Adriano Viterbini e Cesare Petulicchio sono tornati. Il duo romano meglio conosciuto come Bud Spencer Blues Explosion si ripresenta a quasi quattro anni di distanza dal primo lavoro “Happy”. In questo periodo i BSBE hanno girato l'Italia in lungo e in largo, hanno pubblicato, qualche mese fa, un EP dal vivo intitolato “A fuoco lento” e Viterbini ha anche trovato il tempo per dare vita al progetto blues Black Friday. “Do it”, ovvero 'Dio odia i tristi', è il titolo del loro secondo capitolo discografico, un lavoro in cui si ritrovano le atmosfere in bilico tra hard-rock alla Led Zeppelin, blues e grunge, con alcune piccole deviazioni verso il pop e l'hip-hop (in “Scratch explosion” con DJ Myke).

http://www.bsbemusic.com/budcircoloila.jpgPrima dell'uscita del cd da maggio a settembre 2011, i Bud Spencer Blues hanno tenuto più di 50 concerti, tutti accolti con entusiasmo da parte del pubblico, sempre più numeroso e coinvolto. Sempre a settembre, Adriano Viterbini è stato proclamato “miglior musicista live dell’anno”, dalla rassegna Keep On 100% Live.

Il suono è profondamente blues, l’attitudine è rock, emotività e tecnica sono dosate in maniera magistrale. Più di ogni altra cosa, questa è una di quelle cose che, come disse Joe Strummer  “(…) si fanno perché si devono fare, tutto il resto non conta”. Così, i Bud Spencer Blues Explosion fanno quello che vogliono e soprattutto fanno quello che devono. Lo fanno! Do It (appunto). Suonano quello che vogliono, quello che sentono, quello che devono suonare. Suonano blues, suonano rock, suonano. E lavorano duramente. Soprattutto i Bud Spencer Blues Explosion rispettano il proprio lavoro, rispettano la musica e rispettano tutte quelle persone che ascoltano la loro musica o che sono di fronte al palco mentre loro lavorano. E’ tutto molto semplice: niente trucchi, niente parrucche, niente effetti speciali. Tutto vero. Tutto sincero. Onesto. E’ con questa sensibilità che i Bud Spencer Blues Explosion hanno immaginato e inciso il loro album. Potrà piacere o non piacere, il punto non è questo, perché volevano e dovevano fare Do It.

Queste canzoni sono state registrate mentre i Bud Spencer Blues Explosion correvano da un palco all’altro e sono state scritte con la consapevolezza propria di chi vuole giocarsi fino in fondo la sua possibilità. Sono state provate con l’energia di chi ha “asfaltato” decine e decine di locali, di chi non vuole e non può più aspettare. L’idea era quella di trasmettere quella carica emotiva e liberatoria che pervade i loro concerti. Un ritratto il più possibile fedele e a fuoco (lento, ovviamente, come il titolo dell’Ep Live che è stato pubblicato lo scorso maggio) di un suono e di uno stile che tocca il Delta del Mississippi e Seattle. Qualcosa che celebra Robert Johnson e Kurt Cobain, i Led Zeppelin e i Clash, Canzoni che camminano a testa alta e ti guardano negli occhi, come, solo per citarne alcune,  “Cerco il tuo soffio”, “Rottami”, “Dio odia i tristi” o la rilettura di “Jesus Is On The Mainline”.