I danni conseguenti alla caduta all’interno di un ospedale pubblico devono essere risarciti dall’Azienda Unità sanitaria locale di competenza, in quanto sulla stessa gravano gli obblighi del custode. Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” segnala con soddisfazione il principio espresso dalla sentenza del Tribunale di Lecce, giudice dott. Giannaccari n. 1691/10 che ha condannato L’Azienda Unità sanitaria locale nella qualità di custode dell’Ospedale “Vito Fazzi” estendendo la responsabilità da cose in custodia anche nel caso in cui l’ospedale abbia una notevole estensione.
Cinquantotto furono i morti innocenti del tragico crollo in Via Canosa a Barletta del 16 settembre 1959: donne, uomini, anziani, bambini, operai, impiegati, famiglie intere, tutti travolti in quel funesto episodio del secondo Novecento italiano dove malaffare, speculazione e avidità di guadagno furono le cause di una sciagura che ha dolorosamente segnato il tessuto urbanistico della città. Un anno fa, nel cinquantesimo anniversario del crollo rievocato sotto l’egida del Quirinale con una serie di attività storico-scientifiche e di forte impatto popolare, un convegno di studi e lo scoprimento del cippo commemorativo nell’area verde in Via dei Pini, Barletta si è interrogata su quella tragedia italiana e sull’aver assistito, negli anni successivi, alla graduale ma inesorabile cancellazione di un luogo della memoria così tanto luttuoso proprio perché così tanto colpevolizzante di un certo modo d’intendere l’edilizia di azzardo: quel luogo dove il presidente della Repubblica Giovanni Gronchi, accorso a seguito delle notizie rilanciate in tutto il Paese dalle prime pagine di tutti i quotidiani nazionali, si sentì gridare in faccia dalla gente “Vogliamo giustizia per i nostri morti!”.
Leggi tutto: BARLETTA GIOVEDI' 16 SETTEMBRE: CROLLO DI VIA CANOSA CINQUANTUNO ANNI DOPO.
Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” ritiene opportuno segnalare la sentenza n° 17400 del Tar della Campania depositata ieri che, accogliendo il ricorso di un automobilista napoletano contro la revisione della patente per esaurimento dei punti ha sancito che “La comunicazione cumulativa di più decurtazioni dei punti della patente relative a diverse violazioni nel tempo è illegittima, anche perché lede il diritto dell’automobilista di poter usufruire dei corsi per il recupero del punteggio tolto”.
Leggi tutto: Illegittima la decurtazione cumulativa dei punti della patente
Giovanni D’Agata componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di IDV e fondatore dello “Sportello Dei Diritti” ritiene opportuno segnalare la sentenza relativa alla causa iscritta nel registro degli affari contenziosi con il n. 1462/2006 della Corte d’Appello di Roma in materia di diritti delle casalinghe e comunque di tutti quei soggetti che si occupano di lavori domestici. Con il principio di seguito sinteticamente espresso sulla base della decisione della corte di merito, infatti, anche le casalinghe hanno diritto al risarcimento del cosiddetto “danno patrimoniale” se in conseguenza di un incidente abbiano subito un’invalidità permanente tale da costringerle ad assumere o a ricorrere all’assistenza di una colf.
Leggi tutto: Anche le casalinghe hanno diritto al risarcimento del cosiddetto “danno patrimoniale”