Il 21 novembre esce ufficialmente “Susco”, il nuovo album del chitarrista e compositore Marcello Zappatore. Prodotto dall’etichetta Workin' Label, per la distribuzione di I.R.D., l’album contiene dodici brani originali da lui composti e arrangiati.
Dopo “La ciliegina sulla porta” (2009) e “Propolino” (2015), “Susco” è il suo terzo disco solista, il quarto a voler includere anche la sua colonna sonora del film “W Zappatore” (vincitore del Brooklyn Film Festival, a New York), di cui è stato anche attore protagonista.
“Susco” (italianizzazione di susc, termine dialettale ostunese che vuol dire diffidente) è un piccolo pesce arancione che vive in un mondo di verdi scacchi, popolato da creature dal nome di cinque lettere, fra cui il cane “Poldo”, il bimbo “Opimo” e la “Volpe a stella”. Si tratta di un lavoro di musica totalmente strumentale, che rifugge qualsiasi forma di elettronica e artificio per favorire un approccio molto più diretto e più tradizionale che valorizzi - tramite la scrittura, il contrappunto e gli spazi lasciati all'improvvisazione - un organico di eccelsi musicisti salentini, alle prese con una fusione di svariate atmosfere musicali. Rock, progressive e musica classica si mescolano fra le tracce, con la chitarra di Marcello che si muove, in mezzo agli strumenti, in modo armonico e pulito, lasciando spazio alle varie personalità degli artisti e prendendo, dove è opportuno, le redini di ritmo e melodia, grazie alle sue eccellenti doti stilistiche e tecniche (tra l’altro, è endorser di diversi marchi musicali). Un approccio in alcuni casi operistico, con le leve della sperimentazione che tessono la trama del disco, arrivando ad abbracciare art rock e fusion in un crescendo di tensione espressiva.
L’uscita del disco è accompagnata da tre videoclip. Il primo, “Noce di coccole”, online dal 6 novembre (http://bit.ly/nocedicoccole), è un cortometraggio di Giovanni De Santis e Marcello Zappatore che mostra, su un palcoscenico, l’intero ensemble che ha suonato nel disco, con un gufo violinista e un musicista ritardatario che sconvolgerà i piani delle prove. Il secondo, “Poldo”, disponibile dal 21 novembre, contestualmente all’uscita del disco, è un video di animazione realizzato da FD-Light-Project che ha come protagonisti un bimbo e il suo cane (Poldo, appunto) alle prese con incredibili e fantasiose avventure, tra porte dimensionali e creature fuori dal comune. Il terzo, “Opimo”, in uscita a dicembre, è ambientato nel Club 2001 di Sava; i musicisti sono avvolti da un gruppo di ballerine, appese a degli elastici da bungee jumping, mentre si esibiscono in una particolare coreografia. Il video è stato girato da Davide Restino e montato da Marcello Zappatore.
Presentazione ufficiale domenica 24 novembre, al Teatro Comunale di Novoli, con la formazione completa, insieme a Ovidio Venturoso e Dario Congedo (batteria), Emanuele Coluccia (sax), Fabio Zurlo (fisarmonica), Gianpaolo Saracino (violino), Claudia Fiore (violoncello), Gianluca Milanese (flauti) e Andrea Esperti (basso).
"Let It All Burn" è il nuovo brano della band americana Love Ghost ed é stato prodotto da Danny Sabre (Rolling Stones, U2, Marilyn Manson, David Bowie). Il video di "Let It All Burn" è stato girato in una fonderia di ferro funzionante a South Gate, in California. Le temperature del ferro fuso hanno superato i 2500 gradi.
Il video musicale è stato diretto da Dean Karr. Karr ha diretto "Sweet Dreams" di Marilyn Manson. Il video risultante ha attirato un'immediata e vasta attenzione commerciale e ha spinto sia Manson che Karr in prima linea nel mondo del visual rock. A Karr fu immediatamente richiesto di lavorare con altri grandi artisti. I suoi rivoluzionari video musicali sono stati visti da milioni di persone, inizialmente su MTV e poi virali sul web. Tra gli artisti con cui ha lavorato ci sono: Evanescence, Lisa Marie Presley, The Dave Matthews Band, X-Japan, Stevie Nicks, Willie Nelson, Velvet Revolver, Damian Marley, Ozzy Osbourne, Cypress Hill, Tommy Lee, Everlast, Dr. Dre , Queens of the Stone Age, Godsmack e Iron Maiden. Hanno ricevuto importanti premi MTV, Billboard e MVPA. Karr ha vinto come "Video dell'anno" e "Miglior video rock" ai recenti MUCH Music Awards. http://www.deankarr.com/music-
Link al video di "Let It All Burn": https://www.youtube.com/watch?
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Conoscere la storia, toccarla con mano e diventare cittadini consapevoli, forti delle proprie radici. Da tutelare e valorizzare. Torna anche quest’anno il progetto della Cooperativa Polisviluppo dedicato agli studenti di Taranto e provincia che saranno coinvolti nei laboratori di archeologia sperimentale “Vivi la Storia” e nei viaggi di istruzione tra aree naturalistiche, castelli, musei e centri storici con “Esplorarte”. Una proposta didattica che abbraccia archeologia, arte e natura e che si rinnova, forte del consenso ottenuto tra ragazzi, docenti e dirigenti. Solo lo scorso anno, coinvolti più di 12mila alunni.
E, anche in questo anno scolastico 2019-2020, archeologi professionisti, conservatori, storici e guide turistiche abilitate presso la Regione Puglia tornano in classe per questa iniziativa che mette insieme pratica e teoria e in cui non mancheranno le novità. Finalità imparare divertendosi, con storie, gite, operazioni manuali e nozioni di facile comprensione. Già tantissime le prenotazioni.
«In questo periodo- fanno sapere gli ideatori- siamo impegnati nella programmazione in svariati istituti di Taranto e provincia che ci stanno invitando ad esporre al corpo docente, o direttamente nelle aule, i nostri progetti formativi, al fine di approfondire i contenuti e potere creare delle attività su misura».
Di certo non una novità, considerando che la Cooperativa è un’eccellenza sul territorio, peraltro impegnata dal 2005 proprio nel settore della didattica laboratoriale, con la precisa volontà di sensibilizzare sulle tematiche della storia, dell’archeologia e della conservazione del nostro patrimonio culturale. Nello specifico, i laboratori sono rivolti alle scuola primarie e secondarie di I grado e si terranno sia in aula che fuori dai banchi. Alcune attività si svolgeranno nel Castello Muscettola di Leporano, grazie alla disponibilità della locale amministrazione comunale, con la quale è stata avviata da tempo una proficua collaborazione.
Ma non è tutto: previste gite scolastiche Puglia, Basilicata e Campania – destinate anche a scuole medie e superiori- alla scoperta di luoghi di straordinaria bellezza, in cui non mancheranno esperienze ludico- culturali. A cominciare da Taranto, con percorsi tra ipogei, borgo antico, museo MArTA, castello Aragonese, Palazzo Pantaleo e museo Etnografico o escursioni in barca a vela. E poi Grottaglie con le sue ceramiche, Laterza e le gravine, Pulsano con il museo e il convento, Statte con il dolmen di Leucaspide, ma anche Lecce, Otranto, Matera, Egnazia, Pompei e molto altro.
«Abbiamo immaginato dei percorsi su misura dei più piccoli- spiegano- nella consapevolezza che, soltanto conoscendo la ricchezza di questo territorio, lo si può rispettare e promuovere come merita. Per lavoro, siamo abituati ad interagire con i turisti, che restano affascinati dalle bellezze che possediamo. E i nostri giovani non devono essere da meno. Da qui la volontà di coinvolgere il mondo della scuola, quale istituzione formativa primaria».
Per info e prenotazioni: 349.2878612 o
Nuovo appuntamento domenica 17 novembre, alle 20.30, presso Icaro Space, in via Finlandia, 11 a Lecce, con il Jukebox Letterario, a cura dell’attore Simone Franco.
Dopo il successo dei primi appuntamenti, ritorna la performance artistica originale proposta dall’associazione A.p.s. Ergane.
Durante l’evento il pubblico sceglie un testo letterario che Simone Franco interpreta secondo le flessioni emotive e ambientali del momento. Una performance che vive di improvvisazione programmata e che si nutre dell’interscambio tra artista e spettatori. Sono proprio questi ultimi, infatti, a suggerire all’attore le basi musicali più adatte ad accompagnare i diversi episodi performativi. Il Jukebox letterario è un’occasione unica, capace di rigenerarsi e di mutare di volta in volta. Ogni spettatore, quindi, può utilizzare un proprio “gettone simbolico” e decidere quale testo ascoltare e con quale accompagnamento sonoro.
La collaborazione tra l’artista e lo staff di Ergane ha introdotto un’ulteriore novità nello spettacolo: è la possibilità, per scrittori professionisti ed emergenti, di proporre un loro testo, sia inedito che già pubblicato, frutto del loro talento letterario. Un’opportunità utile e allo stesso tempo divertente per gli autori di far conoscere i propri scritti a un pubblico nuovo, in una maniera alternativa, tra musica e letteratura, in piena atmosfera di condivisione.
Il Jukebox Letterario è un progetto di promozione della lettura che è stato presentato con successo in numerose scuole primarie e secondarie, Centri Diurni, Centri di detenzione, biblioteche, librerie, attività commerciali, pub, piste ciclabili, ospedali, piazze e teatri, superando le trecento repliche. L’idea nasce dall’ingegno di Simone Franco, regista, attore, performer eclettico e originale di formazione anti-accademica, uno dei più significativi esponenti del Teatro di Ricerca sul nostro territorio. I suoi ultimi lavori sono performance all'insegna di un nuovo modo di far dialogare la poesia con la musica, in una ricerca formale e sostanziale che trova nel Jukebox letterario la sua formulazione più riuscita. Simone Franco, con i suoi lavori scultorei e performativi, è stato ospitato ovunque e ha portato la sua arte in giro per l'Europa e il mondo.
Chi volesse proporre un proprio scritto può inviare il testo via mail all’indirizzo
La serata prevede un rimborso associativo di 10 euro, comprensivo di perfomance e calice di vino o di altra bevanda.
Per info e prenotazioni:
Tel: 327-6956111
“Trust” è l’album d’esordio di Emmeffe, questo il nome del nuovo progetto elettronico di Marco Fantin, musicista attivo da anni sui palchi della scena rock milanese. Nove tracce inedite per 38 minuti di musica strumentale che vogliono portare al pubblico una parte del suo nuovo mondo musicale.
L’artista ci presenta “Trust” con le seguenti parole:
“I suoni mi attraversano, arrivano da fuori, dai tetti che vedo dalla mia finestra, rimbalzano su di me e diventano musica. Sono a mia volta uno strumento musicale, un recettore di melodie e note. La notte, nel mio studio, è nato questo album che imprigiona e sprigiona emozioni e lo fa in modo schietto e diretto come sono io”.
Il titolo dell’album allude ad un patto di fiducia tra uomo e natura. L’artista ci dice anche che: “Così come mi accorgevo che mentre i brani crescevano le soluzioni arrivavano e mi venivano suggerite dalla musica stessa, allo stesso modo dovremmo prendere consapevolezza del fatto che molto spesso è la natura a suggerire le soluzioni ai nostri problemi. Lo ha sempre fatto e sempre lo farà. In questo periodo in cui i problemi climatici e del pianeta iniziano ad arrivare all’attenzione di tutti, dobbiamo anche imparare a fidarci della natura in cui viviamo poiché ne siamo parte. Per questo la copertina dell’album rappresenta questo indissolubile legame, siamo connessi, non possiamo vivere separati. La musica di “Trust”, attraverso la descrizione di paesaggi sonori, suggestioni ed emozioni, vuole trasmettere proprio questo messaggio”.
L’album “Trust” è disponibile in tutti i music store digitali.
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Venerdì 25 ottobre 2019, alle ore 18.00 presso la suggestiva cornice della Basilica Cattedrale in Città Vecchia a Taranto, avrà luogo il singolare seminario tenuto dal prof. Francesco Abbate, dedicato interamente al Cappellone di San Cataldo.
L'interessante evento, organizzato e promosso dall'associazione nostrana “ Fucina 900 ”, in collaborazione con la Basilica Cattedrale di San Cataldo , rappresenta un'occasione unica per riscoprire uno dei tesori più coinvolgenti del patrimonio storico-culturale del territorio tarantino. Massimo esperto di tale seminario sarà, dunque, Francesco Abbate, presidente del Centro Studi “Giovanni Previtali”, a lungo docente presso l'Università di Napoli “ L'Orientale ” e l'Università di Lecce. Allievo di Roberto Longhi e autore di svariati testi di storia dell'arte, tra i suoi scritti, è annoverata l'opera libraria “Storia dell'arte nell'Italia meridionale ”edita in 5 volumi da Donzelli Editore, scritta tra il 1997 e il 2009.
A relazionare, guidando la riscoperta delle pregevoli opere d'arte, presenti nel sacro tempio, uno storico dell'arte oggi considerato tra i massimi esperti d'arte nel Mezzogiorno d'Italia. Con lo studioso, si ripercorreranno le tappe salienti dello sviluppo dell'arte napoletana sia a livello pittorico che, scultoreo collocando il tutto all'interno del suo tempo. L'incipit del seminario in programmazione sarà avviato dai saluti di Mons. Emanuele Ferro, parroco del Duomo di San Cataldo.Promotrice di tale evento è, dunque, l'associazione Fucina 900 nata nel novembre 2017 su iniziativa di due dottori di ricerca tarantini, Stefania Castellana (storica dell'arte) e Salvatore Romeo (storico dell'economia), con l'intento di promuovere e divulgare la storia, intesa come ampio contenitore includente tutte le sue ramificazioni quali la storia dell'arte, dell'architettura e, in generale, della cultura, del pensiero, delle tradizioni , economia e del diritto.
Basilica Cattedrale di San Cataldo, interno - ph. Mino Lo Re
Maggiore attenzione con un focus sulla storia contemporanea, quale valore identitario al fine di fornire al cittadino un nuovo strumento di crescita culturale. Per perseguire tali finalità l'associazione organizza: attività di formazione, seminari, convegni, festival, cineforum, mostre, iniziative di libri, quindi, iniziative culturali di varia natura.
Cappellone di San Cataldo, Altare del Santo - ph. Mino Lo Re
La Cattedrale di San Cataldo, sede della Cattedra dell’Arcivescovo Metropolita di Taranto, da alcuni storici viene definita la più antica cattedrale della Puglia. Inizialmente venne dedicata a Santa Maria Maddalena e poi a San Cataldo, vescovo di Taranto nel VII secolo. L’attuale conformazione esterna ed interna è il risultato di varie fasi costruttive, di interventi di restauro, rifacimento e ampliamento.
" Apoteosi di San Cataldo " ( Paolo de Matteis), Cappellone di San Cataldo - ph. Mino Lo Re
Il Cappellone di San Cataldo , rivestito in marmi policromi dal pavimento alle pareti fino al tamburo della Cupola affrescata, rappresenta un capolavoro assoluto del Barocco e si distingue per la raffinata e singolare combinazione di marmi decorativi, sculture e pitture, un unicum assoluto. È sicuramente il capolavoro del più grande scultore della Napoli settecentesca: Giuseppe Sanmartino. Per seguire il percorso visivo, non resta che presenziare al seminario in programmazione per venerdì 25 ottobre presso il Duomo di San Cataldo, con ingresso libero e accessibile anche alle persone con disabilità.