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Shade il 13 Dicembre al Womb di Cavallino (LE) per SKULL URBAN SUNDAY

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By Corrado de Belvis
Corrado de Belvis
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
05 Dicembre 2015
Visite: 2256

 

Secondo appuntamento con Skull Urban Sunday domenica 13 dicembre al Womb di Cavallino (LE).

Dopo il successo dell'esordio del nuovo format di party studentesco, con Nitro Wilson che ha infiammato il pubblico del club salentino, si continua sulla scia rap con un altro grande protagonista della scena italiana: Shade.

Vincitore del noto programma di Mtv Spit, seguitissimo sui social da oltre duecentomila fan a cui ha recentemente regalato il suo primo disco Mirabilansia, preso sotto braccio e instradato dall’etichetta discografica Warner e da professionisti come i Two Fingerz, Shade si esibirà per la prima volta a Lecce sul palco del Womb.

Torinese, classe 1987, è riuscito a battere in finale Fred De Palma e lo stesso Nitro, volti già noti al pubblico. E l’ha fatto grazie alla sua arma segreta: l’ironia. Il rap, infatti, non è la sua unica passione. Vito Ventura, questo il suo vero nome, ha la comicità nel sangue. Nel 2011 ha sfondato come “urban talent” del cabaret di Zelig Lab ed ha partecipato come ospite d'onore nella sitcom “Favelas”, in onda su Comedy Central.

Di norma hip hop e cabaret sono universi opposti, ma Shade è riuscito a mischiarli. Si è avvicinato al freestyle da giovanissimo e oggi, quasi dieci anni dopo, è arrivato il successo in tv.

Artista eclettico ed imprevedibile, ha preso parte al video di freestyle più visto nella storia del Bel Paese (“Lavanderie Ramone”, al fianco di Ensi e Fred de Palma), calcato palcoscenici importanti come quello del Primo Maggio (come ospite di Clementino) e l'Arena di Verona, e si è persino cimentato nel doppiaggio della nuova stagione del famosissimo cartone “South Park” nei ruoli di icone rap come Tupac ed Eminem.

Resident della serata Walter Suray, dj tra i più conosciuti del panorama salentino e autentica garanzia di grande musica e divertimento.

Prevendite disponibili sul circuito Bazingaticket.com e in tutti i punti vendita affiliati.

 

INFO

Womb

Strada Vicinale Bernardini snc - Cavallino (LE)

Infoline: 3332519619

Prevendite:10€ +dp

TUTELA E GESTIONE DI BOSCHI E GRAVINE: PARTE PROGETTO DEL MINISTERO

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By press
press
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
04 Dicembre 2015
Visite: 2029

Ricerca in ambito archeologico, geologico e forestale, laboratori con le scuole, forum permanente, workshop, escursioni, ma anche messa in sicurezza dei luoghi e ricostruzioni 3D: al via il progetto “People ForForest” che vedrà protagonista il territorio di Mottola e, in particolare, il bosco di Sant’’Antuono e la gravina di Petruscio. Si tratta di un’area di grande importanza a livello regionale, che si estende tra la Murgia sud-orientale, la scarpata collinare e l’arco jonico-tarantino. Grazie ad un finanziamento ministeriale, sarà possibile avviare interventi mirati per superare le attuali criticità e lo stato di abbandono, puntando ad una maggiore fruizione e conoscenza dei luoghi, anche in chiave turistica. La Terra delle Gravine, infatti, negli ultimi anni continua a registrare una crescente attenzione da parte di visitatori, registi e fotografi, in grado di apprezzarne la bellezza e l’unicità.

Da qui il progetto di ampio respiro per la valorizzazione di questi luoghi, attraverso l’impegno concreto dei più giovani. A presentare l’idea vincente un’Ats che vede insieme le associazioni “Terre Nostre” (capofila), “I Portulani”, WWF Trulli e Gravine e l’Arcogem srl (spin off dell’Università di Bari), con i patrocini di comune di Mottola, Istituto Nazionale di Urbanistica, Puglia Promozione, Touring Club Italiano, CNA Puglia. Il bando è stato promosso e finanziato nell’ambito del PAC “Giovani no profit” dai Ministeri per la Coesione Territoriale e la Cooperazione Internazionale e l’integrazione e attuato attraverso il Dipartimento per lo Sviluppo e la coesione economica e il Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il tutto si inserisce nell’ambito della riprogrammazione dei fondi comunitari co-finanziati per lo sviluppo del Sud con l’obiettivo di accellerarne e soprattutto riqualificarne l’impiego.

Destinatari degli interventi saranno la gravina di Petruscio con il suo habitat naturalistico straordinario, l’omonimo villaggio rupestre di epoca medievale e il bosco di Sant’Antuono ricchissimo di flora e fauna.

I dettagli del progetto- che avrà durata biennale- saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa in programma a Taranto sabato 5 dicembre alle ore 10, sala ex Ufficio Passaporti (Provincia). Saranno presenti:

Arcangelo Montanaro, assessore Ambiente e Turismo comune di Mottola

Carmela D’Auria, archeologa e coordinatrice del progetto

Tommaso Giorgino, agronomo e progettista

Gianni Grassi, ingegnere e presidente WWF Trulli e Gravine

Il Capitale Passione al festival di Cavallino

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By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
03 Dicembre 2015
Visite: 2986
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  • Museo Castromediano
  • poesia,
  • Barbara Del Piano
  • Daniela Cecere
  • illustrazioni

Centotrentasei pagine per capire cosa c’è dietro a neologismi quali huber, sharing economy, start up, coworking, incubatori certificati, crowdfunding, outsourcing, caring economy, founder, emotional marketing, termini di una “riforma lessicale” che è alla base di una nuova forma di pensiero e di una riorganizzazione del concetto di lavoro. Si intitola “Il Capitale Passione – come trasformare un’idea in un’impresa (di successo) ed è il libro di Alessandra Pizzi, edito da Il Raggio Verde, che sarà presentato in anteprima a Cavallino nell’ambito del Festival letterario “Ergo Sum” venerdì 4 dicembre nella Sala consiliare “Mario Gorgoni”, con una doppia presentazione: in mattinata alle ore 10:00 con un Roadshow dedicato alle imprese culturali e creative e alle ore 17:30, per la sezione del festival dedicata alla rivoluzione dei creativi . Con l’autrice sarà presente anche Dario De Vitis, autore dell’approfondimento sulle star up innovative e gli incubatori certificati.

Il libro, che apre la collana Playlist, è un manuale per districarsi nel mondo della new economy guardando alla crisi come un’opportunità per cambiare il punto di vista e ribaltare la visione sulle cose e sulle proprie capacità e trasformando un’idea in un’impresa. È la rivoluzione delle idee il motore delle imprese. È la passione, il primo passo verso il successo. Questo il fulcro intorno cui ruota il libro “Il Capitale Passione” di Alessandra Pizzi che punta a chiarire con argomentazioni ed esempi concreti cosa vuol dire creare un’impresa nel contesto culturale e storico attuale.

In più un approfondimento su tutto ciò che c’è da sapere sulle star up innovative e gli incubatori certificati a cura di Dario De Vitis che esamina gli aspetti fiscali e tributari e quelli relativi all’accesso ai fondi pubblici e privati.

 La crisi, che ha spazzato via le figure e i settori tradizionali, ha modificato comportamenti e abitudini eppure, come sosteneva Albert Einstein, la crisi può essere considerata un’opportunità perché genera cambiamento e ridisegna gli scenari in cui crescono nuove professioni, nuovi mestieri, nuovi lavori. Altre economie, oltre quelle tradizionali, richiedono l’applicazione di diversi parametri per esplorare mercati sino ad ora inimmaginabili. L’economia della conoscenza apre lo spazio a nuove forme di lavoro privilegiando la costituzione di piccole imprese e lo sviluppo delle professioni, a patto che ci si orienti verso la connessione e la condivisione, ma, soprattutto, riqualificando il capitale umano come prima risorsa dell’azienda e la creatività come prodotto principale.

Se l’economia 2.0 è stata caratterizzata dall’avvento delle imprese tecnologiche, quella 3.0 vede l’affermazione delle imprese creative. A patto che come tali non si indichino solo quelle che espressamente traggono profitto dai settore dell’arte, del design, della cultura, dello spettacolo, ma tutte quelle imprese capaci di creare e di ‘ricreare’, di inventare e sviluppare soluzioni innovative in grado di anticipare, stimolandole, nuove esigenze di pubblico. Imprese che siano capaci di rispondere ad un modello ‘etico’ di consumi sempre più condiviso.

Firma l’immagine di copertina l’artista Valentina D’Andrea.

Gli autori

Alessandra Pizzi nata a Roma, ha 42 anni di cui la metà impegnati nella promozione dell’arte e della cultura. Laureata con il massimo dei voti presso l’Università del Salento, dove ha discusso una tesi in Sociologia della Comunicazione dal titolo «La Nike sul radiatore. Arte e pubblicità nell’epoca del Postmoderno», ha frequentato presso l’Università di Torino il master in Pubbliche Relazioni e Reti Multimediali.

Si occupa di comunicazione e marketing. Collabora con imprese ed enti pubblici nell’attuazione di progetti e strategie e per il marketing turistico e territoriale. Svolge attività di consulente per le imprese private con particolare riferimento alle imprese culturali e creative. è docente di marketing e comunicazione per enti ed istituti di formazione superiore e manageriale. Ha curato rassegne di teatro, di letteratura e mostre, in Italia e all’estero. Dal 2006 dirige il Festival della Letteratura Ergo Sum di Cavallino – Lecce.

È CEO dell’incubatore d’imprese N.O.W. Srl. È giornalista pubblicista. Autrice di testi teatrali. Ha già pubblicato «Salento Buono Tutto L’Anno – Guida per la promozione delle imprese artigianali e per il commercio» (ed. Lupo).

Dario De Vitis, laureato in Economia e Commercio all’Università La Sapienza di Roma, è dottore commercialista e revisore contabile. Da Luglio 2015 è co-fondatore dell’Incubatore d’Imprese N.O.W. Srl.

La voce della paura. Tour pugliese per la scrittrice Loreta Failoni alla libreria Adriatica

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By af
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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
03 Dicembre 2015
Visite: 2781
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Un vero e proprio tour per l’autrice Loreta Failoni che dal suo Trentino approda in Puglia e poi in Abruzzo per presentare il suo libro “La voce della paura”, ed. Reverdito. Si tratta di un avvincente thriller, ambientato tra Stoccolma e l’isola di Gotland, che con un linguaggio rinnovato insiste su alcuni temi quali l’antisemitismo e il ruolo della donna, presenti anche nel libro precedente, “La bisettrice dell'anima” con il quale nel 2010 Loreta Failoni ha vinto il prestigioso premio “Firenze per le culture di pace dedicato a Tiziano Terzani”.

Prima tappa sabato 5 dicembre a Lecce, ore 18, presso la saletta letteraria “Mino Carbone” della Libreria Adriatica (piazza Vittorio Aymone, 7). Alla presenza dell'autrice interverranno: Daniela Mazzotta, responsabile della libreria, Ambra Biscuso, presidente “Le Ali Di Pandora”; Claudia Forcignanò, presidente dell’associazione “Le Cento Pagine”. Coordinerà l'incontro Antonietta Fulvio, direttore Responsabile “Arte e Luoghi”.

Domenica 6 dicembre, la scrittrice sarà il primo ospite della rassegna “Libri con T(h)e” organizzata dall’associazione culturale e20Cult in collaborazione con l’amministrazione comunale di Specchia. L’incontro si terrà alle ore 16:30 presso sala conferenze del Centro Capsda. Dopo i saluti istituzionali del vicesindaco Isabella De Nicola e dell’assessore alla Cultura Giorgio Biasco introdurrà l’incontro Federica Murgia, presidente dell’associazione, mentre a dialogare con l’autrice sarà la giornalista Antonietta Fulvio, direttore responsabile di Arte e Luoghi, le letture di alcuni stralci del romanzo, invece, saranno affidate a Maria Rosaria Scarcia presidente del Consiglio comunale di Specchia. Lunedì 7 dicembre ore 18, prima di rientrare nella sua Tione di Trento, Loreta Failoni sarà ospite di Corte Rossetti a Vasto (Chieti) in Via santa Maria, 20. Dopo la presentazione di Ersilia Basile responsabile di Corte Rossetti dialogherà con l’autrice l’on. Maria Amato.

Un libro che si divora grazie anche alla scrittura sobria ed essenziale. Con uno stile cristallino, dalle descrizioni, che sembrano zoomate sui paesaggi svedesi luoghi cari all’autrice, ai repentini cambi di immagine e di prospettive narrative la storia scorre dinamica, quasi con un taglio cinematografico, e straordinariamente attuale toccando più temi tra i quali l’antisemitismo e il ruolo della donna, presenti anche nel suo primo libro “La bisettrice dell'anima”. La vicenda narra di un bambino, di quattro anni circa, che viene ritrovato mentre cammina sulla E18, l'autostrada che conduce a Stoccolma. Le ricerche sulla sua identità non portano a nulla. Il bambino, apparentemente sano, non parla e viene affidato alle cure di una coppia in attesa di adozione. Lars, il padre adottivo, giornalista del quotidiano "Svenska Dagbladet", viene falciato in Afghanistan con alcuni colleghi mentre percorre la strada da Kandar a Zaranj. Emily, la mamma adottiva, illustratrice di libri per bambini, sconvolta dal dolore, si rifugia sull'isola di Gotland con il bambino. Spera anche di riuscire a recuperare la voce al bimbo e di trovarne l'identità. La pace dell'isola si trasforma in una sorta di incubo: il loro anziano vicino di casa viene brutalmente aggredito e ridotto in fin di vita. Inspiegabilmente madre e figlio entrano nel mirino di qualcuno. Inizia così un lavoro di ricerca condotto da Emily con l'aiuto di tre amici e del commissario di polizia dell'isola.All'inizio di ogni capitolo - sono 23 - una pagina di poesia, che dà vita ad un altro racconto, parallelo,ispirato dalle sofferenze patite dagli ebrei e dagli schiavi neri.

Un libro che è ulteriore occasione per parlare e far riflettere sul dramma della Shoah, del nazismo e delle sue aberrazioni, dei pericoli rappresentati dal negazionismo e dal riemergere nella società attuale di rigurgiti fascisti.

Notizie biografiche

Loreta Failoni, nata a Tione di Trento, insegna Matematica presso l’istituto comprensivo Val Rendena dal 1980. Dal 1995 al 2010 ha ricoperto la carica di Assessore alla Cultura, Turismo e Pari opportunità presso il Comune di Tione di Trento. Dal 2005 al 2010 è stata vicesindaco dello stesso Comune. Attualmente ricopre la carica di consigliere della Comunità di Valle delle Giudicarie con delega dell’Assemblea per seguire i progetti inerenti la commemorazione della Prima Guerra Mondiale.

Dal mese di ottobre del 2012 ricopre la carica di presidente del Coordinamento Teatrale Trentino, Associazione di Comuni che si occupa della programmazione teatrale e cinematografica sia per i comuni della provincia di Trento soci dell’associazione sia per altri comuni, non ancora soci (circa 20) che si affidano all’associazione per il supporto nella gestione del cinema. Nel corso del 2000 ho pubblicato con Mondadori una serie di manuali per l’insegnamento della matematica nella scuola primaria. Nel 2010, con il sostegno della Fondazione Caritro e degli enti locali territoriali (BIM, Comuni, Comprensorio) ha realizzato un DVD interattivo per l’insegnamento della matematica dal titolo: “Giallo alla villa”.

Nel 2009 è uscito il mio primo romanzo: “La bisettrice dell’anima” che nel 2010 ha vinto il prestigioso premio “Firenze per le culture di Pace dedicato a Tiziano Terzani” e altri premi nazionali. Nell’autunno del 2013 è uscito il suo secondo romanzo: “La voce della paura.” È Presidente della Giuria del Premio letterario, storico e saggistico: “Giuseppe Papaleoni”.

Black Out Fest: dal 3 dicembre al Dopolavoro di Brindisi

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By Corrado de Belvis
Corrado de Belvis
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
01 Dicembre 2015
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Locandina_Black_Out_Fest_3_Dicembre.jpg

Prende il via giovedì 3 dicembre al Dopolavoro Live Club di Brindisi il Black Out Fest, la nuova iniziativa musicale nata dalla collaborazione tra Flab Arts, nuova risorsa artistica del territorio salentino, T for Trivellor e lo staff del celebre club brindisino. Black Out Fest è una delle grandi novità stagionali del Dopolavoro. Non una semplice rassegna musicale, piuttosto un nuovo modo di concepire i live, il contenitore ideale per tutti gli amanti della musica dal vivo, che nel mese di dicembre troveranno nel giovedì del Dopolavoro l'appuntamento perfetto. Si parte il 3 dicembre con una delle band più sperimentali e all'avanguardia del territorio salentino, gli URO, che per l'occasione presenteranno il loro nuovo lavoro “Pocca!”. La band leccese trascinerà il pubblico in una dimensione acida e lisergica con le proprie trame musicali che uniscono con precisione matematica psichedelia, post rock e prog rock. “Pocca!”, inciso in compagnia dei Corridoiokraut, è in quest'ambito musicale una delle più entusiasmanti uscite dell'anno. Secondo appuntamento il 10 dicembre con i Teenage Riot, band che propone un rock molto sperimentale, che a tratti mescola l’aggressività e il volume del metal con la maestosità e le ambizioni del progressive rock, con un pizzico di post punk. Realtà ormai affermata della scena musicale underground salentina e pugliese, si sono esibiti nei più importanti club e festival raccogliendo ampi consensi di pubblico e di critica, supportando anche gruppi di grande notorietà come Meganoidi, Il Genio, Vallanzaska. In chiusura, il 17 dicembre, spazio al metal degli Iron Fist, che presenteranno alcuni tra i loro migliori pezzi inediti, affiancandoli allo straordinario repertorio di cover dei grandi classici della NWOBHM (la New Wave of British Heavy Metal) e del metal underground italiano che da sempre contraddistinguono le sonorità della metal band salentina. INFO Dopolavoro Live Club Piazza Crispi, 38 – Brindisi Infoline: 3497546883 Ingresso libero

Sud a Capo. Roberto Russo ad Alessano

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By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
01 Dicembre 2015
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  • alessandro romano
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  • Nardò
  • vita

Dopo il successo dell’esposizione leccese con la mostra “Sud a capo”. Roberto Russo approda con la sua personale di pittura nelle sale di Palazzo Legari ad Alessano presentando gli esiti di una ricerca estetica che vuole essere messaggio di armonia, bellezza, amore per la vita che è sempre meravigliosa.

Al vernissage, fissato per il domenica 6 dicembre ore 18:30 interverranno Osvaldo Stendardo sindaco di Alessano, Antonio Ippazio Piscopello responsabile Biblioteca Comunale.

Presentano l’artista la giornalista Antonietta Fulvio direttore responsabile della rivista “Arte e Luoghi” e il giornalista Francesco Greco giornalista del “Giornale di Puglia”.


Roberto Russo ama sperimentare nuove forme artistiche elaborando un linguaggio che si muove dal figurativo all’astrazione. “Segni, come calligrafie dell’anima, per guardare ad esempio, oltre le nuvole che, perdendo la propria consistenza, diventano reticoli grafici dalle infinite variazioni di colore, metafora di un continuo viaggio oltre il visibile e dentro se stessi. Questi grafismi ora diventano moduli talvolta ingabbiati in schemi, rigorosamente geometrici, ora sembrano pixel che, fondendosi e scomponendosi, sul supporto pittorico creano immagini per catturare frazioni di tempo. Attimi come il dinamismo di una danza, di una partita di pallone, del violinista che dialoga con il proprio strumento. O il chiacchiericcio inutile di certi cialtroni. Che siano composizioni seriali - che rimandano ad un concetto di pura grafica - o siano figure che evocano danze, giochi e personaggi della quotidianità con i suoi lavori Roberto Russo tenta - come lui stesso spiega - un’operazione di congiuntura tra reale e irreale, spinto dal desiderio di comunicare”. Dal 1988 è responsabile di un laboratorio d'arte in un Istituto per diversamente abili. Una continua esperienza creativa nel segno dell’umanità, della condivisione e della libertà che, giorno dopo giorno, arricchisce il suo percorso di ricerca ultra trentennale. “Sulla scia di questi 'maestri' - racconta - ho ripreso con più convinzione ad esprimermi con i miei segni, sforzandomi di armonizzarli e di renderli pittoricamente godibili nell'intento di penetrare chi vuole fruirli col messaggio di una comunicazione istintiva e pura che indica isole felici in un mondo ormai quasi senza valori. Spesso una di queste isole la intravedo sorridendo con un pennello in mano, nel laboratorio dove io e dieci ragazzi diversamente abili scarabocchiamo i nostri messaggi”.

 

Originario di Montesardo, frazione di Alessano tra i paesi del Sud Salento, dopo aver conseguito il diploma all’Accademia di Belle Arti di Lecce ha iniziato dal 1979 la sua carriera artistica allestendo numerose mostre personali e partecipando a collettive in Italia e all’estero riscuotendo consensi di pubblico e di critica. All'attività pittorica alterna quella di poeta e scrittore. Dal 1988 lavora nell’Istituto dei Padri Trinitari di Gagliano del Capo come responsabile di un laboratorio d'arte per diversamente abili.

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