{affiliatetextads 1,,_plugin}Un volume che Cannavò ha voluto dedicare a quelle persone che hanno saputo trasformare la loro disabilità in qualcosa di positivo. Tagliaferri scolpisce il marmo, il legno o la pietra di Vicenza. L’opera più nota realizzata dallo scultore è “La sete della Madonna” anche se, tra i suoi lavori, non va dimenticata la statuetta di creta raffigurante un cane lupo regalata ad un paesino siciliano, Alì Marina, dov’è nata una scuola di cani guida per ciechi. Un’altra grande opera è la “lupa” di Roma, regalata all’A.S. Roma e consegnata nella mani del capitano della società giallorossa, Francesco Totti. Felice ha esposto le sue opere in decine di mostre in diverse città italiane, ma non rinuncia mai a tornare a Carlantino e a esporre le proprie opere nel paese che gli ha dato in natali. Assieme a lui, Giovanni Salcito e molti altri artisti, ‘carlantinesi nel mondo’, questa estate sono tornati in paese e hanno contribuito a realizzare un’iniziativa che racconta la passione, il talento e la voglia di esprimere bellezza e poesia attraverso il linguaggio universale dell’arte. L’arte che ha sempre cittadinanza, l’arte che non è mai estranea, straniera, poiché i suoi codici sono riconoscibili e comprensibili a ogni latitudine.