''Anche se la realtà può non piacere al candidato Palese, la Puglia è l’unica regione del Sud, assieme alla Basilicata, a non essere stata commissariata in materia di sanità. Cosa che è invece accaduta per opera dal governo nazionale a tutte le grandi regioni del Centro e del Meridione d’Italia e di ogni colore politico”. E’ quanto afferma l’assessore regionale pugliese al bilancio, Michele Pelillo, in replica a dichiarazioni del candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Rocco Palese. Per Pelillo, “la Regione guidata da Nichi Vendola è la sola ad aver dimostrato di aver i conti in ordine”. “Questo - aggiunge – nonostante la poca indulgenza del governo Berlusconi, che come Palese certamente saprà non è stato e non è tuttora particolarmente vicino alla giunta Vendola”.
Dopo la mancata riforma della legge elettorale decisa dal Consiglio regionale e la conferma che il 28 e 29 marzo si voterà con la soglia di sbarramento del 4 per cento, candidati presidenti e dirigenti dei partiti si sono messi al lavoro per preparare le liste che, secondo le previsioni di oggi, dovrebbero essere dodici: 5 per Vendola, 4 per Palese, 2 per la Poli Bortone e i per il candidato della sinistra alternativa Michele Rizzi. Ecco i nomi, molti ormai certi alcuni ancora in bilico, che circolano nelle province di Brindisi, Lecce e Taranto.
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Avendo sostenuto Nichi Vendola alle primarie per la scelta del candidato Presidente del centrosinistra alla Regione Puglia, coerentemente siamo impegnati per la sua rielezione al fine di non spegnere le speranze dei pugliesi confortate da cinque anni di buon governo regionale. Con Vendola sosteniamo uno dei collaboratori a lui più vicini: L'assessore regionale alla trasparenza e cittadinanza attiva GUGLIELMO MINERVINI, per almeno tre buoni motivi:
Posto d’onore per la ceramica della città d’arte di Grottaglie che sarà ospitata negli spazi espositivi del padiglione n. 5 della Regione Puglia nel polo fieristico di Rho-Pero a Milano in occasione del 30esima edizione della borsa internazionale del turismo. Un operazione realizzata dall’assessorato al turismo della città delle ceramiche di concerto con l’assessorato al turismo della Regione Puglia; l’accordo si è concretizzato alla fine dello scorso Gennaio tra l’assessore Magda Terrevoli e l’assessore Vito Nicola Cavallo, che dichiara “devo ringraziare l’assessore Terrevoli per l’attenzione che ha avuto per la nostra ceramica che apprezza e riconosce quale arte rappresentativa della cultura pugliese, tale da riservare un posto di particolare pregio nello stand della Regione Puglia”.
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Deflagra lo scandalo della Protezione civile e Silvio Berlusconi urla ai magistrati "Vergognatevi!" e, in fretta, corre a nascondersi per sette giorni tra le quinte. Si defila. Sta alla larga, muto come un pesce. Ben protetto, attende gli eventi e ora che il fondo "gelatinoso" - familistico, combriccolare, spregiudicato, avidissimo - è in piena luce, il premier avverte il pericolo, come un fiato caldo sul collo. Può scoppiargli tra le mani, quest'affare. Prova a uscire dall'angolo. Rinuncia a trasformare in un soggetto di diritto privato, in una società per azioni, le "funzioni strumentali" della Protezione civile. Abbandona la pretesa di garantire l'impunità amministrativa a chi la governa. Accantona l'idea di imporre al Parlamento un altro voto di fiducia.
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“La Provincia di Foggia è governata da una minoranza elettorale, arrogante e raffazzonata, ed è rappresentata da un presidente che si è piegato ai diktat politici di partiti marginali e consiglieri in cerca di poltrone”. E’ il commento di Paolo Campo, segretario provinciale del PD, alla notizia dell’avvenuta revoca delle deleghe assessorili ai rappresentanti dell’UdC in seno alla Giunta provinciale. L’affermazione di Campo fa riferimento ai risultati elettorali del 2008. Al primo turno, la coalizione rappresentata da Antonio Pepe ottenne il 37,4%, mentre il centrosinistra raggiunse il 42,8%. Senza l’accordo con l’UdC al ballottaggio “il PdL e tutti quei partitini e liste fai da te che lo attorniano avrebbero ampiamente perso le elezioni e sarebbero minoranza – sottolinea Campo – Esattamente ciò che sono oggi pur volendo aggiungere i voti de La Destra, rappresentata in Consiglio solo grazie all’apparentamento”.
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