Fragagnano (Ta) – Domenica 14 giugno 2015 ha avuto luogo l’evento culturale denominato“Il Transito di Sant’Antonio”, rievocazione storica di matrice medioevale giunta ormai alla sua quinta edizione, evento promosso dall’Amministrazione Comunale di Fragagnano targata Michele Andrisano, dalla Parrocchia “ Maria SS. Immacolata ” nella figura di Don Santo Guarino, progettato e realizzato egregiamente dall’Associazione di promozione sociale e culturale “ Terra Nostra ”, guidata dal presidente Orazio Surgo. Il Transito di Sant’Antonio, è una rievocazione storica medioevale che ha messo in scena gli ultimi momenti di vita del Santo Taumaturgo padovano attraverso i momenti più salienti che precedono la morte, infatti tra le vie del centro storico, l’intero corteo come ha vissuto i suoi ultimi momenti esalando esanime l’ultimo respiro di vita tra la gente offrendo parole di conforto, di gioia, di amore e di umiltà operando meravigliosi prodigi soprannaturali coadiuvati da altrettante conversioni. Infatti il Santo, avvicinatosi al Monastero dell’Arcella, rappresentato dal sagrato della Chiesa locale “ Maria SS. Immacolata ” è stato scortato ormai morente, sul carrettino ligneo guidato dal suo fido destriero suo amico e scortato dai suoi compagni di vita monastica che lo hanno accompagnato con orazioni e sermoni fino all’ultimo viaggio. Colpo di scena è stato rappresentato nell’ultima parte della rappresentazione scenica, dalla figura dello spirito di San Francesco d’Assisi che lo ha accolto a braccia aperte alle porte del Paradiso introducendolo alla tanto e agognata vita eterna. Il Santo Taumaturgonacque aLisbona nel 1195. Un’antica tradizione barocca attesta la data del 15 agosto come giorno della sua nascita. Era figlio deinobiliMartino De Buglioni e donna Maria Taveira. Fu battezzato con il nome di Fernando. Fernando si dedicò completamente allostudio delle scienze umane e teologiche, anche per estraniarsi dalle tensioni che attraversavano la comunità religiosa. Già per indole il Santo fin dall’inizio apparse come unuomo appartato, geloso del suo segreto, come rinchiuso nei suoi impegni di operosità che gli lasciavano ben poco respiro. Diventò, anche per libera scelta, un uomo privo di ambizioni socialicontrario a ogni ostentazioneed esibizione di sé e delle sue doti,diffidente delle polemiche, indifferente alle esterioritàdi qualunque tipo, a meno che non fosse sospinto dal dovere della testimonianza evangelica. ASanta Cruz Fernando fu ordinato sacerdote, verosimilmente nel1220. Nella seconda parte del 1220, Fernando chiese ed ottenne di lasciare i Canonici regolari di Sant'Agostino perabbracciare l'ideale di San Francesco. Nel settembre 1220, Fernando lascia i bianchi panni di agostiniano per rivestirsi della grezza tunica di bigello e una corda rigorosamente bianca lungo i fianchi. Per l’occasione, abbandona anche il vecchio nome di battesimo per assumere quello diAntonio, l’eremita egiziano titolare delromitorio di Santo Antao dos Olivãispresso cui vivevano i francescani. Dopo un breve periodo di studio della regola francescana, Antonioparte alla volta del Marocco. Ad un certo punto della sua vita monastica, il Santo accrebbe la sua spiritualità fino a diffondere ai pochi puri di cuore, prodigi e miracoli. Tra i numerosi miracoli a lui attribuiti, si possono ricordare: il miracolo della giumenta, la predica ai pesci, il piede riattaccato, la conversione di Ezzelino, la visione del Bambin Gesù, il cuore dell’avaro, il neonato parlante, il giovane risvegliato e il miracolo del pane benedetto. Il momento cruciale della morte, arrivò venerdì 13 giugno del 1231 al santuario dell’Arcella. Ma tornando all’evento culturale, con tale rievocazione, la comunità fragagnanese ha assistito ad un turbinio di eventi biografici legati al santo patrono festeggiato nelle due date importantissime nonché il 13 giugno e il 13 agosto per motivi turistici.
Ed ecco che alle ore 18.00, il fragoroso rullare dei tamburi del gruppo folkloristico “ I Tamburini del Barone di Freganius ” ha suggellato l’inizio del corteo, scandendo ogni uscita dal sagrato della chiesa locale dei figuranti dell’intero corteo che quest’anno ha raggiunto il numero complessivo di 150 anime. Fra i componenti del corteo erano presenti: frati francescani, nobili delle casate dell’epoca medioevale che sfileranno tra le vie del centro storico, popolani che hanno rappresentato degnamente l’assetto popolare dell’epoca, cavalieri templari armati di spade e scudo, clarisse che accompagnato il santo taumaturgo nell’ultimo viaggio con le lodi rivolte alla Vergine Maria, cavalieri del santo sepolcro, cavalieri templari, piccoli bambini votati a Sant’Antonio e a San Francesco, un gruppo di arcieri che armati di arco, faretra e frecce hanno dato lustro alla loro arte, madonne primavera che hanno sfilato intorno al “Palio della Madonna Primavera” incantando con la loro superba bellezza e il gruppo dei “ Tamburini del Barone di Freganius ” che hanno allietato l’intera serata col rintocco dei propri tamburi. Nel Transito, dunque, si è assistito alle scene cardine legate alla vita tumultuosa di Antonio, interpretato egregiamente da Salvatore Cavallo. L’uomo dei miracoli e l’apostolo della conversione, che ha esaltato la bellezza della vita sperando nell’infinita misericordia di Dio. Il santo predicatore nel suo transito ha parlato del peccato, della sua gravità e della necessità di rinnegarlo domandandone il perdono aprendo il cuore alla conversione verso l'onnipotente amore misericordioso e misterioso del Padre. Ha concretizzato inoltre l’evangelizzazione di quella gente che prima di conoscerlo non praticava i dogmi sacri. Ad un certo punto della rievocazione Antonio, enuncia il suo volere di votarsi alla povertà, alla castità e all’obbedienza proprio come ha insegnato il suo mentore Francesco. Ha esortato a lottare le prepotenze e lo sfrenato utilizzo del denaro, favorendo la collaborazione fraterna e l’umiltà verso i bisognosi. Da come si evince dai suoi “ Sermones Antoniani ” ha insegnato che bisogna invocare il potere dell’amore sulla violenza e il potere della debolezza interiore sulla forza fisica. Durante la rievocazione storica, il cittadino ha potuto assistere a svariati momenti di vita molto importanti, tra cui l’ultimo cenacolo avutosi con i suoi confratelli che ha preannunciato il suo lungo calvario verso l’Arcella, scene di vita ludica con bambini che lo incitavano a ringraziavano, scene di vita amorevole verso la bellezza della natura espresse dall’abbraccio verso piante ed alberi, la benedizione e la distribuzione del pane legata ad un’ evento miracoloso. La scena innovativa che è stata introdotta in questa edizione, è stata quella della distribuzione del pane benedetto, che secondo l’agiografia antoniana riguardava la concretizzazione del miracolo della resurrezione di una piccola bambina di venti mesi, che lasciata incustodita dalla propria madre, ha perso la vita in un mastello d’acqua e che ben presto ha ricevuto in dono la resurrezione grazie all’intercessione del Santo Taumaturgo. Altre scene di vita molto toccanti sono legate alla fraterna amicizia con “ frate Giulietto ” che secondo il parroco Don Santo Guarino verosimilmente ne rappresenta le gioie terrene del santo legate all’amore per la vita. Altre scene toccanti sono legate al voler ritornare a Padova sofferente ed ormai morente su un giaciglio di paglia trainato da un cavallo, ma egli stesso giungerà al santuario dell’Arcella dove spirerà tra le braccia dei suoi confratelli, guidato dalle orazioni alla Vergine Maria delle clarisse che lo accolgono con pianti sinceri fino a quando viene riadagiato sul giaciglio del sagrato della chiesa pronto ad essere il suo letto di morte. Ed ecco che avviene il prodigio, Antonio ha la sua ultima visione ultraterrena di Gesù che lo guida verso l’esalazione estrema, ed a questo punto si materializza uno spirito incappucciato, è San Francesco che lo prende per mano e lo accompagna a solcare le porte del tanto atteso Paradiso Terrestre. Ed è così che il Transito di Sant’Antonio è giunto alla fine accompagnato dall’assordante ed incessante applauso del pubblico che ha assistito a tale evento culturale. Le meravigliose scene tratte dall’agiografia del Santo Taumaturgo e il corteo storico medioevale, saranno portati anche alla rappresentazione del 31 luglio 2015 presso il Comune di Montemesola e il 2 agosto presso il Comune di Monacizzo, aggregandosi ad altri cortei medievali. Strepitoso successo, dunque, quello di domenica 14 giugno 2015 per il Transito di Sant’Antonio a Fragagnano.
Vincenzo Ludovico
Prima tappa estiva del Dopolavoro Summer Tour, la rassegna estiva del celebre club brindisino che nel corso della stagione invernale ha ospitato il meglio della musica indipendente, reggae, rock ed elettronica sia italiana che internazionale.
Sabato 27 Giugno, nella splendida cornice di Torre Regina Giovanna, si parte subito forte con una tripla serata di musica.
Sotto la Quercia sarà Boom Dancehall Party, la festa reggae targata 100% Giamaica, la festa ideale per lasciarsi trasportare dai ritmi in levare. Gli artisti top della scena reggae locale porteranno in pista le nuove tendenze e sonorità in arrivo dall'isola caraibica, miscelandole con le grandi hit del passato.
Ai controlli Rankin Lele e Papa Leu (Adriatic Sound), due vere e proprie icone del Raggamuffin salentino, si alterneranno a Morello Selecta, vera e propria promessa del panorama musicale salentino, ed al Fire Burn Sound, il sound brindisino per eccellenza, primi a diffondere in città la musica reggae nel lontano 1995.
Special guest, da Berlino, Supersonic Sound, una delle crew più cariche del pianeta, vincitori dei maggiori soundclash degli ultimi anni: le loro selezioni percorrono tutti gli stili della musica caraibica, dallo ska al roots, dal lovers alla dancehall alla soca, riscuotendo successo in tutta Europa. Con loro un altro graditissimo ospite: Philip 'Jr Blender' Meckseper, artista e producer tra i top della musica reggae mondiale.
Sotto la Torre spazio invece a The FlashBack Party, l'evento perfetto per gli amanti della musica che aggrega e appassiona, che fa sognare ed emozionare. Un viaggio musicale tra la disco e il soul dedicato a quelle personalità che hanno inventato la Club Culture rendendola uno stile di vita, un modo d’essere e non di apparire. Tema principale della serata il Motown Party Paris,la festa ideata da DJ Reverend P che ogni primo sabato del mese, al Djoon Club di Parigi, rende omaggio al sound Motown e a tanti altri artisti della disco-soul music. I suoi set sono tutti da gustare, lasciando a casa le energie negative e liberando cuore ed anima alla gioia... in puro stile soul-disco.
Sotto il Distributore, infine, nessun pudore, nessuna vergogna, solo tanta esagerazione per un pazzo Trash Party, la festa che più di tutte permette di liberarsi dalle costrizioni della moda e andare finalmente controcorrente. Sul palco i numeri uno indiscussi del genere, i Trash Against The Machine. Il collettivo brindisino composto da Marco Maffei, Sono e Serpentine è garanzia di un party divertente e delirante: le loro selezioni valorizzano brillantemente i migliori (peggiori) pezzi della musica italiana ed internazionale, del divertentismo e dei cartoon.
Tre serate in una sola a Torre Regina Giovanna, per una prima tappa del Dopolavoro On Tour che resterà scolpita nella mente degli amanti del divertimento e della notte.
INFO
Torre Regina Giovanna
Indirizzo: Contrada Baccatani (S.S. 16, uscita Apani), Brindisi
Infoline: 3497546883
Ingresso gratuito
Parola d’ordine: collaborazione. E’ questo lo spirito che anima Comune di Leporano e società cooperativa Pòlisviluppo, vincitrice dell’affidamento in concessione della conduzione e gestione del Parco Archeologico di Saturo e delle aree contigue. La firma della convenzione è stata ufficializzata nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte per l’amministrazione comunale il neo sindaco Angelo D’Abramo e il suo vice Iolanda Lotta. Da entrambi la volontà di gettare le basi per un percorso virtuoso all’insegna della collaborazione e della promozione del Parco, che rientra tra i poli museali d’eccellenza del Mezzogiorno d’Italia. “Non è un caso- hanno spiegato- che abbiamo scelto di inserirlo nella programmazione estiva dell’amministrazione. Gli eventi del Parco rappresentano per noi un motivo di orgoglio e di grande attrattiva in termini turistici”.
E, in effetti, in questa estate 2015 si comincia davvero in grande stile, complice la seconda edizione delle “Tarantiadi, Echi ed Agoni dalla Grecia Antica” che si svolgerà nei giorni 20, 21 e 28 giugno, su iniziativa della cooperativa Pòlisviluppo e dall’associazione “I Cavalieri de li Terre Tarentine” e con il patrocinio di Comune di Leporano, Comune di Taranto, Provincia di Taranto, Regione Puglia e Coni.
“Siamo molto soddisfatti delle presenze al Parco Archeologico che, in questi anni, hanno raggiunto numeri importanti- ha spiegato l’archeologa Patrizia Guastella, tra i soci della cooperativa- abbiamo rapporti con il mondo delle scuole, dell’associazionismo e stiamo anche creando un ponte concreto con altre realtà”. La tre giorni di eventi si aprirà con una mostra tattile e il seminario “Atleti, Filosofi e Guerrieri nell’antica Grecia” (sabato 20 ore 19). Relatori: Patrizia Guastella con una introduzione sulle “Tarantiadi”, il prof. Mario Lazzarini che interverrà su “Eccellenza ed Aretè nella Grecia arcaica”, il prof. Angelo Conte su "Iconografia dello sport nel mondo antico” e ancora Lucio Pierri con la figura del medico atleta Icco da Taranto, Vito Maglie con la spiegazione delle arti militari, infine il dott. Giovanni Orlando sulla doppia alimentazione dell’atleta. Non casuale il tema scelto per quest’anno, che mette insieme cibo e sport nei mesi dell’Expo Milano, dedicata proprio all’alimentazione. Domenica 21, la processione in abiti storici e le gare dell’antica Grecia riservate al pubblico (corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto contro bersaglio, lotta e tiro alla fune), degustazioni di piatti e bevande tipiche dell’epoca, laboratori di archeologia sperimentale per adulti e bambini, visite guidate. Il 28 giugno, dalle 17, mercati, spettacoli, combattimenti, artigianato, degustazioni e riti. Inoltre, con un rito sacro, saranno premiati i vincitori delle competizioni sportive con tanto di incoronazione con l’ulivo della vittoria, proprio come accadeva per gli atleti dell’antica Olimpia. Nello stesso giorno, spazio anche alla rappresentazione “E tutto iniziò qui… Falanto e le Origini di Taranto”. Voce narrante sarà l’attore Giovanni Guarino, sonorità antiche a cura del musicista Mimmo Gori e danze della Compagnia Tarantanz. E poi corteo storico con rievocatori e danzatrici, simulazione di lotta, e riti religiosi e di guerra. “Con questa manifestazione- ha spiegatoVito Maglie per l’associazione “I Cavalieri de li Terre Tarentine”- intendiamo rivivere il passato e riappropriarci delle nostre radici in un luogo che porta con sé la gloriosa storia di Taranto. Per il pubblico sarà un tuffo indietro nel tempo, tra animazione, rievocazione storica e antiche battaglie”. Ingresso: 4 euro per adulti, gratis per i bambini sotto gli 8 anni, 1 euro per i bambini da 8 a 14 anni. Per quanto riguarda gli atleti, iscrizioni squadre 10,00 euro, atleti singoli 5. Possono partecipare uomini e donne dai 9 anni in su. Per informazioni e iscrizioni: 340.7641759-338-4087801 338.4087801,
Il neosindaco di Cagnano: “Partecipazione e trasparenza nostri punti chiave. Via il Presidente del Consiglio Comunale, figura inutile e dispendiosa”.
CAGNANO VARANO- “E’ un risultato storico per questo paese. La vittoria del 31 maggio rappresenta l’atto di rinascita civile, politica e sociale di Cagnano Varano. Ci siamo liberati di 20 anni di politica monocorde e autoreferenziale. Ringrazio chi ha creduto in questo progetto e lo ha portato avanti con determinazione. Ringrazio i 1533 elettori che hanno dato il loro consenso alla Civica Cagnanese, prima ancora che al candidato sindaco. Ringrazio tutti i candidati della nostra lista, gli attivisti e quanti hanno ci hanno sostenuto in questa lunga traversata del deserto. Un saluto va anche ai nostri competitors e ai candidati che li hanno sostenuti. Il giorno delle elezioni è stato comunque per tutti una festa democratica”. Sono queste le prime dichiarazioni del neosindaco di Cagnano Claudio Costanzucci Paolino che dal 2 giugno scorso è il primo cittadino del comune garganico.
Il primo pensiero del neosindaco è stato per le intelligenze cagnanesi che negli anni sono dovute emigrare altrove: “Vorremmo che le menti che ormai vivono fuori dal paese dessero, anche se a distanza, un contributo di idee per far ripartire Cagnano. Il dato elettorale che per primo vorrei commentare è il 65,4 % di affluenza: nonostante molti cagnanesi per lavoro e studio (siamo in sessione di esami) vivano fuori, il nostro paese ha registrato una leggerissima flessione rispetto alle scorse elezioni (-2 %) e rispetto agli altri comuni della Capitanata, dove l’astensionismo ha raggiunto livelli di guardia. Se a livello regionale le schede non valide rappresentano il primo partito, per le elezioni comunali, invece, le schede bianche e nulle sono diminuite notevolmente: nessuno ha voluto sprecare il proprio voto. Lavoreremo per tutti, anche per chi non ci ha votato. Sarò il sindaco non di tutti ma di ciascuno. Saranno 5 anni di amministrazione, non si illudano i nostri avversari. Un’Amministrazione che ha eletto tutte e quattro le donne in lista, uno straordinario esempio di parità di genere, che darà nuova linfa all’azione di governo della città”.
Si sono già delineate, con un lavoro di squadra scevro di frizioni, le deleghe politiche agli eletti, che sono nel dettaglio:
“Siamo in un momento nazionale e internazionale che sul piano economico dà segni di risveglio. Dobbiamo cogliere questi segnali, per stimolare la ripartenza; ma questo è possibile solo ricostruendo quel senso di comunità che negli ultimi due decenni il nostro paese ha smarrito. Non so cosa riusciremo a realizzare, ma una promessa posso farla: lavoreremo senza sosta! Metteremo il paese nelle condizioni di sapere quello che l’Amministrazione fa in ogni momento, così che chiunque in futuro salirà a Palazzo di città dovrà fare i conti con questa rinnovata consapevolezza civica, con cittadini pronti a partecipare e, anche, a criticare. Infatti, a dimostrazione di ciò, il primo consiglio comunale, quello dell’insediamento e del giuramento, abbiamo deciso di tenerlo in piazza. Non sono i cittadini che devono salire in municipio, ma sono gli amministratori che devono scendere in mezzo ai cittadini. E in più, li registreremo e li diffonderemo sulla rete.”
“Il primo atto della nuova amministrazione - continua Costanzucci- sarà la soppressione di una figura pressoché inutile, come quella del Presidente del Consiglio comunale. Un taglio che farà risparmiare 3500 euro alle casse comunali, utili per far ripartire servizi indispensabili come quello dello scuolabus. Ma ci sono anche degli interventi da attuare con urgenza: la pulizia spiagge, la disinfestazione dalle zanzare, il potenziamento del servizio di raccolta rifiuti e l’organizzazione dell’Estate Cagnanese. A questo proposito, in settimana ci sarà un incontro con le associazioni e la cittadinanza tutta, per scrivere insieme il cartellone degli eventi estivi. Altra scelta importante sarà la nomina di un segretario comunale, che vogliamo sia in municipio full time, perché solo così potremo garantire qualità ed efficienza della macchina amministrativa.
"Abbatteremo le distanze fra amministratori ed amministrati. Il municipio - conclude Costanzucci - sarà la casa di tutti, un luogo in cui i cittadini si sentiranno finalmente a casa propria. Questa sarà la cifra che caratterizzerà la nostra legislatura”.
ANDREA BENETTI
“Astrattismo delle origini”
a cura di Toti Carpentieri
Lecce · Castello Carlo V
Dal 25 giugno al 18 luglio 2015
Inaugurazione il 25 giugno alle ore 18:30
Giovedì 25 giugno, alle ore 18:30, inaugura a Lecce, nel Castello Carlo V, la mostra di Andrea Benetti intitolata “Astrattismo delle origini”, allestita con venticinque opere su tela e la presentazione dell'opera di videoarte intitolata “essentia”.
“Astrattismo delle origini” è un progetto promosso e patrocinato dal Comune di Lecce, dal MUST (Museo storico di Lecce) dall'Associazione Culturale Italian Art Promotion e dal Raggruppamento Temporaneo di Imprese: Theutra, Oasimed e Novamusa, e curata dal prof. Toti Carpentieri.
Una mostra di pittura Neorupestre di Andrea Benetti, ispirata all'astrattismo delle origini con la presentazione dell'opera di videoarte intitolata “essentia”, realizzata da Andrea Benetti, Audrey Coianiz, Saul Saguatti e Frank Nemola. L'opera di videoarte è già stata presentata in anteprima ad aprile, all'interno della mostra di Andrea Benetti intitolata “VR60768 anthropomorphic figure”, promossa dalle Università di Bologna e Ferrara ed allestita a Roma presso la Camera dei Deputati.
“Astrattismo delle origini” nasce dalla ricerca creativa di Andrea Benetti, che convoglia la propria esperienza nel progetto, unendo la pittura alla videoarte, mescolando sensazioni visive ed acustiche, con la creazione di un ponte ideale tra le origini dell'uomo e la contemporaneità. Egli focalizza la propria attenzione sull'odierno modo di comunicare, basato sull'utilizzo diffuso di una neo-iconografia, tesa ad estremizzare e a semplificare la comunicazione, in un probabile inconscio ritorno alle origini. Ne consegue l'appropriata analogia alla base del progetto, che evidenzia come i più diffusi dispositivi utilizzati oggi dalle masse interagiscano principalmente con l'uomo attraverso l'uso di due sensi, che fungono da percettori di immagini e di suoni, ovvero la vista e l'udito.
Attraverso la televisione digitale ed internet, grazie a strumenti di grande diffusione quali i tablet, gli smartphone ed i computer, percepiamo e trasmettiamo la realtà, o l'illusione di essa, sempre attraverso quei due sensi.
Effettuando una trasfigurazione ed una rivisitazione ideale, Andrea Benetti in collaborazione con Audrey Coianiz, Frank Nemola e Saul Saguatti, tra l'onirico ed il reale, grazie alla creazione di un neo-simbolismo, fa rivivere in “essentia” colori, forme e suoni delle origini, che agli albori dell'umanità, i nostri antenati scoprivano per la prima volta ed utilizzavano per comunicare.
Da parecchi anni Andrea Benetti svolge la propria ricerca sulla pittura Rupestre, rendendole omaggio con opere che la rivisitano e la trasfigurano. Egli parte dal concetto che nella pittura Rupestre erano già contenute tutte le future vie della pittura, tra cui il figurativo, l'astrattismo, il simbolismo ed il concettuale. Usando la tela come supporto, le sue opere sono formate da bassorilievi realizzati col fondo gesso ad emulare simbolicamente le sporgenze delle pareti rocciose; il bassorilievo è successivamente anticato con sostanze naturali, quali caffè, hennè, cacao, curcuma, ecc. e reso simile cromaticamente ai minerali presenti in natura, per poi passare alla fase finale, in cui completano l'opera i colori ad olio. Saranno le tele ispirate all'astrattismo delle origini a costituire l'asse portante della mostra allestita a Lecce, nel suggestivo Castello Carlo V.
Andrea Benetti, nato a Bologna nel 1964, ha ideato il "Manifesto dell'Arte Neorupestre" (presentato nel 2009 alla 53. Biennale di Venezia), che si ispira idealmente alla genesi dell’arte, citando, trasfigurando, reinventando concetti e forme proprie della pittura Rupestre. Ha collaborato e collabora tutt’oggi alla realizzazione di progetti artistici con varie Università italiane ed estere, tra cui la Johns Hopkins University, le Università di Bologna, Ferrara, Roma Tre, Lecce, Bergamo, Chieti, Bari e sono in corso nuove importanti realizzazioni. Le sue opere sono presenti nelle Collezioni Istituzionali di tutto il mondo, tra cui l’O.N.U., il Quirinale, la Camera dei Deputati, il Vaticano, Ambasciate, importanti musei di arte contemporanea in Italia e all’estero e prestigiose Collezioni Private. Sono ormai diverse decine i professori universitari ed i critici di rilievo che hanno scritto della sua arte, partecipando attivamente ai molti progetti che sino ad oggi il Maestro ha portato a termine. Da alcuni anni a questa parte, sempre ispirandosi all’arte delle origini, sta realizzando opere di videoarte, che proietta autonomamente o alle inaugurazione delle mostre che realizza ogni anno in luoghi di rilevanza internazionale.
www.andreabenetti.com – www.andreabenetti-foundation.org
Per informazioni ed interviste: tel. 338 9290128 -
Rievocazioni storiche, competizioni sportive, musica, danze, combattimenti in armature, artigianato e degustazioni: nei giorni 20, 21 e 28 giugno tornano le “Tarantiadi, Echi ed Agoni dalla Grecia Antica”. Un vero e proprio spettacolo all’aperto, tra suoni, luci e abiti d’epoca per rivivere antiche suggestioni. Dopo la fortunatissima prima edizione dell’anno scorso, il Parco Archeologico di Saturo (marina di Leporano, Taranto) è pronto ad ospitare visitatori da tutta la Puglia e dalle regioni vicine. L’iniziativa è infatti unica, dal momento che coniuga intrattenimento e ricostruzione filologica dei cosiddetti “agoni”, feste religiose del periodo greco caratterizzate da competizioni sportive, poetiche e musicali, come- ad esempio- i giochi Olimpici in onore di Zeus. A sfilare saranno sacerdoti, ancelle, artigiani, atleti, guerrieri in armatura, ma anche gruppi storici provenienti dall’intera regione che diventeranno un tutt’uno con il luogo, ricco di evidenze archeologiche. Tra tutte, l’Acropoli con i resti del santuario di Atena. L’idea progettuale è della società cooperativa Pòlisviluppo e dell’associazione “I Cavalieri de li Terre Tarentine”, con il patrocinio di Comune di Leporano, Comune di Taranto, Regione Puglia e Coni. Location sarà l’Arkeogiochi, Parco di Archeologia Sperimentale, sorto nel 2013 all’interno del Parco Archeologico di Saturo.
La tre giorni si apre sabato 20 alle 19:00 con il convegno inaugurale “Atleti, Filosofi e Guerrieri nell’antica Grecia” e l’allestimento di una mostra tattile, con alcune copie di antichi manufatti. Domenica 21, cerimonia d’apertura con processione in abiti storici e gare dell’antica Grecia riservate al pubblico: corsa, salto in lungo, lancio del giavellotto contro bersaglio, lotta e tiro alla fune. In contemporanea ai giochi, sono previste degustazioni di piatti e bevande tipiche dell’epoca, laboratori di archeologia sperimentale per adulti e bambini, visite guidate nel parco.
Infine, il 28 giugno mercati, spettacoli, combattimenti, artigianato, degustazioni e riti a partire dalle 17. Prevista anche la premiazione dei vincitori delle gare del 21 giugno e la rappresentazione “E tutto iniziò qui… Falanto e le Origini di Taranto”. Voce narrante sarà l’attore Giovanni Guarino, sonorità antiche a cura del musicista Mimmo Gori e danze della Compagnia Tarantanz. Spazio anche a corteo storico con rievocatori e danzatrici, racconti sull’atletismo nell’antica Grecia e il ruolo di Taranto, con simulazioni di lotta greco-romana, oplitodromia (corsa in armatura: scudo, lancia, elmo) e salto in lungo. Nella manifestazione saranno protagonisti anche i riti religiosi e della guerra, sino al corteo con fiaccole. Momento finale, con il concerto e le danze. Per gli amanti del gusto, sarà possibile conoscere – e sperimentare- piatti, ma anche birra e vino secondo le antiche ricette greche. Nel frattempo, associazioni, artisti, artigiani e professionisti del settore rievocativo, provenienti da tutta la provincia di Taranto, dalla Basilicata e dalla Calabria si cimenteranno in esposizioni e lavorazione della ceramica, della porpora, del Bisso, di gioielli, ma anche nella scrittura e coniatura di monete. Con “giocando nella storia” sarà possibile scoprire con quali giochi da tavolo e passatempi si cimentavano gli antichi greci.
Per il pubblico è previsto un costo simbolico di 4 euro per adulti e 1 euro per bambini dagli 8 ai 14 anni, i bambini sotto gli 8 anni entrano gratis. Per quanto riguarda gli atleti, iscrizioni squadre 10,00 euro, atleti singoli 5. Possono partecipare uomini e donne dai 9 anni in su. Per informazioni e iscrizioni: 340.7641759-338-4087801 338.4087801,