{affiliatetextads 1, category, _plugin}Nell’anno trascorso dalla mitica “Marcia dei ventimila” sono accadute cose importati, ma non ancora risolutive e men che meno sufficienti a rimuovere Taranto né dal primo posto nella classifica delle città più inquinate d’Italia e forse d’Europa, né dal 95° posto nella classifica nazionale delle 103 provincie italiane in base al “BIL- Benessere Interno Lordo”, elaborata recentemente dal quotidiano Sole 24 ore. Per tracciare il “BIL” sono state utilizzate le indicazioni della Commissione Stiglitz della Ue, presieduta dal premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz. In contrapposizione o integrazione del “PIL – Prodotto Interno Lordo” che “misura” la ricchezza prodotta, il “BIL” “misura” la qualità della vita, la salute, l’istruzione, la partecipazione alla vita politica e sociale, l’ambiente.
I tarantini hanno il diritto/dovere di reclamare ancora e con forza il diritto di vivere in una città meno inquinata, a difesa della salute e del futuro della città e dei suoi abitanti.
Necessita quindi la mobilitazione generale di tutte le associazioni di volontariato ambientali, sanitarie e civiche, i comitati cittadini, gli ordini professionali, le associazioni di categoria, i sindacati, i lavoratori, le scuole, le istituzioni locali e di quanti, per ragioni diverse, non hanno finora partecipato al grande movimento di cittadini coordinato da ALTAMAREA contro l’inquinamento”, pensiamo anche agli stessi dipendenti delle grandi industrie che ALTAMAREA intende tutelare.