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incontro con Matteo Greco alle Officine Ergot

By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
24 Febbraio 2016
Visite: 3095
  • Rotary
  • Dentista
  • Odontoiatria Pediatrica
  • Prima Visita

Dopo aver girato in lungo e in largo il Salento, Matteo Greco con il suo libro “C’era infinite volte il Sud”, Il Raggio Verde edizioni, approda a Lecce venerdì 26 febbraio 2016.

Sarà una serata evento, quella in programma alle Officine culturali Ergot di Lecce (Piazzetta Ignazio Falconieri 1/b), che vedrà fondersi arte, letteratura e musica grazie alla partecipazione dell’illustratore Marco Cito, che per l’occasione presenterà le tavole originali che impreziosiscono il libro, dell’attrice Elisa Maggio protagonista con l’autore di un esclusivo reading letterario accompagnati dalle note del pianista Daniele Vitali.

Al giornalista Giuseppe Pascali de La Gazzetta del Mezzogiorno il compito di dialogare con l’autore Matteo Greco che, di recente, ha presentato in anteprima nazionale a Gagliano il progetto del Parco narrativo di Finis Terra finalizzato alla valorizzazione del patrimonio immateriale della terra di confine del Capo di Leuca. Un progetto che, per certi versi, è la naturale conseguenza di un lungo e meticoloso lavoro di ricerca, partito dapprima con l’ideazione della app “Sherazade” il cantastorie digitale che poi si è materializzato nelle pagine del libro, C’era infinite volte il Sud, che dà voce a personaggi veri e immaginari svelando le bellezze del territorio salentino. Un libro che non a caso apre la collana “In viaggio con Sherazade”, diretta per la casa editrice dallo stesso Matteo Greco, e nata dalla convinzione che siano le storie a riconsegnarci il significato di un luogo e di tutti gli usi e costumi in esso racchiusi, che sia una piazza, una chiesa, una masseria o il volto di un uomo o di una donna di ieri come di oggi. “Questo libro-cantastorie è scritto per coloro che davanti a un castello, un frantoio, un promontorio vorrebbero vedere le cose riaccadere, ed esserne gli eccezionali spettatori. Un libro per viaggiare - e vivere - in Salento con parole nuove, per tornare ad incantarsi, andando verso Sud”.

Il libro è strutturato in ventitré racconti e dieci lettere al turista, l’intento è raccontare in modo inedito il Salento, attraverso due itinerari che, lungo una direttrice di bellezza, incontrano: Gallipoli, Santa Maria di Leuca, Otranto, Galatina, Santa Cesarea Terme, Alessano. Gagliano del Capo, Cutrofiano, Zollino, Melpignano, Soleto, Sternatia, Martignano, Martano, Corigliano d'Otranto, Melendugno, Castrignano De' Greci. "C'era infinite volte il Sud - percorsi narrativi alla scoperta del Salento racchiude due libri in uno. Basta capovolgerlo per sfogliare le pagine tradotte in lingua inglese - da Maria Chiara Lino e Vito Panico con la revisione a cura di Georgeanne Kalweit - pensando ai turisti stranieri che sempre più numerosi scelgono di visitare il Tacco d'Italia. Infine, a rendere la pubblicazione ancora più preziosa, le tavole originali di Marco Cito che con il suo tratto ha dato un volto ai protagonisti di alcuni racconti.

La serata, con ingresso libero, avrà inizio alle ore 21.

L'Italia presente al 68° Meeting Annuale Accademia Americana delle Scienze Forensi

By EN
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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
24 Febbraio 2016
Visite: 3090
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Las Vegas - Iniziato oggi 24Il dott. Emilio Nuzzolese (Bari) e la dr.ssa Joe Adserias (Barcellona). febbraio e per tutta la settimana il 68° meeting scientifico della Accademia Americana delle Scienze Forensi. Sono presenti oltre tremila esperti tra medici legali, antropologi, biologi, psicologi e odontologi forensi, provenienti dai vari Stati americani ma anche da oltre 70 Paesi, Italia compresa. Si tratta di un’occasione annuale imperdibile per il confronto di esperienze maturate in casi giudiziari e in ricerche scientifiche attraverso la condivisione dei risultati. La indagini giudiziarie per assicurare i criminali alla Giustizia non sarebbero così efficaci senza il supporto degli strumenti e delle evidenze ottenute proprio dagli operatori delle scienze forensi, che possono rappresentare anche uno strumento di tutela e di protezione dei diritti umani. Basti pensare ai casi di violenza domestica, abuso sessuale, tortura e riconoscimento dei “corpi senza nome”, che, senza evidenze tecnico-forensi, resterebbero irrisolti.

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L'Italia presente al 68° Meeting Annuale Accademia Americana delle Scienze Forensi

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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
24 Febbraio 2016
Visite: 3911
  • Statuto
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Las Vegas - Iniziato oggi 24Il dott. Emilio Nuzzolese (Bari) e la dr.ssa Joe Adserias (Barcellona). febbraio e per tutta la settimana il 68° meeting scientifico della Accademia Americana delle Scienze Forensi. Sono presenti oltre tremila esperti tra medici legali, antropologi, biologi, psicologi e odontologi forensi, provenienti dai vari Stati americani ma anche da oltre 70 Paesi, Italia compresa. Si tratta di un’occasione annuale imperdibile per il confronto di esperienze maturate in casi giudiziari e in ricerche scientifiche attraverso la condivisione dei risultati. La indagini giudiziarie per assicurare i criminali alla Giustizia non sarebbero così efficaci senza il supporto degli strumenti e delle evidenze ottenute proprio dagli operatori delle scienze forensi, che possono rappresentare anche uno strumento di tutela e di protezione dei diritti umani. Basti pensare ai casi di violenza domestica, abuso sessuale, tortura e riconoscimento dei “corpi senza nome”, che, senza evidenze tecnico-forensi, resterebbero irrisolti.

Quest’anno l’esperto in odontologia forense Emilio Nuzzolese (Bari), unico odontoiatra italiano fellow dell’Accademia Americana AAFS, introduce il gruppo di lavoro internazionale Odontologia Forense per i Diritti Umani (www.dentify.me), costituitosi lo scorso anno a Lione, proprio su proposta italiana durante il meeting Interpol sulle vittime dei disastri di massa. Il gruppo si compone di odontoiatri e igienisti dentali volontari di diverse nazionalità, rappresentando Paesi come Regno Unito, Spagna, USA, Svezia, Australia, Brasile, Arabia Saudita e Cina. Obiettivo integrare gli accertamenti odontologico-forensi a quelli medicolegali normalmente effettuati nei casi di stima dell’età dei minori e di identificazione di resti umani e soggetti scomparsi. “la dignità di una persona – dice il professor Nuzzolese - non si esaurisce nella vita e non svanisce con la morte. Svolgendo da oltre 5 anni il ruolo di perito volontario per l’associazione Penelope, che segue le famiglie delle persone scomparse, devo purtroppo segnalare che spesso il medico legale ignora l’autopsia orale e la radiologia dentale determinando ingiustificati ritardi nel processo di riconoscimento e conseguente prolungamento della sofferenza della famiglia della persona scomparsa”. In altre parole l’incompleta valutazione post mortem durante l’autopsia,  deve essere considerata una violazione dei diritti umani in quanto comporta un prolungamento di questa condizione di incertezza e di lutto perenne oltre ad impedire la giusta sepoltura della salma nel rispetto del proprio credo religioso.

Nella sessione di odontologia forense del congresso a Las Vegas, gli odontoiatri Emilio Nuzzolese, Joe Adserias e Sakher AlQahtani (Italia, Spagna e Arabia Saudita), presenteranno anche una proposta tecnica legata ai flussi migratori, che solo nel 2015 sono stati circa 1,5 milioni. Questo flusso inarrestabile - destinato inesorabilmente a crescere - pone importanti sfide tra cui anche quella di salute pubblica. Nei loro sforzi per individuare e trattenere le persone che viaggiano senza documenti, gli Stati hanno infatti bisogno di esercitare i loro diritti legittimi e la propria sovranità, al fine di mantenere il controllo dei propri confini e di garantire la sicurezza nazionale.  “il 99% dei migranti che sbarcano sulle coste italiane non hanno documenti e molti di loro si bruciano i polpastrelli per eliminare le impronte digitali. L’accertamento medico immediato potrebbe integrarsi con la visita odontoiatrica e la radiografia della bocca – aggiunge Nuzzolese – che permetterebbe la raccolta di preziose informazioni per l’identificazione e la stima dell’età per il più efficace controllo alle frontiere”.

La presentazione illustrerà i numeri e i benefici di un approccio sanitario che tenga conto anche dell’assistenza odontoiatrica ai migranti. Non è causale che proprio nel C.A.R.A. (Centro Accoglienza Richiedenti Asilo) di Bari-Palese è presente - fin dal 2010 - una poltrona odontoiatrica dell’Associazione di Volontariato SOPHI onlus (Solidarietà Odontoiatrica per l’Handicap e l’Infanzia). 

 

“L’odontoiatria forense – spiega il professor Nuzzolese – in questi ultimi 15 anni si è evoluta notevolmente permettendo di raggiungere traguardi tecnici estremamente accurati ed affidabili, in vari ambiti come la stima dell’età dei minori, l’analisi di lesioni di morso umano e l’identificazione dei corpi senza nome. Basti pensare all’opportunità di effettuare rilievi radiologici digitali con strumenti portatili durante l’autopsia giudiziaria senza spostare la salma e con immagini precise e facilmente archiviabili. Ecco perché con la petizione n. 1113/2014 ho ritenuto urgente segnalare alla Commissione per le Petizioni dell’UE l’aggiornamento della raccomandazione (99)3 per armonizzare le procedure autoptiche dei corpi senza nome con la più giusta enfasi ai rilievi tecnici propri dell’odontoiatra con competenze nell’odontologia forense e nella identificazione delle vittime dei disastri di massa”.

JAZZ &WINE: L’HAPPY HOUR DEL VENERDÌ A CANTINA MOROS

By redazionesalento
redazionesalento
Categoria: Eventi e Sagre Salento Lecce
24 Febbraio 2016
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Wine tasting a suon di jazz: è l’happy hour in programma venerdì 26 febbraio a Cantina Moros di Guagnano.  Una selezione di musica jazz per una selezione enologica di altissimo livello: Suavemente, il bianco pluripremiato blend di Falanghina, Greco di Tufo e Fiano di Avellino, prodotto nella cantina campana Sanpaolo di Claudio Quarta; Sud Del Sud, la prestigiosa etichetta sponsor dell’US Lecce e il vino “democratico” Qu.ale .

Alla degustazione si potrà abbinare la visita della bottaia ipogea e del Museo del Simposio, con i pregiati reperti archeologici della storia del vino e della Galleria d’arte contemporanea con i numeri dipinti di Ercole Pignatelli. In abbinamento ai vini, verranno servite bontà gastronomiche ispirate alla cucina romana.

Durante la serata agli ospiti dell’happy hour sarà applicato un “happy price” per l’acquisto delle etichette proposte in degustazione

Ore 19-22. Costo € 15, Info e prenotazioni: 342.973.8931 - 0832.704.398 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Posti limitati. 

Cantina Moros è a Guagnano (LE) in via Provinciale, 222.

 

Ri-crearsi. Incontro con Alessandra Pizzi

By af
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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
23 Febbraio 2016
Visite: 3174
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Ri-crearsi è il tema di una serie di incontri che avranno al centro la presentazione del libro “Il Capitale Passione – come trasformare un’idea in un’impresa (di successo) di Alessandra Pizzi, edizioni Il Raggio Verde per addentrarsi nel mondo della new economy e riflettere su cosa significa creare un’impresa nel contesto culturale e storico attuale.

La rassegna avrà carattere itinerante e di volta in volta sarà occasione per dar spazio anche a realtà imprenditoriali che hanno “costruito” il proprio futuro.

Appuntamento, dunque il 25 febbraio ore 19:30, nel Centro polifunzionale in via Giovanni Paolo II, sede dell’associazione Le Ali di Pandora di Lecce che organizza l’evento in collaborazione con la Società Cooperativa "Calòs Irte" e Il Raggio Verde edizioni.

L’incontro, introdotto da Ambra Biscuso presidente associazione artistico socio culturale

“Le Ali di Pandora”, vedrà la partecipazione degli autori Alessandra Pizzi e Dario De Vitis, del sociologo Mario Perrone esperto in metodi e tecniche della ricerca sociale, di Maria Elena Perrone responsabile amministrativo Società Cooperativa "Calòs Irte".

“Il tema del lavoro e della sua centralità nella società contemporanea è uno degli argomenti più dibattuti degli ultimi anni – commenta il sociologo Mario Perrone. Sempre più spesso si parla di crisi economica, che spaventa e rende incerto il futuro, manovre finanziare che obbligano i cittadini a risparmiare o ad affrontare misure di austerità. Ma raramente si parla di come la crisi può diventare un'opportunità, basta cambiare il punto di vista, e forse ci renderemo conto che basta poco per trasformare un'idea in un'impresa di successo”.

Il libro è un manuale per districarsi nel mondo della new economy guardando alla crisi come un’opportunità per cambiare il punto di vista e ribaltare la visione sulle cose e sulle proprie capacità e trasformando un’idea in un’impresa. È la rivoluzione delle idee il motore delle imprese. È la passione, il primo passo verso il successo. Questo il fulcro intorno cui ruota il libro “Il Capitale Passione” di Alessandra Pizzi che punta a chiarire con argomentazioni ed esempi concreti cosa vuol dire creare un’impresa nel contesto culturale e storico attuale.

In più un approfondimento su tutto ciò che c’è da sapere sulle star up innovative e gli incubatori certificati a cura di Dario De Vitis che esamina gli aspetti fiscali e tributari e quelli relativi all’accesso ai fondi pubblici e privati.

 

Alessandra Pizzi nata a Roma, ha 42 anni di cui la metà impegnati nella promozione dell’arte e della cultura. Laureata con il massimo dei voti presso l’Università del Salento, dove ha discusso una tesi in Sociologia della Comunicazione dal titolo «La Nike sul radiatore. Arte e pubblicità nell’epoca del Postmoderno», ha frequentato presso l’Università di Torino il master in Pubbliche Relazioni e Reti Multimediali.

Si occupa di comunicazione e marketing. Collabora con imprese ed enti pubblici nell’attuazione di progetti e strategie e per il marketing turistico e territoriale. Svolge attività di consulente per le imprese private con particolare riferimento alle imprese culturali e creative. è docente di marketing e comunicazione per enti ed istituti di formazione superiore e manageriale. Ha curato rassegne di teatro, di letteratura e mostre, in Italia e all’estero. Dal 2006 dirige il Festival della Letteratura Ergo Sum di Cavallino – Lecce.

È CEO dell’incubatore d’imprese N.O.W. Srl. È giornalista pubblicista. Autrice di testi teatrali. Ha già pubblicato «Salento Buono Tutto L’Anno – Guida per la promozione delle imprese artigianali e per il commercio» (ed. Lupo).

Dario De Vitis, laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma, è dottore commercialista e revisore contabile. Da Luglio 2015 è co-fondatore dell’Incubatore d’Imprese N.O.W. Srl.

LIbri con tè. A Tiggiano incontro con Federica Murgia

By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
20 Febbraio 2016
Visite: 3004
  • Lù Mière calici di cinema, cinema, vino, cantine Palamà
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  • San Luigi Gallipoli
  • Gabriella Stea
  • Laura De Vita

“IL PAESE DELLA ROSA PEONIA”, EDIZIONI IL RAGGIO VERDE

 

Nell'ambito della rassegna Libri con tè , ideata dall'associazione "e20Cult",  “Il paese della rosa peonia” di Federica Murgia, edito da Il Raggio Verde,  approda a Tiggiano (Lecce) nella sala conferenze del Palazzo Baronale in piazza Castello sabato 20 febbraio 2016 ore 18:30.

Coordina i lavori Massimo Alessio, presidente  della Pro Loco di Tiggiano mentre Antonietta Fulvio, direttore responsabile Arte e Luoghi, dialogherà con l'autrice Federica Murgia. Durante l'incontro saranno offerti ai presenti tè e pasticcini tipici della Sardegna.

L’appuntamento è organizzato dalla Pro Loco di Tiggiano in collaborazione con l’associazione “e20Cult”, Il Comune di Tiggiano e Il Raggio Verde edizioni.

Il libero presenta uno spaccato del mondo contadino sardo, con le sue tradizioni che ancora resistono come buone pratiche su cui si innerva un forte senso della comunità. Quattro racconti introdotti da una breve presentazione dei protagonisti, in primis, il paesaggio che è parte della memoria non solo individuale ma collettiva e diventa un tassello unico e insostituibile. Il paese della rosa peonia - o come si dice in sardo Sa 'idda de s'orrosa ' e padenti non è solo il luogo geografico racchiuso tra il Gennargentu e il greto del Flumendosa, territorio dalla bellezza straordinaria con un patrimonio naturalistico tale da aver dato vita al primo Ecomuseo della Sardegna. É soprattutto una dimensione dell'anima dove l'amore per la famiglia include quello per la propria terra compresi gli esseri vegetali e animali che la popolano. E per il lavoro, tramandato di padre in figlio, che è la preghiera più bella che si possa recitare perciò la fatica nei campi e nei pascoli non è vissuta come un sacrificio bensì come un dono che rende felici e liberi. 

"Racconti di un mondo arcaico, lontano, del buon tempo antico, intrisi di fascino, di gioia di vivere e di spensieratezza: il mondo dei bambini - si legge nella prefazione del genealogista Pino Ledda -. Accanto a questo mondo, però, esiste il mondo dei grandi fatto di sofferenze, di privazioni, d'invidia e di cattiveria. Due mondi paralleli che Federica è riuscita a coniugare e a rappresentare magistralmente offrendoci uno spaccato di purezza che diventa, però, messaggio ed ammonimento e ci obbliga ad un duro esercizio di retrospezione".

L'autrice

Federica Murgia è nata a Seulo, nella Barbagia, un paese della provincia di Cagliari situato nel pendio del monte Perdedu che fa parte del massiccio del Gennargentu. Lì ha vissuto l'infanzia e parte dell'adolescenza. Successivamente si trasferisce a Cagliari, dove tuttora risiede nel quartiere di Villanova anche se trascorre lunghi periodi a Seulo e a Specchia (Lecce). Sino al 2010 insegna nelle scuole secondarie di primo grado, come docente di Educazione Tecnica e, dopo la specializzazione, come docente di sostegno. Appassionata e curiosa dell'arte scrive per artisti, italiani e stranieri, che espongono nella galleria d'arte "Mentana" di Firenze o in altri spazi pubblici o privati.

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