Un contributo straordinario di 2,2 milioni di euro è stato assegnato per sopperire al mancato trasferimento dei contributi statali. A protestare in aula, in conclusione di seduta, è stato uno dei tredici dipendenti che le Province impegnano da tempo negli ambiti territoriali di caccia e che un emendamento a firma tra l’altro di Donato Pentassuglia (Pd) intendeva stabilizzare. Respinti anche gli articoli aggiuntivi proposti da Nino Marmo (Pdl) per avviare le procedure di stabilizzazione del personale che presta servizio presso le strutture della Regione per l’aggiornamento del Potenziale Vitivinicolo Regionale, di quello addetto al call center informativo regionale per la sanità e quello impegnato da Innovapuglia per la attuazione dei POR. Quest’ultimo - circa 20 tecnici - ha ottenuto solo la proroga dei contratti.

{affiliatetextads 1,,_plugin}"Con la soppressione delle comunità montane, avvenuta ieri sera in Consiglio regionale, abbiamo cancellato la vergogna che aveva fatto rientrare la Puglia nella prima pagina de "La Casta". E’ stato questo il primo commento dell’assessore alla Trasparenza, Guglielmo Minervini, che ha ricordato l’incipit del fortunato libro inchiesta sui privilegi ingiustificati della  politica italiana di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo che partiva dalla "pianeggiante comunità montana di Palagiano".

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