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Le app irrinunciabili per chi ama viaggiare

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By Giacomo
Giacomo
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
26 Gennaio 2015
Visite: 3814
  • bidoo
  • Fanfara
  • Casinò
  • diritti umani
  • Giancarlo Di Vella

Per gli appassionati dei viaggi oggigiorno sono disponibili nuovi strumenti che, grazie anche alla diffusione dei dispositivi mobili quali smartphone e tablet, permettono a chiunque di organizzare e gestire facilmente la propria vacanza in tutti i minimi dettagli. Sono sempre più utilizzate, infatti, delle app create ad hoc per avere sotto mano, nel vero senso della parola, tutti gli aspetti del proprio viaggio, a partire dalla scelta dell'hotel fino alla prenotazione del volo, passando per gli applicativi che facilitano la traduzione di lingue straniere e la ricerca 'in loco' di ristoranti ed esercizi commerciali.
Scopriamo quali sono le migliori app attualmente a disposizione (nello Store di Apple e su GooglePlay) e che vengono incontro a coloro che amano viaggiare, ricordando -specialmente a chi è in procinto di partire- l'importanza di stipulare una polizza assicurativa che permetta di girare il mondo in serenità e garantisca così una copertura per ogni tipo di inconveniente legato a malattie e infortuni: sul mercato è sempre possibile trovare una 'assicurazione viaggio' economica adatta alle proprie esigenze e abitudini (singoli spostamenti o pacchetti annuali).

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Duomo di Barletta - Un gioiello da visitare

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By Super User
Super User
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
25 Gennaio 2015
Visite: 3724
  • Enelasch

Nei nostri centri storici di Puglia, incastonati nella casbah delle case bianche e basse delle abitazioni, non si può ignorare la presenza di edifici particolari realizzati in pietra naturale, posti su vie principali che legano, in molti casi, punti focali autenticamente urbani del centro storico vivo delle città e in molti casi costruiti in modo strategico tra antiche porte di ingresso alla città e luoghi di difesa della stessa. Il Duomo di Barletta, ad esempio, è situato sulla originaria via principale che, partendo dalla antica porta a sud rivolta verso la città di Andria, oggi demolita, per far spazio al grande incrocio urbano contemporaneo tra corso Garibaldi e via D’Aragona, si innesta nel centro storico svoltando a destra, verso est, in direzione del Castello di difesa, eretto dagli Svevi su fortificazione Normanna, rafforzato ad opera di Pierre d’Angicourt verso la fine del XII secolo e più tardi dagli Aragonesi, intorno a cui nel 1500 furono aggiunti i bastioni angolari e scavati gli ampi fossati di difesa.

Nel cuore della città – La qualità urbana di queste vie è altissima e si costruisce mentalmente dentro chi le guarda come somma degli edifici storici e meno storici che costituiscono il contesto urbano storico esistente e stratificato creando così la città vera, consolidata nel tempo. Il Duomo è posto in fondo alla via, prima del Castello, dando ad esso letteralmente le spalle; nello specifico, l’abside gotica, rivolge il suo prospetto principale e la sua piccola piazza naturale, verso l’abitato, verso la casbah, chiudendo definitivamente lo sguardo e l’accesso verso il castello, con il suo campanile passante, posto sul lato nord tra il Duomo e l’antico tessuto urbano.

Oggi l’accesso principale al Duomo è improprio; si arriva alla chiesa dall’abside gotico, da est, a seguito della nuova pianificazione urbanistica che, ignorando la storia della città e dei suoi edifici, ha aperto ampi ingressi indefiniti intorno a essa. Per ritrovare l’ideazione architettonica del XII secolo, dell’edificio e della sua piccola piazza, che si è sviluppata in una lunga fase costruttiva durata circa 200 anni, ci si avvicina ad essi con grande cautela, sospendendo il respiro. Vanno guardate lentamente le facciate esterne, apparentemente semplici che conservano tutta la sapienza costruttiva Svevo Normanna in cui si sono innestati durante la costruzione, l’ingresso Romanico, segnato a sua volta dall’innesto di un portale Rinascimentale.

Barletta crocevia di civiltà diverse –  Superato lentamente l’ingresso, ci si ritrova nella sua storia costruttiva e architettonica; le prime quattro campate, sino all’altezza del campanile sulla sinistra, sono campate romaniche costituite da sei colonne portanti snelle a sezione circolare sovrastate da capitelli scolpiti che fanno da base ad archi a tutto sesto. Proseguendo verso il presbiterio la chiesa si allunga con quattro campate gotiche costituite da pilastri in muratura di pietra naturale possenti che raggiungono, prima il presbiterio gotico, poi l’abside, in una soffusa luce che arriva dall’alto ad illuminare lo spirito degli uomini. A tutto ciò si aggiungono le sculture, incastonate nelle pareti esterne, le cornici che circondano le finestre viste poc’anzi, i capitelli interni non figurati nonché il Pergamo e il Ciborio del 1267, che raccontano, in un’unica architettura, un periodo storico importante per il nostro territorio testimoniando influenze orientali che in quel tempo abitavano questi luoghi, arricchendo la cultura della città di Barletta, nodo di transito tra Oriente e Occidente.

http://www.ambienteambienti.com/scopri-la-puglia/2015/01/news/barletta-il-duomo-gioiello-del-nostro-territorio-130469.html

Gargano, Trabucchi: approvata legge regionale di tutela

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By Super User
Super User
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
25 Gennaio 2015
Visite: 2948

“Non è per ragioni propagandistiche, ma per ragioni di politica e di cultura che consideriamo necessario fare il punto sul complesso di tre leggi che sono state approvate questa mattina e che sanciscono un punto di svolta culturale nella nostra regione. Sono tre leggi infatti che ci aiutano a capire che siamo in un tempo differente in cui la cura del territorio, della bellezza, della storia e della memoria serve anche per produrre buona economia, un’altra idea di ricchezza che mette insieme i valori economici con i valori spirituali e i valori identitari”.

Così il Presidente della Regione Puglia Nichi Vendola che questa mattina, dopo l’approvazione in consiglio regionale di tre leggi (“Norme per la valorizzazione del patrimonio di archeologia industriale”, “Norme per la conoscenza, la valorizzazione e il recupero dei trabucchi” e “Norme per la salvaguardia degli habitat costieri di interesse comunitario”) ha convocato una conferenza stampa insieme con gli assessori alla Qualità del territorio Angela Barbanente e al Demanio Leo Di Gioia.

“All’indomani della firma con il ministro Franceschini dell’accordo sul PPTR, il primo Piano che si sia fatto in Italia – ha aggiunto Vendola – queste tre leggi, lette insieme, rappresentano davvero lo sviluppo di una straordinaria rivoluzione nella cultura del territorio e del paesaggio nella nostra regione. Sono molto, molto orgoglioso di queste norme che fanno della Puglia una terra di avanguardia”.

“La prima legge approvata – ha spiegato la Vicepresidente e assessore alla Qualità del territorio, Angela Barbanente – riguarda la valorizzazione del patrimonio dell’archeologia industriale. Un patrimonio che in Puglia ha delle testimonianze di grandissimo valore, dai tabacchifici alle cave, agli opifici che non avevano alcuna forma di tutela né tantomeno una sede nella quale poter documentare gli avanzamenti della ricerca e della catalogazione in questo campo. La legge – ha specificato la Barbanente – è strettamente integrata alla legge regionale in materia di beni culturali. Nell’ambito quindi del patrimonio culturale della regione si inserisce anche il patrimonio di archeologia industriale. Noi siamo molto contenti di aver approvato questa legge nell’anno internazionale del patrimonio di archeologia industriale. E ci tengo a sottolineare anche che questa è la seconda legge in Italia, dopo quella dell’Umbria”.

La seconda legge approvata – hanno poi spiegato gli assessori Barbanente e Di Gioia – riguarda i trabucchi, macchine da pesca che, in Puglia, costituiscono un elemento fortemente identitario del Gargano”.

“E’ un patrimonio con facile deterioramento e quindi con necessità di manutenzione costante – hanno ribadito gli assessori – e noi, per far questo, abbiamo previsto nella legge non solo dell’inclusione della conoscenza (realizzando un censimento) del patrimonio dei trabucchi, anche quelli scomparsi, ma anche la valorizzazione del patrimonio con contributi finanziari ai proprietari, da parte della Regione, se però coerenti con l’uso del trabucco quale macchina da pesca”.

Infine la terza legge riguarda la salvaguardia degli habitat costieri, quali ad esempio le dune, che sono già tutelati da una serie di norme regionali e dal piano paesaggistico.

“Questa legge – ha concluso la Barbanente – rafforza il sistema sanzionatorio previsto per chi distrugge e compromette questi habitat, prevede la possibilità di revoca della autorizzazioni e infine rende obbligatorio il ripristino e il risarcimento, secondo quanto previsto da legge statale in materia ambientale”.

Premio Letterario Osservatorio XVII edizione 2015

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By Lorena Pasotti
Lorena Pasotti
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
21 Gennaio 2015
Visite: 2510

Giunge quest’anno alla diciassettesima edizione il Premio Letterario “Osservatorio”, concorso nazionale di poesia, narrativa e teatro per testi editi e inediti organizzato dall’Associazione Culturale “Teatro Osservatorio” di Bari con i patrocini di Regione Puglia, Provincia di Bari e Comune di Bari, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”, Fita (Federazione Italiana Teatro Amatori) e Fedac (Federazione Associazioni Culturali).

Cinque le sezioni di concorso: poesia inedita; libro edito di poesia; narrativa inedita; libro edito di narrativa; testo teatrale. I testi di ciascuna sezione verranno valutati da giurie specifiche.

La premiazione dei vincitori avverrà nel corso di una cerimonia pubblica che si svolgerà nel mese di maggio 2015.

Per informazioni sul concorso e per ricevere il bando basta inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  o richiederlo ai seguenti recapiti telefonici:  328/7210594  -  348/9158533
La scadenza per la presentazione degli elaborati  è il 28 febbraio 2015.

Punkreas Live Sabato 31 Gennaio al Dopolavoro di Brindisi

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By Corrado de Belvis
Corrado de Belvis
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
21 Gennaio 2015
Visite: 2210

Impegno sociale, indignazione e lotta costante: sabato 31 gennaio arrivano a Brindisi i Punkreas. La band punk-rock più famosa d’Italia infiammerà l'atmosfera del Dopolavoro Live Club per l'unica tappa pugliese del “Punkreas XXV Paranoia Domestica Tour”, lo spettacolo ideato per celebrare i venticinque anni di carriera della band.

Tanti anni di musica insieme non hanno affievolito la grinta dei Punkreas: Cippa (voce), Flaco (chitarra), Noyse (chitarra), Paletta (basso) e Gagno (batteria) continuano ad affiancare la cattiveria e la rabbia di ogni loro fatica discografica alle consuete pungenti denunce sociali.

Le sonorità grezze e potenti punk, reggae, ska, rock, unite alla grande creatività dei testi e alla forza trascinante dei loro live, fanno del quintetto milanese una delle band più note nel panorama punk nazionale sin dal 1989, anno d’esordio.

Il loro spettacolo è un mix straordinario di energia e rabbia ironica, condito da tanto divertimento: una miscela che ha consacrato i Punkreas a livello internazionale, aprendo le porte a collaborazioni illustri tra cui quelle con il premio Nobel Dario Fo, gli spagnoli Ska P - con cui hanno più volte condiviso il palco - Vallanzaska, Tre Allegri Ragazzi Morti.

“Punkreas XXV Paranoia Domestica Tour” è un omaggio e un ringraziamento ai tanti sostenitori che da anni li seguono con calore e passione; lo spettacolo sarà un'occasione unica per rivivere insieme alla band i primi quattro album della carriera: “Isterico”, “United Rumors of Punkreas”, “Paranoia e Potere” ed “Elettrodomestico”. Un'opportunità in più per trasmettere quell'energia, quella vitalità e quella rabbia che da sempre li caratterizza anche ai fan più giovani, attraverso canzoni come “Fegato centenario”, “Funny”, “Isterico”, “Mercato del niente”. Impossibile tralasciare, naturalmente, i grandi classici che hanno fatto la storia dei Punkreas: “Aca toro”, “La canzone del bosco”, “Tutti in pista”, “Canapa”, “Sosta” sono a tutt’oggi momenti imprescindibili dei loro live, canzoni attuali come se fossero state scritte ieri.

Opening di grande livello con i Bistouries, apprezzatissima band punk-rock leccese della scuderia dell'etichetta discografica White Zoo Records, ed i Sud Disorder, gruppo tarantino che con il suo trascinante punk hardcore sta raccogliendo consensi in tutta la Puglia e non solo.

Sarà disponibile anche in questa occasione il servizio bus/navetta di andata e ritorno da Lecce: info al 328/8354199.

Prevendite disponibili su Booking.BazingaTicket.com, su SalentoConcerti.com e nei punti vendita autorizzati.

INFO

Dopolavoro Live Club

Piazza Crispi, 38 – Brindisi

Infoline: 0831 1985268

Prevendite: 9€ + dp

Riprendiamo il nostro viaggio nella cucina pugliese: ecco a voi le Cozze Fritte

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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
20 Gennaio 2015
Visite: 3631

Dato il cattivo tempo, che c'è di meglio di un fantastico antipasto a base di cozze fritte che ci fa venire in mente l'estate? Vediamo di seguito gli ingrendienti che ci occorrono:

  • 800 g di cozze freschissime
  • 50 g di farina bianca
  • 2 uova
  • 50 g di pangrattato
  • olio abbondante per friggere
  • 1 limone
  • sale

E' necessario innanzitutto lavare per bene le cozze sotto l'acqua corrente. L'ideale sarebbe disporre di acqua di mare, ma in sua mancanza anche l'acqua di rubinetto andrà benone. Poi con un punteruolo bisogna aprire le cozze a crudo per togliere i molluschi dalle valve.

Ora lavate nuovamente i molluschi con molta delicatezza, asciugateli e passateli in un velo di farina e poi nelle uova sbattute con una presa di sale. E' necesario a questo punto impanarle e friggerle poche alla volta in una padella di ferro con abbondante olio ben caldo, lasciandoli dorari da tutte le parti.

Man mano che le cozze son pronte passatele a perdere l'unto di cottura su della carta assorbente e servitele ben calde, spolverizzate con un poco di sale e accompagnate da limone tagliato a fettine.

piatto servito posate tovagliolo dettaglio ricette slider grande3

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