{affiliatetextads 1,,_plugin}Ma di li' a poco ha disatteso in maniera totale i suoi programmi. La Taranto Container Terminal ha gestito in termini di monopolio il porto del capoluogo jonico, evitando che l'attivita' venisse integrata da altri e creando un gravissimo danno allo sviluppo del porto e della citta' di Taranto''.La TCT -scrive ancora Pugliese-ha bloccato di fatto la crescita dell'attivita' portuale e ha ricercato la pretestuosa giustificazione del dragaggio dei fondali, i quali impedirebbero l'arrivo di navi di profondo pescaggio della cosiddetta ''quarta generazione''. Ma se fosse realmente questo il problema, lo stesso dovrebbe trovare soluzione il 5 Novembre a Roma, con la firma per il protocollo d'intesa per le operazioni di scavo con uno stanziamento di 80 milioni di euro. E intanto ''nel 2009 l'attivita' della TCT ha avuto un incremento di oltre il 10% e pubblicamente la societa' ha fatto sapere che tale crescita e' dovuta alla convenienza di far arrivare navi a Taranto anziche' altrove; ora la stessa TCT vorrebbe mettere 220 lavoratori in mobilita' poiche' - ci risulta - vorrebbero spostare il traffico container a Trieste: un porto, quello giuliano, che non solo non e' toccato dalla crisi, ma anzi risulta essere in forte crescita.

Il che, non giustifica tale decisione da parte della Evergreen.E' per tutti questi motivi, che chiediamo un intervento diretto della Regione Puglia. Riteniamo, insomma, che non avendo rispettato gli impegni sottoscritti, alla societa' in questione si dovrebbe conseguentemente ritirare la convenzione che le assegna la gestione del porto''.