La disponibilità del Vaticano sulla vicenda della scomparsa Emanuela Orlandi sta consentendo lo svolgimento di accertamenti medico-legali sui resti umani rinvenuti nei due ossari del Cimitero teutonico, finalizzati alla verifica di eventuali compatibilità e corrispondenze con il suo profilo biologico.
Il perito medico legale nominato dalla Santa Sede, professor Giovanni Arcudi (Università di Roma "Tor Vergata") ritiene, sulla base di analisi morfologiche e antropologiche, che i resti umani siano "di una datazione ultra secolare”: il prof. Arcudi non ha riscontrato alcuna struttura ossea che risalga ad epoca successiva la fine del 1800”. Il consulente tecnico di parte della famiglia Orlandi, il biologo forense dr. Giorgio Portera, ha comunque avanzato la richiesta di “accertamenti di laboratorio di circa settanta reperti ossei” evidentemente finalizzati all'estrazione del DNA.

Abbiamo chiesto al professor Emilio Nuzzolese (odontoiatra forense e docente di medicina legale presso l'Università di Torino), un parere sulle opportunità accertative proprio in considerazione dei numerosi resti cranici disponibili: “l’accertamento dell’identità di resti umani è senz’altro un processo multidisciplinare che dovrebbe coinvolgere medico legale, antropologo, biologo e odontoiatra forense. Da quanto si apprende, sono numerosi i crani e potrebbe essere senz’altro opportuno un accertamento odontologico-forense, peraltro molto efficace e soprattutto tempestivo nell’individuazione di età, sesso e caratteristiche dentali, anche rispetto all'analisi a comparazione del DNA. Basti considerare che Emanuela Orlandi al momento della scomparsa aveva 15 anni e con peculiarità dentarie facilmente oggettivabili per un odontoiatra forense. L’analisi delle arcate dentarie e la stima dell’età dentali su resti cranici consentirebbe, quindi, di includere o escludere il suo profilo”.
Il prof. Nuzzolese, peraltro volontario dell’Associazione Penelope Italia onlus (associazione delle famiglie e degli amici delle persone scomparse), promuove da anni, in Italia e all’estero, l’odontologia forense umanitaria e migliori pratiche nella identificazione di resti umani, tanto da essersi reso disponibile con la famiglia Orlandi per l'eventuale apporto tecnico di settore, se potesse ritenersi necessario.
Sembra che l’odontologia forense sia proprio quella mancante tra le analisi e gli accertamenti forensi proposti.