Infatti, grazie alla linea di selezione e biostabilizzazione del nuovo impianto di Ugento, si ottiene F.S.C. (Frazione secca combustibile) che viene conferita all'impianto di Cavallino per la successiva produzione di CDR, mentre la frazione umida termina il suo ciclo nella discarica di servizio/soccorso di Ugento. La {affiliatetextads 1,,_plugin}lavorazione dei rifiuti conferiti avviene in uno spazio coperto di 5.000 metri quadri, compreso in un’area scoperta di 210.000 metri quadri. Il ciclo di lavorazione dell’impianto, che ha necessitato un investimento di circa 18 milioni di euro, prevede due linee: con la prima si provvede alla triturazione e alla biostabilizzazione del rifiuto, mentre con la seconda si provvede alla selezione del rifiuto, dalla quale si ottengono due frazioni, una di sopravaglio (appunto F.S.C.), e una di sottovaglio destinata al deposito in discarica.

Le lavorazioni dell’impianto, autorizzato alla gestione dal commissario per l’emergenza ambientale nel dicembre 2006, non producono emissioni o altre forme di inquinamento in quanto non sono previsti né il conferimento di materiali pericolosi, né alcuna attività di combustione o trattamento chimico/biologico sul materiale conferito. L’impianto, infatti, opera semplici trattamenti meccanici sul materiale, con ricondizionamenti fisici e riduzione volumetrica di alcune frazioni merceologiche. Lo stabilimento è dotato delle migliori tecnologie per il trattamento dell’aria; infatti è presente un filtro a maniche per l’abbattimento delle eventuali polveri e un biofiltro per l’abbattimento degli odori.

A garantire la completa compatibilità ambientale dell’impianto sono previsti sistemi di raccolta e smaltimento sia dei reflui eventualmente provenienti dalla percolazione dei materiali che delle acque meteoriche di prima pioggia.

«La realizzazione dell’impianto – ha dichiarato il governatore della Regione Puglia Nichi Vendola - ha richiesto un’intensa collaborazione tra i numerosi enti a vario titolo coinvolti, ma assicura oggi una nuova prospettiva di gestione dei rifiuti urbani indifferenziati e rappresenta un importante traguardo per l’intera comunità del Basso Salento».