{affiliatetextads 1,,_plugin}I reati ipotizzati sono truffa ai danni dell’ente pubblico e falso ideologico. Agli arrestati sono stati anche sequestrati una serie di beni di loro proprietà, per un valore di quasi 5 milioni di euro. Si tratta di sequestri preventivi per equivalenza, per una somma pari al valore delle somme indebitamente percepite da ciascun indagato, e con precedenza sulle somme di denaro. Ai componenti di un intero nucleo familiare destinatari di una ordinanza di custodia cautelare in carcere, tutti di Montalbano: Nicola Amati, 62 anni imprenditore agricolo, sua moglie Graziella Montanaro, di 57 anni, e sua figlia Angela, di 33 anni, sono stati sequestrati un terreno in agro di Fasano esteso 4 ettari, una abitazione ubicata a Fasano e un’altra a Montalbano, oltre che 8 tra conti corrente e libretti di deposito bancari e tre autovetture. I tre, secondo le accuse, avrebbero percepito illecitamente oltre 158 mila euro.

Agli arresti domiciliari è finita anche una coppia di coniugi di Pezze di Greco:Vincenzo Melarosa, di 55 anni, titolare di una nota azienda vivaistica nella frazione, e sua moglie Cosima De Matteis, di 54 anni. La coppia avrebbe percepito illecitamente, in totale, la somma di oltre un milione e 460 mila euro. Ai due è stato disposto il sequestro preventivo di diversi ettari di terreno ubicati nell’agro di Fasano, Mesagne e Torre Santa Susanna, oltre ad una abitazione ed alcuni locali a Pezze di Greco, ad un immobile in corso di costruzione sempre a Pezze di Greco, a 6 conti corrente bancari e deposito titoli, ed a 6 automezzi.
Agli arresti è finita anche una donna nativa di Fasano, ma residente a Cisternino, Angela Cucci, coniuge del defunto dirigente dell’ufficio agricoltura della Provincia di Brindisi Vito Guarini, attorno al quale ruoterebbe tutta l’inchiesta, che, in base alle accuse, avrebbe percepito illecitamente contributi per oltre 800 mila euro. La donna è finita in carcere e gli è stata sequestrata la tenuta agrituristica Masseria “Marangiulo” ubicata tra Cisternino e Ostuni, oltre alla quota parte di una abitazione e di alcuni locali ubicati a Cisternino, e a ben 13 tra conti corrente bancari e libretti postali e a due automezzi.
Oltre che agli arrestati, il Gip Simona Panzera ha disposto il sequestro preventivo anche per i beni di proprietà di alcuni degli indagati nell’inchiesta.

Ad una coppia di coniugi di Montalbano (47 anni lui, 44 lei), infatti, che, secondo le accuse avrebbero percepito illecitamente una somma totale pari a oltre 69 mila euro, il Gip ha disposto il sequestro di circa 4 ettari di terreni in agro di Fasano ed Ostuni, oltre a due abitazioni, di cui una in costruzione, a Montalbano, oltre a 4 conti corrente bancari e a due autovetture. Ad un 43enne, sempre di Montalbano, che figura tra i 25 indagati della inchiesta, e che avrebbe percepito illecitamente oltre 21 mila euro, sono stati sequestrati 5 ettari di terreno in agro di Fasano, oltre ad alcune quote di proprietà di una abitazione e di un locale ubicati nella frazione, a due conti corrente bancari e ad una autovettura.