori medici a loro dedicati nel territorio della Asl foggiana. La rete di Medici senza Frontiere poi continuerà a monitorare, così come fatto nei due anni precedenti, la presenza stagionale dei lavoratori immigrati con l’obiettivo di valutare le necessità di interventi volti a garantire, almeno gli standard minimi in termini di accesso all'acqua, servizi igienici e smaltimento dei rifiuti.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“Si rinnova per il terzo anno consecutivo – ha detto l’assessore Fratoianni commentando la firma ai protocolli – un intervento che sebbene sia unico in Italia, in una regione del mezzogiorno quale la Puglia e in uno dei periodi più critici per la presenza di immigrati, non vuole e non può essere risolutivo. L’intervento va infatti integrato con le altre politiche sull’immigrazione che questo governo ormai porta avanti da diversi anni, quali ad esempio l’albergo diffuso a Foggia o recentemente l’esperienza del comune di Nardò che ha allestito un campo modulare costituito sia da strutture fisse che contengono ambulatori medici, bagni e docce sia da tende mobili per ospitare gli oltre 400 lavoratori stagionali”. Il nodo politico per Fratoianni resta quello del rispetto della dignità e della garanzia del diritto al lavoro, alla salute e alla cittadinanza per tutti quei migranti che ogni anno arrivano sui nostri territori. “I migranti – ha sottolineato Fratoianni – arrivano sani qui da noi. Si ammalano nel corso della permanenza in Italia, soprattutto di patologie gastrointestinali che hanno a che fare con l’accesso all’acqua potabile. Noi in Puglia, nel corso degli ultimi tre anni, abbiamo abbattuto la percentuale di malattie gastrointestinali, proprio grazie a questo intervento”.

“Occorre però l’attenzione di tutte le istituzioni – ha concluso l’assessore - per poter avviare un intervento organico su una materia complessa e delicata quale quella dell’immigrazione confrontandosi tra l’altro con una legislazione nazionale che purtroppo tende a rendere permanente la condizione di clandestinità nella quale si trovano i migranti, alimentando così il solo circuito del profitto”.
Il costo dell’intervento è di 250mila euro per la regione Puglia cui si vanno ad aggiungere i 50mila euro messi a disposizione dall’Aqp. (sna)