{affiliatetextads 1,,_plugin}''Anche l'Enel - aggiunge - interviene nel dibattito promettendo bollette meno care del 20%. Bene, questo discorso non riguarda la Puglia. Innanzitutto perche' ci spetterebbe di diritto uno sconto sulle bollette dal momento che produciamo ed esportiamo l'80% in piu' dell'energia che consumiamo; e poi perche' questi e altri risparmi gia' li avremo con gli investimenti fatti nelle energie rinnovabili di cui siamo leader in Europa. Insomma, chiedere alla Puglia di installare una centrale nucleare nel proprio territorio, e' come chiedere di montare uno scaldabagno puzzolente nella nostra casa a disposizione dei vicini''.

''Quanto ai posti di lavoro che il nucleare offrirebbe - conclude Decaro - rispondiamo con un altro studio, condotto per conto dell'Associazione italiana per l'energia del vento, secondo il quale da oggi al 2020 saranno disponibili per la sola Puglia e per il solo settore dell'eolico qualcosa come 12mila nuovi posti di lavoro''.

res/mcc/rob (Asca)