La Puglia, anche se i siti non sono stati resi noti ( ci sono le elezioni regionali!), potrebbe ospitarne una. Il governo che non fa passare giorno senza sventolare la bandiera del federalismo,sulla questione del nucleare accentra ogni decisione, esautora gli enti locali(impugnando davanti alla Corte Costituzionale la decisione di Puglia, Basilicata e Campania di non ospitare centrali), si appresta a reprimere i movimenti popolari attraverso la definizione delle centrali a siti di interesse nazionale e con la loro militarizzazione.

{affiliatetextads 1,,_plugin}Per questo è necessaria la costruzione di mobilitazioni sempre più ampie e radicali che basate sull'autorganizzazione delle popolazioni sappiano respingere questo nuovo attacco alla salute nostra e delle future generazioni. In particolare dai nostri territori, da anni avvelenati dall'Ilva,Eni, Cementir,inceneritori, discariche, centrali a carbone e oggi minacciati dalle trivellazioni petrolifere e dai rigassificatori deve venire un moto di ribellione, contro scelte che rispondono agli interessi speculativi privati di chi anche attraverso imprese come l'ENEL fanno profitto sulla pelle dei cittadini e con soldi pubblici.

Per discutere di questo il coordinamento provinciale anti-nucleare di Taranto organizza per Domenica 21 Febbraio 2010 alle ore 18.30 presso la sala convegni del Castello Episcopio un'assemblea pubblica in cui interverranno Giorgio Ferrari (tecnico nucleare) ed Erasmo Venosi (fisico nucleare e ricercatore universitario).