L’appuntamento di Brindisi è realizzato in collaborazione con l’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, la Provincia, il Comune e la Camera di Commercio di Brindisi. Le passate edizioni hanno visto protagonisti oltre 1.200 vini provenienti da tutte le Regioni italiane e da molti Paesi europei -dalla Croazia alla Slovenia, dalla Germania alla Spagna, dall’Ungheria fino all’Austria e alla Francia - con la partecipazione di oltre 400 piccole e grandi aziende e più di 200 Comuni.

Per la Puglia, dopo le performance delle passate edizioni, che hanno visto i vini pugliesi aggiudicarsi oltre 20 medaglie d’oro e più di 50 medaglie d’argento, è previsto per l’edizione 2010 il superamento dei 100 campioni in concorso. L’Istituto Agrario “Pantelli” di Ostuni sarà la prestigiosa sede e il luogo dell’archiviazione dei campioni dei vini partecipanti alla selezione, mentre la “prova generale” di assaggio si terrà al Castello di Terra della Marina di Brindisi e vedrà protagonisti anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero “Sandro Pertini” di Brindisi, insieme alle commissioni di degustazione, composte da oltre 70 giudici, tra enologi, enotecnici, assaggiatori, sommelier e giornalisti del settore di livello internazionale. Al termine delle selezioni, una degustazione aperta, sullo sfondo della Piazza d’Armi del Castello di Terra della Marina, permetterà a tutti gli eno-appassionati di assaggiare la piccola produzione di qualità protagonista del concorso, con i consigli diretti dei produttori, italiani ed internazionali.

{affiliatetextads 1,,_plugin}“La scelta di Brindisi quale sede dell’edizione 2010 del concorso - ha dichiarato l’Assessore regionale alle Risorse agroalimentari Dario Stefàno - attesta quanto il sistema vitivinicolo pugliese sia in grado di confrontarsi alla pari con le altre realtà del comparto nazionale e di quello europeo. Per far questo sarà importante riuscire ad innovare guardando alle tradizioni ed alle esperienze del territorio pugliese, ripartendo da realtà come quelle delle cantine sociali che rappresentano un modello da replicare per creare e sviluppare processi aggregativi capaci di conquistare spazi sempre più vasti. Sono fiducioso -conclude l’Assessore -che anche in quest’occasione i nostri vini saranno protagonisti così come è avvenuto sinora. Essi rappresentano una tradizione sulla quale continuare ad investire per consolidare l’esperienza sin qui maturata e renderla ancor più autorevole”.