Certo ci vuole del coraggio a criticare uno degli ambiti in cui la Puglia cresce maggiormente. Ci vuole una notevole dose di coraggio e non poca sfrontatezza dato che la Puglia oggi, grazie agli investimenti fatti sulla cultura, sull’economia della conoscenza, sforna talenti apprezzati in tutto il panorama nazionale ed è ormai sotto i riflettori di tutta l’Europa. Ci vuole coraggio a non riconoscere il rifiorire del panorama culturale pugliese che attrae turisti. Come credono sia possibile l’incremento costante dei flussi turistici? Come credono sia possibile la destagionalizzazione dei flussi turistici? La Puglia non vive solo d’estate e non vive solo di mare e di bellezze paesistiche.
I verbali smentiscono Gianni Letta: chi rideva del terremoto, all'Aquila ha fatto affari. Altro che "non hanno mai messo piede a l'Aquila" e "non hanno avuto né avranno un euro di lavori", come aveva assicurato nei giorni scorsi il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. A smascherare gli imprenditori che come avvoltoi - a cadaveri ancora caldi - si sono avventati sulla ricostruzione post-terremoto, ci sono ora le intercettazioni. Sono gli stessi costruttori al centro dell'inchiesta fiorentina su appalti e favori per il G8. Quelli che già dal pomeriggio del 6 aprile - il giorno del sisma costato la vita a 300 persone - si attivavano per mettere le mani sull'affare dove "adesso ci fanno carne di porco...". Uno scenario che emerge dal rapporto dei carabinieri del Ros (oltre 20 mila pagine) allegato all'ordinanza di arresto di Angelo Balducci, Diego Anemone, Mauro Della Giovampaola e Fabio De Santis.
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Le energie erano in fermento da tempo. Diversi giovani biscegliesi avevano già cuore e cervello pronti a carburare per la giusta causa. Ci voleva il catalizzatore di queste energie. E c’è stato… È appena nata a La Fabbrica di Nichi a Bisceglie, laboratorio di un nuovo modo di concepire la Politica, uno spazio diverso, attivo e creativo. La Fabbrica di Nichi non è un semplice comitato elettorale. Volontari di tutta la Puglia attivano un processo di rete e partecipazione: idee, proposte, informazioni e contenuti di ogni genere nascono e si diffondono vorticosamente per tutta la regione, attraverso il web e le azioni sul territorio. Così, attraverso questo luogo fisico e virtuale, raccontiamo a tutti cosa è stato fatto e perché è importante rieleggere Nichi Vendola alle prossime elezioni regionali.
Revoca assessori provinciali : Pepe trattiene le deleghe Il presidente della Provincia di Foggia, Antonio Pepe, ha firmato i decreti di revoca delle deleghe assegnate agli assessori espressione dell'Unione di Centro all'interno della Giunta provinciale. La decisione scaturisce a seguito delle indicazioni formulate dai coordinatori regionali del Popolo della Libertà in relazione al mutato quadro politico della Puglia. «Prendo atto delle risultanze politiche emerse al termine della riflessione sviluppatasi su scala regionale - commenta il presidente della Provincia .
Una reazione dura quella del parlamentare dell’Unione di centro, Angelo Cera, all’ennesimo tentativo di mettere fuori dall’Amministrazione provinciale di Foggia i due assessori in quota Udc, e cioè Vito Guerrera (lavori pubblici) e Nicola Vascello (turismo, sport e trasporti). «A Palazzo Dogana è in arrivo una calata di straccioni della politica che sperano di mettere le mani sui due assessori dell’Unione di Centro, tenuti legittimamente perché frutto di un accordo elettorale, di un programma condiviso e di una vittoria che ha consentito a questo centrodestra e al Pdl in particolare di poter vincere le elezioni a Palazzo Dogana, cosa che non era mai accaduta in passato», afferma il parlamentare dell’Udc che mette sotto’accusa il mercato delle intese che coinvolgono l’Amministrazione provinciale da un lato, per via dei due assessorati che si renderebbero liberi nell’eventualità di una revoca degli incarichi a quelli dell’Unione di centro, e le elezioni regionali dall’altro.