e aggiunge: «Volendone dare una lettura benevola, (le dichiarazioni di Verdini, ndr) fanno comunque riflettere sulla scarsa consapevolezza, da parte dei soggetti che ricoprono cariche pubbliche e comunque ruoli pubblici molto rilevanti, circa la negatività delle raccomandazioni specie quando queste riguardano posti di potere e, come nel caso di specie, non di natura politica ma tecnica. De Santis è un tecnico e non aveva i requisiti per essere nominato come funzionario; tanto è vero che è stato nominato come esterno».

{affiliatetextads 1,,_plugin}RAPPORTO AMICALE - Risulta dalle conversazioni, scrive il gip, che «Verdini e Fusi sono legati da un rapporto amicale, ma anche da interessi di natura economica che coinvolgono anche Bartolomei Roberto», vice diFusi alla Btp. Infine, parlando dell'incontro fra Verdini e Angelo Balducci, «risulta dalle conversazioni che Verdini, a fine luglio 2008, entra direttamente in contatto con Balducci; tra i due (che non si conoscevano) si realizza immediatamente una convergenza di interessi. Verdini garantisce a Balducci una copertura politica che gli consenta quantomeno di attenuare le resistenze che incontra sul 'territoriò nell'esecuzione delle opere concernenti 'grandi eventì. Balducci, inoltre, ottiene facile accesso al ministro Matteoli, con cui Verdini ha uno stretto rapporto. Tra i due nasce subito un feeling». (fonte Ansa)

http://www.corriere.it/cronache/10_marzo_05/verdini-ammissioni_d46c02f8-2892-11df-84c9-00144f02aabe.shtml