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La singolare iniziativa culturale, a detta dalla macchina organizzativa, nasce dalla voglia di mettere in luce, seguendo un itinerario che rompe gli schemi, angoli dell’antica Città dei Due Mari e ancora nello specifico: angoli remoti, slarghi, piazzette, vicoli e archi sconosciuti ai più, location naturali, nonché teatri a cielo aperto della Città Vecchia, rigorosamente dal tramonto al cielo stellato. Iniziamo questo viaggio, conoscendo un po' più da vicino la Città Vecchia di Taranto.Più comunemente Taranto Vecchia, è ubicata lungo circa 30 ettari, situata tra i due seni: Mar Grande e il Mar Piccolo. A sua volta è collegata alla terra ferma da due ponti: Ponte di Pietra E’ qui che sorge la “Città Vecchia” di Taranto, un concentrato di storia, bellezza, ma anche tanta incuria. Anni di negligenza infatti hanno permesso che proprio la parte più importante e storica della città sia stata lasciata al degrado, con palazzi soggetti a crolli, monumenti non curati e assenza di attività commerciali.

ph. Giordano Cafaro

 

Tramonto tarantino - ph. Giordano Cafaro 

 

Tutti fattori che hanno determinato l’abbandono dell’isola da parte di molti suoi abitanti: un tempo vi abitavano più di trentamila persone, ora ce ne sono solo duemila, perlopiù pescatori e mitilicoltori. Eppure la città vecchia mantiene, ancora, oggi un suo fascino, fatto di stretti vicoli e decine di chiese e palazzi nobiliari. Il centro storico è collegato alla terra da due ponti: quello di “Pietra” a nord che lo collega al rione Tamburi-Croce e quello “Girevole” a sud che la congiunge al Borgo nuovo. E’ arrivato il momento di entrare nel borgo abitato. Da Piazza Castello, denominata così per via di Castel Sant'Angelo (Castello Aragonese), ci si inoltra per Via Duomo, una delle strade principali della città vecchia, sulla quale dopo qualche decina di metri incominciamo a scrutare da vicino le prime bellezze architettoniche e paesaggistiche della Città Vecchia.

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Scorcio della Città Vecchia, "Salita San Martino" - ph. Antonello Cafagna 


I tramonti di Taranto sono famosi per il loro carico di Bellezza che mai si ripete. Ogni sera è uno spettacolo nuovo, diverso, profondo. Che sia estate o inverno, il loro fascino conquista e rapisce chiunque si trovi a passare sul Lungomare. E quando l’aria è particolarmente tersa come nelle giornate di tramontana, la bellezza diventa assoluta: davanti ai propri occhi si apre uno scenario sorprendente con i monti della Basilicata e Calabria che emergono dall’acqua e ci guardano dall’alto verso il basso con la tutta loro imponenza. Stando ai taccuini di viaggio dei diversi viaggiatori, succeduti a Taranto fin dal ‘700 con i cosiddetti “Grand Tour” in Terra di Taranto, vi si trovano alcune descrizioni davvero impareggiabili. La stessa Janet Ross, la viaggiatrice inglese che dopo aver vissuto in Egitto visitò anche Taranto, nella Settimana Santa. Tra il 1884 e il 1888 l’intrepida viaggiatrice visita anche la Marina di Taranto, descrivendone i formidabili colori dei tramonti e dei cieli stellati, durante una delle escursioni paesaggistiche del luogo. Annotò tutto nel suo taccuino: la bellezza dei paesaggi, l’abbigliamento dei pastori, le donne pugliesi dai fazzoletti multicolore, le celebrazioni religiose e le superstizioni, architettura, storia e tradizioni.

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Tramonto tarantino - ph. Mino Lo Re 

 

Le Spiagge della Marina di Taranto sono arenili che si distendono ad est della Marina stessa, che si trova all'interno dello storico porto mercantile sul Molo Sant'Eligio nel cuore della Città Vecchia. Si trattano di bellissime spiagge di sabbia soffice che si estendono per chilometri, alternando grandi pinete che abbracciano bellissimi arenili sabbiosi, a suggestivi scorci di scogliere a picco: un continuo susseguirsi unico di cangianti colori. Non si fece mancare, inoltre, la pizzica né il ballo della taranta, trascrivendone anche alcune canzoni popolari. Da questo viaggio nascerà il libro “La terra di Manfredi” edito nel successivo 1889.

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Scorcio della Città Vecchia: Chiesa di San Domenico Maggiore - ph. Mino Lo Re 

 Una passeggiata serale all'insegna della conoscenza e valorizzazione territoriale, percorrendo alcune delle più simboliche e interessanti tappe che, da sempre hanno caratterizzato la cultura locale, tra storia e folklore locale, un percorso, dunque, esperienziale ma soprattutto emozionale, scandito anche dalla presenza delle rinomate location naturali, nonché, teatri a cielo aperto del centro storico della Città Vecchia di Taranto. Una full immersion impreziosita dalla musica popolare tarantina, accompagnata da passi di "pizzica, pizzica" ma soprattutto da historiae e simpatici aneddoti, accaduti proprio in Città Vecchia all'oscuro dei più. Un viaggio emozionale per riscoprire tutti insieme le nostre radici che ci accomunano e di conoscere le antiche storie tarantine di un tempo passato. Artisti nostrani, ci accompagneranno durante una delle notti dedicate ai più superstiziosi, o meglio quella che sarebbe dovuta essere erroneamente, la notte tra il 27 e il 28 luglio: la “Luna di Sangue”. Invece, per i più tradizionalisti vi sarà un capitolo dedicato ad una delle più commoventi tradizioni tarantine: “ Mamma Sand’Anne”, più comunemente conosciuta Mamma Sant’Anna, la protettrice delle partorienti e delle future mamme. Gli artisti e musici che ci accompagneranno: Cinzia Pizzo: voce, castagnette, danza e narrazione;  Giù Di Meo: voce, chitarra e narrazione.

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Scorcio della Città Vecchia: Arco Madonna del Pozzo, Giù Di Meo e Cinzia Pizzo - ph. Mino Lo Re  

 

 

 NECESSARIA LA PRENOTAZIONE al numero 3770948143. L'evento medesimo sarà organizzato nel pieno rispetto delle linee guida anti Covid19. Si raccomanda, vivamente, ai partecipanti di indossare la mascherina protettiva e di rispettare la distanza di sicurezza richiesta, nel rispetto della normativa sul distanziamento sociale tra le persone. Un originale approccio agli spettacoli itineranti, nonché, passeggiate culturali, quelle progettate dall’associazione culturale “Tarantinìdion" e dal progetto " Taranto: una finestra su ...". Un iter serale adatto a tutti, anche a chi non è particolarmente incline alle passeggiate culturali, proprio perché l’iniziativa de “LA CITTA’ VECCHIA DAL TRAMONTO AL CIELO STELLATO”, offre un interessante pacchetto esperienziale ma soprattutto emozionale, scandito dalla presenza di attrattori culturali come: musici tradizionali e danzatori. Quella di sabato 25 luglio, sarà una ulteriore occasione per promuovere la bellezza di Taranto Vecchia e i suoi angoli, molto spesso dimenticati da un tempo lontano: slarghi, piazzette, vicoli e archi sconosciuti ai più, anche dalla gente locale, dunque, una Taranto Vecchia di notte come non l'avete mai vista e né sentita.