Per l’amministrazione guidata dal sindaco Antonio Azzollini – già premiata l’anno scorso con il riconoscimento nazionale di “Comune Riciclone” di Legambiente – l’obiettivo per il 2010 resta quello di ridurre al minimo i conferimenti in discarica. Il futuro del sistema di gestione dei rifiuti risiede nella “raccolta differenziata di prossimità”. Ovvero, la raccolta dei rifiuti “porta a porta”. Il comune di Molfetta si prepara, infatti, ad avviare nei prossimi mesi la conversione del servizio di raccolta dei rifiuti da stradale a domiciliare. Si tratta di un servizio sperimentale programmato nell’ambito del Consorzio Ato rifiuti BA/1 che prevede l’impiego di 4 mezzi leggeri e 7.000 ecobox (da distribuire alle singole utenze), questi ultimi al posto dei tradizionali cassonetti stradali. In base a un calendario prestabilito, la raccolta della frazione organica dei rifiuti sarà domiciliarizzata.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Nei prossimi giorni saranno definiti meglio i dettagli organizzativi del servizio e soprattutto individuate le zone della città soggette alla sperimentazione. «L’obiettivo – spiega l’assessore Mauro Magarelli – è migliorare la già buona percentuale di raccolta percentuale riducendo al minimo possibile il conferimento dei rifiuti indifferenziati nella tradizionale discarica. I cittadini devono essere consapevoli che si va verso una rivoluzione ecologica dalla duplice valenza: da una parte incrementiamo il recupero di frazione organica, carta, vetro, plastica e metalli, dall’altro riduciamo i costi operativi legati al conferimento in discarica dei rifiuti. Costi – aggiunge Magarelli - che tenderanno ad aumentare a causa dei processi di trattamento post raccolta degli stessi rifiuti. Ecco perchè attraverso il miglioramento del livello di raccolta differenziata puntiamo a evitare qualsiasi aumento della tassa sui rifiuti. Sono certo che i cittadini di Molfetta capiranno l’importanza di questa sfida che porta con sè benefici ambientali ed economici allo stesso tempo, e sapranno darci una mano.»

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