Ma vediamo di tracciare un percorso, solo esemplificativo, volto alla riscoperta dei Riti più particolari. Essi parlano di fede e di misticismo ma sono altresì testimonianza di un lascito culturale che, soprattutto al Sud, è riconducibile ai secoli delle dominazioni straniere, in particolare a quella spagnola, come suggerisce la forte impronta barocca degli stessi riti.
Cominciamo da Bari dove nel primo pomeriggio della domenica delle Palme sfila per le vie della città la processione della Madonna Addolorata, partendo dalla chiesa di Sant’Antonio nel rione Madonnella e terminando a mezzanotte dopo aver visitato le chiese dei rioni Murat, Bari Vecchia e Libertà. Il Giovedì Santo, secondo tradizione, si visitano invece i sepolcri nelle chiese, dove semi di vari cereali sono stati lasciati germogliare al buio per giorni, a simboleggiare l’idea di rinnovamento del cosmo coincidente con la resurrezione del Cristo. E’ evidente peraltro la ascendenza pagana del rito che ci riporta ai ‘Giardini di Adone’, a cui si è sovrapposta la simbologia cristiana. E' importante che il numero di sepolcri visitati siano dispari e minimo sette.

Il venerdì santo dalla mattina sfila invece la processione dei Misteri fra i vicoli di Bari vecchia e le strade della città nuova. E' prevista una sola pausa all'ora di pranzo, quando la processione si ritrova nella Cattedrale. Il Cristo condotto sul Golgota per essere crocifisso è accompagnato da bambini vestiti da soldati romani. Ci sono poi due gruppi di fedeli sorteggiati la mattina per portare le statue dei Santi, Cristi e Madonne in tragiche pose. Chi porta le statue è vestito di nero tranne una camicia che è bianca. A mezzogiorno del Sabato Santo le campane cominciano già a suonare, evidente anticipo del giubilo di mezzanotte, mentre intorno si fa frastuono con mazze e scope per scacciare gli spiriti dalle case che si preparano ad accogliere Gesù risorto. Il baccano, che si esaurisce col suono delle campane, non un attimo di più, è ritualmente accompagnato dalla frase: “Gesù ha resescetàte e u ddiàuue ha crepàte”.
A Giovinazzo, vicino Bari, il lunedì 17 marzo ha luogo il caratteristico rituale della ‘Madonna sotto l’organo’, nel corso del quale all’interno della Cattedrale avviene l’incontro della Madonna Addolorata col Figlio. I membri della Confraternita del Santissimo, incappucciati portano l'effigie dell'Addolorata fino al pulpito da dove il celebrante le pone sulle braccia il crocifisso.

Risalente con certezza almeno alla prima metà dell’800 è poi la processione dei Misteri, il venerdì Santo a Palese, alle porte di Bari, dove ben 17 figure e gruppi statuari vengono radunati dinanzi alla chiesa di S. Michele Arcangelo da cui esce la statua della Madonna considerata dai forestieri una delle più belle immagini della Addolorata e il reliquiario del Legno della Santa Croce. Dopo una lettura di passi del Vangelo che si riferiscono alle immagini trasportate a spalla, ha inizio il lento cammino attraverso la parte nuova del paese per poi passare nel cuore della Palese vecchia, in piazza Capitaneo dove ha luogo un rito ripristinato dallo scorso anno, ossia la benedizione del popolo da parte del parroco con il reliquiario del Legno Santo, mentre le immagini sostano in un buio interrotto solo dalle fiaccole e dalle luci delle stesse effigi. Dopo la benedizione il corteo scende lentamente verso la chiesa di San Michele dove, terminata la preghiera a Gesù Crocifisso, c’è il commiato.
Nel borgo antico di Spinazzola è da 11 anni che si inscena la Passione Vivente, quest’anno prevista per il 15 marzo. Organizzata dalla Parrocchia della SS. Annunziata coinvolge adulti, giovani e bambini, ricostruendo gli ultimi giorni della vita di Gesù in una scenografia naturale che fa da sfondo all’arrivo di Cristo a Gerusalemme accolto tra le palme fino all’ultima cena, alla cattura, alla crocifissione e alla Resurrezione. Le scene si snodano lungo un itinerario che inizia nel centro storico, prosegue in piazza Plebiscito e termina davanti a Palazzo di Città.

Il 17 marzo a Minervino Murge, alle 18,00 ha luogo un appuntamento che si svolge ogni lunedì prima di Pasqua ed ha origini poco chiare. Legata al tema della carne e della festa e quindi alla possibilità per le famiglie del paese di consumare carne, simbolo di abbondanza e ricchezza, nelle festività pasquali, la celebrazione è patrocinata dai macellai ed è conosciuta come “processione dei beccai”. Il Venerdì Santo ha luogo invece il particolare rito dei Misteri: le statue da trasportare anziché partire tutte da uno stesso luogo, vengono sin dal mattino collocate in diversi punti del paese. Nel pomeriggio, i fedeli in processione le prelevano e convergono in Piazza Bovio dove la cerimonia si conclude con una benedizione solenne.
A Canosa di Puglia i riti della Settimana Santa iniziano il venerdì precedente la Domenica delle Palme, con la Processione dell'Addolorata, che vede la partecipazione di un numero altissimo di fedeli, soprattutto donne e si conclude nella chiesa della Passione. La tradizione la ricorda come la ‘Madonn du' tupp-tuzz'le’ (che bussa) perchè la Madonna, in cerca del figlio, bussava alle porte delle chiese prima di giungere alla Cattedrale. Il venerdì santo invece alle ore 19,00, dalla Chiesa del Carmine parte la processione dei Misteri. Dalle 8,30 di sabato 22 ha luogo invece la ‘processione della Vergine desolata’, il cui simulacro viene portato in processione in una suggestiva cornice di bambini vestiti da angioletti che aprono il corteo mostrando gli oggetti e illustrando i passaggi della Passione di Cristo. Segue la statua della Desolata seguita da circa 250 ragazze col volto coperto e vestite di nero (nella foto in alto), delle quali alcune ancora oggi procedono scalze in segno di penitenza. Si parte dalla chiesa di S.Francesco e S. Biagio.

Doppia processione a Corato il Venerdì Santo: la mattina alle 5.00, dalla chiesa di S.maria Greca parte quella dell’Addolorata la cui effige è oggetto di forte devozione popolare per la sua intensa espressività. Dalla chiesa di S. Giuseppe alle 18.00 parte invece la Processione dei Misteri attraversando lentamente la città nella sera del Venerdì Santo. Una processione suggestiva, che trova il suo momento culminante nella preghiera collettiva dei gruppi in piazza Di Vagno risplendente alla luce dei ceri posti su terrazzi e balconi. Alcune statue del rito sono molto antiche, come ad es. il Gesù Morto, in legno policromo risalente al ‘600. Il Sabato Santo, dalle 6,30 del mattino, conclude le celebrazioni la Processione della Pietà che dalla chiesa di S. Maria Greca percorre le vie della città. Dalle 15,00 si inscena infine la Passione Vivente, racconto drammaturgico della Passione e morte di Gesù.
Concludiamo con uno dei riti più importanti della provincia, I Misteri del Venerdì Santo di Valenzano. Risalente al 1671, la processione si snoda dalla mattinata tra la chiesa di S. Maria di S.Luca e giunge nel pomeriggio presso la chiesa Madre, dove si svolge una messa solenne. Circa 40 (il numero varia di anno in anno) sono i Misteri, realizzati in cartapesta, trasportati da fedeli che alla fine del rito vengono rifocillati a cura dei proprietari delle statue (sulle attuali 44, ben 42 sono private, fatto questo molto raro e particolarità del luogo).

di Enzo Garofalo
(da www.cannibali.it)