Poi l’incontro con il suo producer Doc Ketamer che riaccese in lei questo lumicino. Mitra si è impegnata a fondo per scrivere e trasmettere con la sua musica le emozioni vissute ad un pubblico ormai abituato a finzione e scenari di vita inesistenti.

«Tutto questo spaventa molto, ma la paura è anche sintomo di coraggio - continua Mitra - E con coraggio e determinazione mi mostro in questo brano con animo crudo e nudo. L’urlo di uno sclero cantato a Dio. L’autodistruggersi con consapevolezza per quanta amarezza si possa provare. Ma con la speranza che nulla è perduto»

Maria Teresa Mastrodonato, in arte Mitra, è cresciuta a Bitonto, piccola città in provincia di Bari.

Ha iniziato a scrivere sin da quando aveva 15 anni, non come rapper ma come scrittrice… Scriveva lettere lunghe chilometri a sua mamma, ai suoi amici, professori e dirigenti scolastici… Poi, poco più che sedicenne, ha conosciuto una piccola donna, con cui ancora condivide la sua vita… E a lei dedicò la sua prima traccia, registrata in cameretta su un beat scaricato da youtube e un microfono di soli 10 euro del negozietto cinese dietro casa.

Maria Teresa non ha mai pubblicato nulla fino a 23 anni, ma ha scritto di ogni sua avventura o sensazione con passione e verità. Ogni strofa, ogni rima è basata sull’empatia verso la vita e la connessione della coscienza. Ogni testo è scritto per mantenere in vita un’anima che è sempre più difficile preservare nella società attuale.

Ha sempre viaggiato. La curiosità di “andare oltre le mura” non le ha mai concesso una dimora fissa. Quindi, per sua scelta, ha rallentato l’uscita di Mitra. Chi la conosce sa che non esiste pseudonimo migliore per rappresentare quella che è la sua persona. Ha dedicato al mondo arcaico il suo nome, perché la scrittura è una delle armi più antiche: trasmettere la verità in ogni sua canzone, questo è uno dei suoi obbiettivi.

Dopo che Doc Ketamer è diventato il suo producer ha iniziato a studiare e prepararsi. Doc le ha insegnato la calma, la respirazione, la pazienza e la perfezione, ha sfruttato le sue capacita senza aver cambiato nulla in lei e Mitra è davvero orgogliosa di quello che è riuscita a fare.

Il video di Perché ne ho voglia è stato girato da Domenico Bore Iannucci: «Ci sono flash di me che scrivo a Wester Park, - continua ancora Mitra - dove appunto scrissi questa traccia, i tranquillanti fra le mani che, anche se legali, sono un male per la nostra generazione. Non è un tranquillante che placherà la tua rabbia. No. L'addormenta soltanto e quando si risveglia ha più fame di prima. Bisogna affrontare la rabbia con il sorriso! Ricordarci che come esiste il male esiste il bene. Che come ci hanno fatto male, ci hanno fatto bene e bisogna far prevalere il bene ricevuto. Faccia a faccia con lo specchio perché è li, quando siamo in bagno soli difronte lo specchio che togliamo la maschera e ci guardiamo dritto negli occhi»

Mitra sta lavorando con Doc Ketamer al suo primo EP e nell’attesa di poterlo ascoltare guardiamo il video di Perché ne ho voglia su Youtube e anche il precedente singolo Squotto il mondo che ha avuto ottimi riscontri di critica e pubblico.

Perché ne ho voglia è disponibile anche sui digital stores e piattaforme di streaming di tutto il mondo.

Credits

  • Video diretto da Domenico (Bore) Iannucci
  • all lyrics written by Mitra
  • all music written and arranged by Doc Ketamer
  • Keyboards performed by Ernesto Randone
  • Bass performed by Mario Lo Castro
  • Mix and mastered by Still Sound
  • Recorded at HAL5
  • Produced by KML
  • Executive producer Alessio D'Urso

Contatti e Streaming

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