Promuovere e diffondere l’esperienza della Regione nella gestione delle risorse e della tutela ambientale e rafforzare l’immagine della Puglia nel campo della generazione di energia da fonti rinnovabili. Sono questi, in sintesi, i principali obiettivi che la Regione Puglia intende raggiungere partecipando a “Eco Biz Expo 2010”, la decima edizione della Fiera del Levante in Albania, che si terrà a Tirana, presso il Palazzo dei Congressi, dal 29 aprile al 2 maggio. “Eco Biz Expo” è un salone ideato per promuovere opportunità di collaborazione e scambi commerciali tra Paesi del Mediterraneo, nel campo dell’ecologia, declinato nei comparti dell’edilizia sostenibile, delle energie rinnovabili, del ciclo di gestione dei rifiuti. Per la Regione Puglia, “Ecobiz Expo 2010” rappresenta anche una buona occasione internazionale per rafforzare e qualificare l’immagine del “Sistema Puglia” in relazione alla sua capacità di esprimere punte di eccellenza sia nei settori tradizionali del made in italy, sia nei settori più innovativi e per presentare e promuovere l’esperienza dei distretti produttivi regionali.
“In qualità di Consigliere Regionali di Parità esprimiamo grande soddisfazione per la composizione della Giunta del nuovo Governo del Presidente Vendola. “Oggi in Puglia possiamo dire di aver raggiunto la democrazia paritaria: 7 donne su 14 sono state nominate Assessore, con deleghe importanti che vanno dal Welfare (Politiche del Lavoro, e Politiche Sociali), all’Urbanistica, al Turismo, alla Ricerca, al Personale, allo Sviluppo, al Federalismo, deleghe che stanno a significare il riconoscimento di COMPETENZE forti.
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Due blindati delle forze dell'ordine all'esterno della Regione Lazio e alcuni agenti in tenuta antisommossa sul piazzale antistante la sede della giunta regionale. È uno scenario inedito quello che si sta verificando di fronte alla Regione Lazio, con una giunta, quella della Provincia di Frosinone, che sta contestando le scelte di un'altra amministrazione del suo stesso colore politico. Dopo l'intervento del coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso la maggior parte degli esponenti del Pdl del frusinate ha abbandonato il piazzale di fronte alla sede della giunta regionale.
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MARTINA FRANCA - Non si fanno attendere le reazioni della Politica cittadina alla manifestazione degli imprenditori di domani 29 Aprile. "Finalmente si è mossa la città". Vito Pastore, coordinatore Udc di Martina Franca, non si limita a riconoscere al sindaco martinese Franco Palazzo di avere "evitato, con la giunta tecnica, il vuoto amministrativo, mentre c'è un vuoto politico innegabile e che è responsabilità del centrodestra", ma con quel "finalmente" si rivolge alla città "che si accorge della crisi. Si accorge dell'immobilismo della politica". Se anche dalla segretaria del Pd, Nunzia Convertini, viene una "forte condivisione" per l'iniziativa di "cittadini stanchi, imprenditori, commercianti, uomini e donne stanchi dello stato melmoso in cui stiamo precipitando", Pastore interviene alla vigilia della manifestazione in programma domani mattina, indetta da imprenditori, per manifestare contro il sostanziale blocco (essi affermano) dell'attività imprenditoriale.
Il diffondersi in Europa e in Italia di nuove forme di governance urbana e territoriale attraverso gli strumenti della pianifi cazione strategica (si vedano, ad esempio, i casi di Barcellona, Lille, Bilbao, Torino, Firenze) dimostrano una tendenza alla riconfi gurazione dello spazio urbano come il luogo privilegiato dell’incontro tra le reti lunghe del confronto nazionale e internazionale e le dinamiche plurali che connotano le società locali. All’interno dei processi di integrazione e di consolidamento della cittadinanza europea emerge uno scenario di rinnovamento del ruolo delle Città e delle Aree Metropolitane. I piani strategici agiscono infatti attraverso la costruzione ampia di un impegno collettivo che incorpora la molteplicità dei centri decisionali a partire dal basso e la fa convergere su una visione socio-politica della città e del suo territorio proiettata in un futuro, anche lontano, ma realizzabile sulla base di partenariati, di risorse, di tempi individuati.
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Nel Lazio la maggioranza che sostiene il neopresidente Renata Polverini rischia grosso. L'Udc resta fuori dalla Giunta (almeno per ora) e il 10 maggio, quando si terrà il primo Consiglio regionale, potrebbe esserci il «ribaltone». Sì, perché la matematica non è un'opinione: la coalizione della Polverini senza l'Udc ha 38 seggi, escluso il governatore (18 tra listino e Pdl, altri 18 lista civica e 2 La Destra). Gli altri (centrosinistra e Udc) arrivano a 35. Soltanto tre voti di differenza. Ma non è tutto. Il consigliere Pascucci, eletto nella formazione della Polverini, uscirà dalla Civica per creare il gruppo Mpa. Dunque 37 voti contro 36. Basterebbe la defezione di qualcuno o un franco tiratore per eleggere alla poltrona più alta della Pisana anziché Mario Abruzzese (Forza Italia), Bruno Astorre (area cattolica del Pd), candidato dell'opposizione. È qualcosa di più di uno scenario: l'intesa con l'Udc è lontana.