Sulla emergenza rifiuti in Campania e sulla solidarietà che il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola ha offerto assieme a tutte le altre regioni (ad eccezione di Veneto e Piemonte), si sta scatenando una polemica inutile e basata su elementi di confusione e di inaccettabile sottocultura neoleghista avvertibile nelle dichiarazioni di alcuni esponenti del territorio. Innanzitutto va chiarito che, se l’ emergenza campana oggi riesplode, come e peggio di due anni fa, ciò è dovuto alla sciatteria di un Governo nazionale che, a fronte delle insistite e patetiche propagande mediatiche, in sostanza non solo ha risolto un bel nulla ma ha addirittura aggravato i problemi di quel territorio. Il fatto di maggiore rilevanza politica è dunque che senza la, responsabilmente rinnovata, offerta di solidarietà delle Regioni italiane, quei territori che tutti i giorni le telecamere delle TV nazionali inquadrano, precipiterebbero in una drammatica emergenza sanitaria che potrebbe avere conseguenze devastanti per l’Italia intera.
"Prendiamo atto, dalla lettura dei quotidiani, che ancora una volta sono prevalsi gli interessi legati ai “giochi politico-elettorali” su quelli sacrosanti degli oltre 8.000 Lavoratori esternalizzati". Così comincia il comunitaco stampa dell'Unione Sindacale di Base in merito alla decisione del Governo di tagliare l'internalizzazione. "Pur riconoscendo la necessità di consentire l’accreditamento dei “famosi 500 milioni di euro” alla Puglia, collegata alla firma del Piano di rientro della spesa sanitaria, non possiamo tuttavia accettare che sia stato “imposto e subito il ricatto” governativo di bloccare il percorso di internalizzazione dei servizi nelle ASL di tutta la regione"
Ad un anno dalla tragica scomparsa di Sabino Falco e Antonio Paccione, i podisti baresi travolti da un’auto mentre attraversavano una strada periferica di Bari, l’a.s.d. “San Nicola Runners”, in collaborazione con la IV° Circoscrizione (Carbonara-Ceglie-Loseto), ha organizzato il 1° Memorial “SABINO FALCO - ANTONIO PACCIONE ". Il 5 Dicembre 2010 centinaia di corridori si riuniranno in Piazza Umberto I a Carbonara di Bari (raduno ore 08:00 - partenza ore 09:30), per dar vita alla gara podistica regionale su strada di circa 11 km. Alla manifestazione prenderanno parte gli atleti tesserati FIDAL Amatori M/F e Master M/F, in regola con l’affiliazione alla Fidal per l’anno 2010. Passi importanti per tener viva la memoria di due padri, due uomini, due amici in viaggio verso la loro gara più importante.
ROSETO VALFORTORE – “A questa nuova esperienza nell’Amministrazione comunale, come vicesindaco e assessore, dedicherò tutto il mio impegno e le mie energie per i prossimi cinque anni – dichiara Lucilla Parisi - poi non mi ricandiderò più né alla carica di primo cittadino né a quella di consigliere comunale”. In seguito alle polemiche sollevate da un giornale locale, Lucilla Parisi interviene per chiarire il quadro della situazione politico-amministrativa di Roseto Valfortore.
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ALBERONA – Per la prossima edizione del Presepe Vivente, Alberona farà prendere vita alla rappresentazione “La città di Betlemme”. La Natività sarà ambientata in una grotta naturale, nel cuore del borgo antico. Grazie al coinvolgimento di tutto il paese, oltre 100 tra volontari e figuranti metteranno in scena l’osteria, la bottega del fabbro, l’antica lavanderia, le arti e i mestieri di un tempo. “La città di Betlemme” aprirà i battenti a cittadini e visitatori il 24 dicembre, dalla mezzanotte, quando Gesù bambino assumerà le sembianze dell’ultimo bimbo battezzato residente ad Alberona con i suoi genitori nel ruolo di Maria e Giuseppe. L’iniziativa è organizzata dall’associazione culturale alberonese “Giovani nel tempo” in collaborazione con la parrocchia.
MILANO - Il destino del governo e il possibile cambiamento di maggioranza arroventano la polemica politica. «Noi sappiamo che» il Capo dello Stato ha le sue prerogative «ma ce ne freghiamo, cioè politicamente riteniamo che non possa accadere questo. Anche i partiti hanno le loro prerogative». Lo ha detto il coordinatore del Pdl Denis Verdini riferendosi all'ipotesi che, in caso di caduta del Governo, «il Capo dello Stato, nelle sue prerogative, possa pensare che per risolvere i problemi di questo Paese si mandi a casa chi ha vinto le elezioni, Berlusconi e Bossi, e si mandi al Governo chi le ha perse, Casini e Bersani».