CELENZA VALFORTORE – Sabato 18 e domenica 19 settembre, gli otto comuni dei Monti Dauni protagonisti del Piano Integrato di Sviluppo Territoriale “Parco della Salute” ospitano il primo convegno annuale delle “Città socialmente responsabili”. Sabato 18 settembre, alle ore 10, i due giorni di convegno saranno aperti a Pietramontecorvino, nel Palazzo Ducale, dalla discussione su “Il Mezzogiorno tra presente e futuro in Italia e in Europa”: sarà Lino Patruno, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, a presentare il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella e il suo libro “Domani a Mezzogiorno”. Seguiranno gli interventi di Saverio Lamarucciola (sindaco di Pietramontecorvino), del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del presidente Svimez Adriano Giannola. Ospite d’onore della giornata il consigliere dell’Ambasciata di Costa Rica, Olger Adonai Arias Sànchez. Domenica 19 settembre, nel Monastero di San Nicola a Celenza Valfortore, la seconda giornata del convegno sarà incentrata sul tema “La costruzione di un territorio responsabile”.

Torna Start up, il bando che permette di cambiare vita ai giovani, alle donne, ai disoccupati, ai lavoratori in procinto di perdere il posto, ai cassaintegrati, ai ragazzi di “Bollenti Spiriti”, a tutti quegli individui confinati nel limbo dell’instabilità o dell’indecisione, che hanno la volontà di reagire mettendosi in proprio con una piccola impresa. L’Avviso, che mette a disposizione 43milioni in tutto (16 per la prima fase, 27 per questa), sarà riaperto il 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio. Chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell’attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l’incremento del personale, le spese di gestione.
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Telerama, da grancassa amplificata dei ceti di potere al tentativo di divenire “soggetto politico”. Proprio ora che la Puglia comincia a pensarsi sistema.Un sogno malato, è questo il sogno della “Regione Salento” imposto più che proposto al dibattito pubblico dalla tv salentina Telerama. Al direttore della piccola ammiraglia dell’etere leccese, si unisce un parterre di imprenditori, neuropsichiatri, costituzionalisti, anche giornalisti. Questi promoters vogliono esser presi sul serio, affermano che il loro sogno di autonomia dalla Regione Puglia è realizzabile e che il mitico Grande Salento onnicomprensivo delle tre province Lecce-Brindisi-Taranto (guarda caso il comprensorio del collegio elettorale nel vecchio sistema politico che ha espresso i potentati locali all’epoca della Prima Repubblica) può assurgere a undicesima Regione italiana.
Al via la valutazione di 2.231 progetti di giovani pugliesi che hanno partecipato al nuovo bando regionale di Principi Attivi. Conclusa la prima fase relativa all'accertamento dei requisiti formali dei concorrenti, la commissione composta da 12 esperti indicati dall'ARTI comincerà ad analizzare nel merito le proposte pervenute dalle sei province.
A Principi Attivi 2010 hanno preso parte 5.721 giovani pugliesi, 3.005 ragazze e 2.668 ragazzi tra i 18 e i 32 anni, con un incremento del 36,5% rispetto all'edizione 2008: sono infatti oltre millecinquecento i partecipanti in più.
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Buone notizie per le famiglie dei lavoratori vittime di infortuni. Nel caso di gravi incidenti sul lavoro, il risarcimento spetta non solo al lavoratore ma anche all'intera famiglia. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione decretando che danni di questo genere determinano uno "sconvolgimento delle abitudini di vita" che incide anche in ambito familiare. Una decisione importante, secondo il componente del Dipartimento Tematico “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori, Giovanni D’AGATA, la recente sentenza della Terza sezione civile (sentenza n.19517/2010) che restituisce dignità alle famiglie confermando una condanna ad un risarcimento danni di complessivi 120.000 euro (per danni non patrimoniali) in favore della moglie e di due figlie di un dipendente Telecom infortunato che aveva riportato una invalidità dell'80%.
BARI - Il presidente della prima commissione consiliare della Regione Puglia, Arcangelo Sannicandro (Sel), ha ricevuto una lettera di «minacce di stampo camorristico». Lo rende noto il capogruppo di Sel alla Regione Puglia, Michele Losappio, secondo il quale la responsabilità di Sannicandro «è quella di aver difeso il processo di internalizzazione del personale delle cosiddette cooperative della Capitanata contribuendo a dare dignità e futuro a 800 lavoratori».
L'ALLARME - «La minaccia - secondo Losappio - non va sottovalutata: segue infatti altre due lettere simili ricevute dal manager di Sanità service, Antonio De Biase, facente parte della società in house costituita dalla Asl per l'internalizzazione del personale». «E, soprattutto - afferma Losappio - non va sottovalutata perchè contiene particolari sulla vita e sulle abitudini del consigliere che non sono di dominio pubblico». E' perciò quanto mai opportuno «che i tutori dell'ordine, cui il consigliere si e' rivolto per la conseguente denuncia, seguano con il massimo scrupolo ogni ipotesi investigativa senza sottovalutare quanto accaduto». «Da parte nostra - conclude Losappio - ribadiamo a Sannicandro il nostro sostegno e l'impegno per la comune battaglia politica confidando sulla solidarieta' di tutto il Consiglio regionale pugliese».
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