Intervista a Marco Germani
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- By Mario Battiston
- Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
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Quanto c'è di personale nei testi delle tue canzoni? Cosa fa scaturire la scrittura di una canzone?
Di solito faccio scrivere testi agli autori dando loro delle indicazioni, ma lasciando piena libertà di svilupparli come meglio credono, di personale c'è più nei miei romanzi di LIMBO NEUTRALE pur essendo di genere scifi. Una canzone nasce spesso da un'idea musicale tipo un riff di chitarra o alcune sonorità sintetizzate, una progressione di accordi o una parte ritmica anche rumoristica, di solito procedo creando un provino abbastanza completo con tutti gli strumenti e propongo al cantante o allo strumentista di rielaborarlo come meglio crede, poi si procede alla registrazione in studio curando maggiormente arrangiamenti e dettagli sonori.
Qual è stato il tuo percorso formativo e che cosa ti ha influenzato di più?
Ho iniziato a nove anni con la chitarra classica e sono vissuto in un ambiente di concertisti, quindi ho conosciuto la dedizione e lo studio (sopratutto della musica dell'ottocento), parallelamente ho sviluppato una passione per la musica metal e rock, non tralasciando però altri generi e dopo le scuole superiori mi sono diplomato al CPM di Milano, poi per un po' ho studiato anche musicologia a Cremona. Mi faccio influenzare da qualsiasi genere affronto e da ogni autore o band che ascolto, penso che la musica non debba avere limiti, ma che si debba ricercare il proprio stile e connotarsi almeno in un immaginario di generi simili.
Il tuo ultimo singolo “Disguised Sleep” mostra un lato tecnico eccellente. Quanto il lato tecnico impreziosisce la musica secondo te?
Ho scritto brani molto più complessi come Time Collapse, Confused Memories o Enveloped in Fog, ma tento sempre di inserire in un brano degli elementi di tecnica anche se non si tratta di fusion o progressive perché deve essere anche un pò una sfida e gli artisti che mi piacciono non sono mai banali o scontati.
L’evoluzione della musica di Marco Germani. Cosa puoi dirci a riguardo?
Affronto da anni progetti diversi, che vanno dalle cover band di colonne sonore, al blues, alla dance anni '80, ai cartoni animati, al rock classico. Per quanto riguarda i miei inediti spazio dalla musica industrial, al rock elettronico, al metal e all'alternative rock non ponendomi limiti al riguardo, se faccio un singolo può uscire qualsiasi cosa, se faccio una collaborazione tento di seguire le indicazioni dell'autore e metterci del mio, tanto poi è il pubblico che decide se una canzone o un album piace oppure no.
Grimes con il suo particolare dream pop elettronico sembra puntare tanto ai nerd e non solo. Lei sembra essere la “novità” nel panorama musicale mondiale. Cosa pensi a riguardo?
Non conosco bene l'artista per giudicare ma negli ultimi anni vedo sempre più riproporre vecchi generi riadattandoli alle sonorità moderne, inoltre ultimamente si punta molto a creare delle mode per fidelizzare categorie di pubblico, comunque se un artista ottiene molto successo è anche merito suo, io posso giudicare quanto voglio ma alla fine il mercato funziona così.
Si parla tanto di intelligenza artificiale. Sta impattando tanto anche sul mondo della musica...I lati negativi e positivi quali sono secondo la tua opinione?
Penso che la tecnologia ci abbia sempre aiutato a produrre meglio ciò che facciamo, non a caso suono la chitarra elettrica che è uno strumento relativamente moderno, se pensiamo allo sviluppo dell'home recording degli ultimi dieci anni non possiamo che reputarlo un fenomeno creativo interessante; per quanto riguarda le AI possono magari aiutare nelle produzione di contenuti come video e foto particolari che prima erano dominio solo delle major, possono anche essere usate per avere delle reference di stili o per delle cover, ma non credo che la creatività umana possa essere bloccata, semplicemente sarà più facile fare alcune cose. Trovo interessante anche la potenzialità di ricreare avatar di artisti scomparsi e resuscitarli live o restaurare materiale inedito di bassa qualità per poi salvarlo.
Quali sono gli obbiettivi da raggiungere per il tuo futuro di musicista?
Migliorare le mie capacità e poter aiutare chi vuole imparare a cantare e suonare o produrre un proprio progetto, stiamo lavorando per offrire un ambiente creativo di alto livello presso la nostra associazione a prezzi popolari e relazionandoci con molte realtà che considerano la musica un mezzo aggregativo e sociale, non amo molto l'ambiente discografico e il mainstream degli ultimi vent'anni, tantomeno i talent e gli influencer anche se qualcuno di valido e innovativo c'è, preferisco muovermi dove vedo della creatività, impegno e desiderio emergere, la musica per me è sempre stata una forma di cultura, protesta e divertimento e mi piacerebbe mantenerla tale. Grazie per lo spazio che mi avete concesso - Marco Germani.