Il processo di internalizzazione, peraltro, è stato il frutto di un travagliato parto, che ha visto i lavoratori in prima linea a rivendicare dignità ed emancipazione. Manifestazioni, sit-in, incontri istituzionali: tutte le strade sono state battute sino a quando l’obiettivo non è stato raggiunto. Leggiamo dunque ora con grossa meraviglia che un ben preciso gruppo di consiglieri regionali ha depositato ieri una mozione per il prossimo Consiglio regionale con cui, in sostanza, si chiede lo stop alle internalizzazioni dei servizi della sanità pugliese.

Perché, e perché ora?
Dopo mesi e mesi di incontri con i lavoratori e i sindacati – incontri durante i quali tutti si dicevano a favore delle internalizzazioni – spunta fuori questa mozione proprio a ridosso di passaggi molto delicati quali le elezioni regionali e le decisioni del Tar di Bari a proposito della legittimità del processo di internalizzazione. Sembra quasi che qualcuno sia stato “richiamato all’ordine” e senta ora il dovere di rispondere a quei poteri forti che, intravedendo forse un varco negli assetti politico-istituzionali, vogliono prepotentemente incunearsi per riportare indietro le lancette della storia, per riportare indietro il sistema ad un periodo in cui le connivenze politico-affaristiche-malavitose la facevano da padrone annientando diritti e dignità dei lavoratori. E’ proprio vero che in campagna elettorale i peggiori istinti animali vengono allo scoperto e che dunque una sorta di “captatio benevolentia” nei confronti del potere economico si sia affacciata in chi intende la politica come un comitato d’affari!

Stupisce in particolare che l’”ansia di conoscenza” di cui è ammantata la mozione, provenga anche da consiglieri foggiani.
Bene o male essi, più degli altri colleghi, hanno – magari malvolentieri – avuto modo di conoscere la realtà dei lavoratori esternalizzati. Essi hanno conosciuto le sofferenze e le umiliazioni da cui tali lavoratori si sono emancipati, hanno toccato con mano il nuovo che avanzava nella sanità foggiana, hanno letto anche i conti, hanno parlato con i dirigenti della sanità pubblica entusiasti del nuovo sistema; avranno pure incontrato l’utenza che è evidentemente maggiormente soddisfatta del servizio, avranno anche solo letto sui giornali degli interventi salva-vita del servizio di Elisoccorso.
Cosa non gli è chiaro, dunque?! Cosa non è chiaro soprattutto al Presidente della Commissione Sanità Dino Marino, anche dopo svariate audizioni in Commissione, incontri con i lavoratori, tavoli con i sindacati?
O meglio, cosa è cambiato per Dino Marino, che finalmente si era mostrato – forse obtorto collo? – a favore delle internalizzazioni?

{affiliatetextads 1,,_plugin}Perché i consiglieri firmatari assumono questa iniziativa con fantomatiche richieste di documentazioni, certificazioni, etc…, fingendo di non sapere che tutti i dati richiesti nella loro mozione sono già di dominio pubblico, a partire dal Bilancio della Sanitaservice di Foggia? E’ evidente che si tratta di una manovra che cerca la sponda con alla destra per affossare una delle migliori esperienze di buongoverno della Giunta Vendola.

Beh, sappiano lorsignori che i lavoratori non lo consentiranno.

Bari, 13/01/10

Movimento per la Sinistra
Arcangelo Sannicandro
Il Presidente del Gruppo regionale