L’odontoiatra forense Nuzzolese continua senza sosta a promuovere l’odontologia forense e le scienze forensi umanitarie.
“Il mio impegno è rivolto a migliori pratiche nella identificazione di resti umani, evidenziando l’apporto determinante dell’odontologia forense. Il laboratorio di identificazione personale dell’Università di Torino, che dirigo, ha pronto un servizio di teleodontoiatria forense chiamato virdentopsy che offre consulenze gratuite per ricostruire il profilo dei corpi senza nome attraverso le informazioni dentali. In Puglia, la mia Regione natale, sono uno dei periti volontari dell’Associazione Penelope, mentre nel mondo sono uno dei fondatori dell’Associazione Forensic Odontology for Human Rights. Non si tratta di dare solo un nome alle vittime, ma di restituire l'identità e i diritti umani ai morti. I familiari e le persone care potranno elaborare il lutto e superare la perdita’.
Il valore dell’identificazione personale e il rispetto dei diritti umani dei morti è un traguardo presentato dall’odontoiatra forense Nuzzolese da ormai dieci anni, iniziando dal congresso internazionale organizzato dalla IDEALS (International Dental Ethics and Law Society) che lo vedrà tra i relatori anche a settembre in Belgio.
“Un cadavere senza un nome e una data di nascita non ha diritti. Restano sospese sia le sue volontà che le vite dei suoi cari", sostiene Emilio Nuzzolese, esperto internazionale di odontologia forense, che impegna tutte le sue energie in iniziative, consulenze e casi giudiziari che coinvolgono i diritti umani. Tra questi la sua partecipazione attiva nella identificazione delle vittime del volo ET302, la difesa dell’imputato nel processo di Via Poma per la prova del morso, fino alle attività di tutore legale dei minori stranieri non accompagnati e azioni di contrasto al maltrattamento dei minori. Un impegno che conferma come sia fondamentale nella medicina legale e nelle scienze forensi anche l'inclusione dell'odontoiatria forense e del perito odontoiatra.
È l’ex enfant prodige della musica italiana. Oggi, poco più che trentenne, ha già ottenuto dischi d’oro e di platino. Giovedì 21 luglio, sul palco del Mon Rêve di Taranto, in concerto Anna Tatangelo. In scaletta, i suoi più grandi successi. La serata rientra nel “Summer Festival” organizzato dal Mon Rêve con il supporto di Programma Sviluppo in occasione del ventennale di attività e con la direzione artistica di Sisters Eventi.
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È l’ex enfant prodige della musica italiana. Oggi, poco più che trentenne, ha già ottenuto dischi d’oro e di platino. Giovedì 21 luglio, sul palco del Mon Rêve di Taranto, in concerto Anna Tatangelo. In scaletta, i suoi più grandi successi. La serata rientra nel “Summer Festival” organizzato dal Mon Rêve con il supporto di Programma Sviluppo in occasione del ventennale di attività e con la direzione artistica di Sisters Eventi.
Per Anna Tatangelo una lunga carriera alle spalle: è il 2002 quando, appena 15enne, si affaccia per la prima volta sul palco dell’Ariston vincendo nella categoria Giovani con “Doppiamente Fragili”. Quella sarà solo la prima di varie apparizioni a Sanremo. Poi, nei Big, con “Volere volare”, “Ragazza di periferia”, “Essere una donna” (brano scritto per lei da Mogol, con cui conquisterà il primo posto nella categoria “Donne”), “Il mio amico” con cui ha duettato con Michael Bolton, “Bastardo”, e infine “Libera”. Nel 2019 tornerà al Festival con il brano “Le nostre anime di notte”.
Svariati album, due dischi di platino con “Ragazza di periferia” e “Mai dire mai”, un disco d’oro con “Nel mondo delle donne”. Inoltre ha pubblicato 27 singoli e due colonne sonore, guadagnando altri dischi d’oro e di platino. Il tutto accompagnato da decine di concerti in arene e teatri, oltre a partecipazioni live internazionali dall’America all’Australia.
Il suo primo album, “Attimo per attimo”, risale al 2003. Un disco di successo che contiene anche il primo duetto con Gigi D’Alessio, nel brano “Un nuovo bacio”. L’anno seguente viene scelta dalla Walt Disney per il tema di Aladin “Il mondo è mio”. Sempre nel 2004, in occasione della “Giornata della Gioventù”, viene invitata in Vaticano per interpretare l’inno evangelico per eccellenza “Amazing Grace”.
Nel 2010, dopo la nascita di Andrea, figlio di Anna e Gigi D’Alessio, la cantante sbarca a X Factor in veste di giudice per l’edizione italiana. L’anno successivo esce “Progetto B”. L'album contiene “L’aria che respiro”, un duetto con Mario Biondi, e “Anna”, canzone scritta da Renato Zero e dedicata all’artista. Oltre alla reinterpretazione di “Mamma”, brano di Cesare Andrea Bixio.
Nel 2012 è spesso protagonista anche in tv. Partecipa a “I grandi della musica”, programma di Rai 1. Come cantante, si esibisce a Città del Messico al concerto di D’Alessio. Torna in televisione l’anno dopo conducendo, insieme a lui, il varietà di Canale 5 “Questi siamo noi”.
Nel 2013 pubblica il singolo “Occhio per occhio”, rilanciato in America-Latina e interpretato in spagnolo e inglese dalla cantante venezuelana Aneeka. Nel 2015 arriva il sesto album, “Libera”. Dal 2016 affianca Carlo Conti in veste di co-conduttrice del programma “I Migliori anni”.
Nel 2018 pubblica “Chiedere scusa” e, a novembre dello stesso anno, “Ragazza di periferia”, un provocante riarrangiamento di una delle sue hit più celebri, nato dall’inedita collaborazione con Achille Lauro e Boss Doms. A febbraio 2019 partecipa ancora al Festival di Sanremo, con il brano “Le nostre anime di notte”. A luglio 2020 torna con il singolo “Guapo” con il featuring di Geolier, fenomeno della scena rap napoletana, seguito a ottobre da “Fra me e te” feat. Gemitaiz. Con questi brani Anna Tatangelo esplora nuovi universi.
Il 30 aprile 2021 esce il suo ultimo singolo “Serenata”, scritto da Piero Romitelli e Jacopo Ettorre. Biglietti 25 euro, ridotto soci 20. Possibilità di ingresso con cena. Info: 335.7708125 e 099.7312185.
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Sabato 6 agosto ritorna in grande stile il Rock 'n' roll Party, la festa Anni Cinquanta più grande del sud Italia, che quest'anno spegne le quindici candeline.