{affiliatetextads 1,,_plugin}“Trenitalia – attacca Minervini – motiva la sua scelta dicendo che il Mezzogiorno costituirebbe un mercato depresso. Questa affermazione è tanto grave quanto gratuita. Basterebbe, infatti, che Trenitalia consultasse i dati della mobilità ad esempio degli aeroporti pugliesi per constatare non solo le reali potenzialità della domanda, ma anche la costante propensione alla crescita”. Per l’assessore alla Mobilità è vero il contrario: “È la coerente e dequalificata offerta di Trenitalia per il Mezzogiorno a deprimere una domanda potenzialmente molto consistente. Il problema non è del Sud ma di Trenitalia che pure resta una grande azienda pubblica. Allora è amaro constatare il silenzio del governo nazionale di fronte a questa inaccettabile scelta aziendale. Ma ormai ci siamo abituati. Anche lungo i binari corre la secessione”.