È consultabile online, sul portale ufficiale dell’Assessorato allo Sviluppo economico www.sistema.puglia.it, la graduatoria dei primi 16 certificatori energetici della Regione Puglia, il cui compito è quello di certificare l’efficienza energetica degli edifici, come previsto dal Regolamento regionale n. 10/2010 entrato in vigore tre settimane fa. I primi certificatori selezionati in Puglia sono dodici uomini e quattro donne, con un’età compresa tra i 30 ai 62 anni. Si tratta soprattutto di ingegneri, ma anche di architetti e geometri, le cui province di provenienza sono Bari, Bat, Foggia e Taranto. La procedura seguita per candidarsi, esclusivamente telematica, ha previsto la compilazione della domanda attraverso il portale www.sistema.puglia.it e il suo invio attraverso la posta elettronica certificata (pec).
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Sarà presentato mercoledì 5 maggio a ‘SolarExpo’, l’evento internazionale dedicato alle energie rinnovabili in programma a Verona fino al 7 maggio, il Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico ‘galleggiante’ modulato, di prossima realizzazione ad Avetrana in provincia di Taranto. A presentare il progetto è Enerdaiet s.r.l., azienda di Cisternino, specializzata nel settore degli impianti fotovoltaici che già nel 2008 a Solarolo (RA) ha realizzato in forma sperimentale un impianto fotovoltaico offshore da circa 20 KWP, primo di questo tipo in Europa, di cui si detiene il brevetto esclusivo. Il nuovo sistema integrato, denominato Progetto Loto - ricollegandosi al galleggiamento delle piante acquatiche, ninfee e fiori di loto -, è indicato per l’installazione presso bacini d’acqua o mare aperto dove vi è fabbisogno di energia (aziende agricole, piattaforme petrolifere, ecc.) poiché presenta un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio alle coltivazioni e riduce l’evaporazione dei bacini
Domani, martedì 4 maggio, alle ore 10.30, presso la sede della Protezione Civile della Puglia, sita in viale Enzo Ferrari, presso la dismessa aerostazione civile di Bari – Palese, sarà ufficializzato, nel corso di una conferenza stampa, l’insediamento dell’assessore regionale alle Opere Pubbliche Fabiano Amati alla guida della Protezione Civile. Leggi tutto: Amati presenta in confstampa il suo insediamento alla Protezione Civile
La paura della marea nera arriva in Puglia, dove ha suscitato allarme tra le popolazioni locali e le associazioni ambientaliste il permesso ottenuto dalla compagnia Shell Italia, il 30 aprile scorso, dal ministero dello Sviluppo economico, di ricerca petrolifera offshore nel Golfo di Taranto che si allarga nel mar Jonico. Si paventa il rischio ambientale ma anche la mortificazione della vocazione turistica dell'area. Oltre al Golfo di Taranto, nell'interesse delle compagnie petrolifere anche i fondali al largo delle isole Tremiti (Foggia) e della costa di Monopoli (Bari). Proprio per le Tremiti, solo alcuni giorni fa c'è stata una mobilitazione contro il progetto presentato dalla società irlandese Petroceltic Elsa per ricerche di idrocarburi e trivellazioni nei fondali del Gargano, a pochi chilometri dall' Arcipelago dell'area marina protetta.
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I
l federalismo non è che “una truffa” ai danni del Meridione con cui “si giustifica lo spostamento di soldi al Nord fondandosi esclusivamente sull’argomento che il Sud è sprecone. In questa maniera ogni giorno viene praticato uno scippo nei nostri confronti”. Lo ha affermato in una intervista al Riformista il Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, che attacca il federalismo e invita le Regioni del Sud a unirsi nella fase dei decreti attuativi.
“Mentre il Nord e’ diventato una lobby potente – afferma Vendola – il Sud si presenta a ranghi sparsi all’appuntamento fondamentale che è quello dei decreti delegati per la concreta applicazione del federalismo. E’ su questo – sottolinea – che dobbiamo lavorare”.
Nessuna ”rivolta sudista”, spiega il Presidente della Puglia, ”non serve il sudismo del Sud. Noi dobbiamo essere i critici più implacabili di noi stessi”. Ciò che serve, prosegue, è “un programma condiviso da tutte le forze politiche, imprenditoriali e del mondo della cultura, per far capire alle lobby nordest che il sud non e’ sprecone”.
TARANTO - Shell Italia ha ottenuto dall’Ufficio Nazionale Minerario Idrocarburi Geotermia del Ministero dello Sviluppo Economico l’accettazione di due istanze di permesso di ricerca offshore nel Golfo di Taranto, presentate lo scorso novembre. E’ quanto si legge in una nota diffusa in tarda mattinata dall’Agenzia Asca. Ad annunciarlo è stata la società precisando che di tratta dei blocchi ‘’d73F.R.-SH’’ (Mare Jonio, zona F) e ‘’d74F.R.-SH’’ (Mare Jonio, zona D e F), che coprono un’area di 1356 km quadrati. Shell “confida di poter eseguire presto una campagna di acquisizione sismica dei dati; i dati raccolti con l’attività sismica saranno la base per valutare ogni decisone su eventuali pozzi esplorativi”.
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