{affiliatetextads 1,,_plugin}Le due aziende, dunque, risultano fra le tante già destinatarie di contributi pubblici in virtù della legge 488/92 ed ai Por puglia 2000-2006. Il tutto sarebbe avvenuto, però, tramite il solito meccanismo delle fatture per operazioni in tutto o in parte inesistenti, emesse da società compiacenti. Gonfiando la spesa, sarebbe dunque arrivata la percezione di finanziamenti in modo indebito per oltre 1 milione di euro, ed esattamente per 700mila euro in un caso e 300 mila nell’altro, spicciolo più, spicciolo meno. Nel corso delle prime indagini, i finanzieri sequestrarono anche un capannone con relativi macchinari. E ora lo Stato batte cassa per vedersi restituite le somme elargite.

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