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CON “IL RACCONTO DEI RACCONTI” MOTTOLA AL FESTIVAL DI CANNES

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By press
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Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Maggio 2015
Visite: 2325

“Cercavamo un luogo nel quale ambientare la casa dell’orco, abbiamo scoperto dei posti unici, per noi sconosciuti che- in qualsiasi altra parte d’Europa- verrebbero presi d’assalto ogni giorno da pullman di turisti”. Parola di Gennaro Aquino, professione location manager che, per circa 8 mesi, ha girato l’Italia in lungo e in largo alla ricerca dei luoghi in cui ambientare il film “Il racconto dei racconti - Tale of Tales" di Matteo Garrone, in questi giorni in concorso al 68° Festival di Cannes e in uscita nelle sale cinematografiche dal 14 maggio. Poi, la scelta della Terra delle Gravine e delle grotte di Dio e, in particolar modo, di Mottola. “Cercavamo delle cavità naturali: con il  regista ci siamo letteralmente innamorati di due villaggi rupestri e cioè Casalrotto e Petruscio. Poi, per questioni logistiche, abbiamo scelto di optare per l’antichissima Casalrotto. È stato incredibile lo stupore di tutti nel vedere questi luoghi per la prima volta. Mottola non l’avevamo mai sentita nominare e invece abbiamo scoperto questa meraviglia”.

Ed è proprio questa parte di Puglia- insieme a Sicilia e Toscana- a fare bella mostra di sé sulla Croisette, insieme a Statte, Laterza, Castel del Monte e Gioia del Colle. L’idea di fondo era trovare un posto impervio e suggestivo. Da qui la scelta delle Gravine, luogo magico, contenitore ideale per una storia sospesa tra favola e realtà, incanto e delirio. È qui che Garrone intreccia corpi e storie visionarie dal sapore barocco, attingendo alla raccolta di fiabe del ‘600 “Lo cunto de li cunti” di Giovan Battista Basile. Il regista- già due volte vincitore del Gran Premio della Giuria al Festival di Cannes con Gomorra e Reality- concorre per la Palma d’Oro con “Il racconto dei racconti”. A Mottola ha ambientato una delle storie, “La pulce” con protagonista un re e la figlia, in età da marito che verrà data in sposa ad un orco. Gli interni delle grotte di Casalrotto diventano la sua casa, mentre gli esterni vengono ricostruiti in digitale, con degli effetti speciali. Si tratta di luoghi impervi e selvaggi, scelti dal pluripremiato regista italiano per ambientare una parte del suo fantasy.

Il film, che ha ottenuto il sostegno operativo ed economico di Apulia Film Commission, è stato girato nella cittadina del versante occidentale della provincia di Taranto per circa una settimana a partire dalla metà di luglio dell’anno scorso, anche se- nei mesi precedenti- i sopralluoghi sono stati numerosissimi. E, a questo proposito, la produzione ringrazia il Comune di Mottola con il sindaco Luigi Pinto, il locale Ufficio di informazione e accoglienza turistica e l’intera comunità per la calorosa accoglienza. Un supporto determinante è stato fornito dall’associazione Terre Nostre e dal signor Onofrio Aloisio, proprietario dei terreni, che ha mostrato grande disponibilità.

“Abbiamo ispezionato a lungo le gravine- fa sapere Carmela D’Auria, responsabile dell’ufficio Iat di Mottola- alla ricerca di scorci, cavità e paesaggi che fossero unici e poco umanizzati. Abbiamo accompagnato Garrone e alcune persone dello staff un po’ ovunque, sino alla scelta finale: i villaggi ipogei. Il regista è rimasto colpito da questa natura aspra e dalle tante grotte adibite a chiese, abitazioni, magazzini che un tempo formavano una vera e propria città. Del resto, non è un caso che Mottola sia il centro pugliese con il maggior numero di chiese rupestri, con visitatori in arrivo ormai da tutto il mondo. Sono felice di aver trasmesso con il racconto e le immagini il valore storico e umano di questi territori. In più occasioni ho visto Garrone estasiato: mi sono emozionata con lui e ho capito di aver raggiunto l’obiettivo”.

Intanto, un ulteriore impulso turistico potrà arrivare proprio dal film, in uscita da giovedì in oltre 400 sale cinematografiche. Insomma, per Mottola una vetrina straordinaria, considerando anche il cast che vanta attori come Salma Hayek, Vincent Cassell, Toby Jones (re Altomonte), Bebe Cave (principessa) e Guillaume Delaunay (l’orco). “Ci emoziona particolarmente la scelta di Mottola come set di questo film- spiega l’assessore al turismo Arcangelo Montanaro- conosciamo l’unicità dell’habitat rupestre e riteniamo doveroso promuoverlo. Forti di questa consapevolezza e della scelta di Garrone, pensiamo di fare fronte comune con i territori a noi vicini per incentivare altre esperienze cinematografiche che possano dare risalto al nostro patrimonio. Quello che è accaduto a Mottola deve essere un monito per tutti, dobbiamo essere noi cittadini i primi ad apprezzare i nostri luoghi per poi raccontarli all’esterno”.

Garanzia Giovani, SMILE PUGLIA - Convegno divulgativo a Manduria (TA)

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By Super User
Super User
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
16 Maggio 2015
Visite: 2517

Giovedì 21 Maggio 2015 alle ore 18.00 si terrà a Manduria (TA), presso la sala del Consiglio Comunale, a cura di SMILE Puglia e con la collaborazione del Comune, un convegno divulgativo su Garanzia Giovani. Si parlerà delle agevolazioni del programma, delle possibilità di fare tirocini di sei mesi presso le aziende del territorio e di percorsi formativi orientati all'assunzione.

L'invito è rivolto soprattutto ai giovani fino a 29 anni di età che al momento non sono nè in istruzione, nè in formazione nè occupati in qualsiasi attività lavorativa.

Interverranno:

Roberto Massafra (Sindaco di Manduria)

Cosimo Lariccia (Assessore alle politiche giovanili di Manduria)

Antonio De Maso (Presidente di SMILE Puglia)

Giovanni Forte (Responsabile SMILE Puglia sede di Manduria)

La Mediazione quale valido sistema alternativo per ricomporre i conflitti tra le persone. Di questo tema si è discusso ieri all’Università di Foggia

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By Centro Relazioni Media
Centro Relazioni Media
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Aprile 2015
Visite: 1777

A un tasso di litigiosità, dentro e fuori le aule giudiziarie, che pone l’Italia al secondo posto in Europa, si può e si deve rispondere con soluzioni innovative che consentano di avere meno conflittualità e più partecipazione delle persone nel risolvere una controversia. Una strada possibile è già praticata, è quella della mediazione: una procedura alternativa al giudizio dinanzi a un Magistrato, durante la quale un mediatore terzo e imparziale assiste le parti nel ricercare una soluzione al conflitto che soddisfi i loro interessi. L’istituto, sta acquisendo sempre più importanza, anche per le sue potenzialità in campo sociologico e pedagogico. Sul tema si è tenuto a Foggia nell’aula magna del Dipartimento di Studi umanistici un convegno dal titolo "La Mediazione. Genesi, gestione e ricomposizione del conflitto tra le persone”, promosso dall’associazione nazionale per l’arbitrato e la conciliazione (Anpar), in collaborazione con l’Università degli Studi di Foggia e con il patrocinio del Garante dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Puglia e della Provincia di Foggia. “Celebriamo così la V edizione de La Giornata della Mediazione e lo facciamo – ha spiegato il presidente Anpar, Giovanni Pecoraro – ponendo nuovamente l’attenzione sulla figura del mediatore nella gestione e ricomposizione dei conflitti al quale è richiesta una specifica capacità di relazionarsi con le parti, restando indipendente e imparziale. Un ruolo di guida che per sua natura richiede doti, capacità e costante aggiornamento”. “Fondamentale è anche – ha aggiunto la coordinatrice Anpar per la Puglia, Marisa Cataldo - la partecipazione attiva delle parti. La mediazione infatti offre una possibilità di confronto tra le persone, alla presenza dei loro avvocati. L’invito agli operatori del diritto è quello di meglio informare le parti sulla reale potenzialità della mediazione. Autodeterminarsi nella soluzione bonaria di una controversia è un cambiamento culturale che mira a salvaguardare le persone dagli aspetti negativi dei conflitti”. “Ancor oggi l’avvocato – secondo il presidente dell’Ordine degli avvocati di Foggia, Stefano Pio Foglia - è visto come il nemico della mediazione. D’altro canto sono tanti anche i cittadini invogliati alla mediazione sulla base del detto popolare ‘pochi, maledetti e subito’ rispetto all’incerta

speranza di un più lauto risultato in tempi futuri. Insomma in un sistema rigido come il nostro, dove non è facile tirar fuori le controversie dai processi e dai tribunali, la questione

va affrontata organicamente. E nel farlo occorre tener presente tutti quei settori in cui in ballo non c’è solo il denaro ma anche la relazione familiare e con i minori”. “Emerge allora così con chiarezza – ha evidenziato Isabella Loiodice, prof.ssa di Pedagogia generale e sociale dell’Università di Foggia - come la mediazione sia un vantaggio per tutti in una molteplicità di situazioni. Consente di rivalutare la dimensione dell'umanità delle persone e fa venir fuori tutti i conflitti non risolti che la minano. Dal punto di vista pedagogico si tratta infatti della ricomposizione di un conflitto attraverso un processo educativo. A tal fine occorre investire sulla formazione dei mediatori, andando oltre la loro competenza giuridica”. “La mediazione può quindi essere intesa come una stanza di compensazione che – per la presidente dell’associazione Arcolaio, Lia Lacatena – consente di accogliere il dolore delle persone e di lavorarci. Basti pensare ai legami di coppia e alle separazioni: difficilmente la necessità di superare il dolore trova accoglienza in un Tribunale”. “Ancor più complicata – ha affermato Rosy Paparella, Garante dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza della Regione Puglia – è la situazione che coinvolge suo malgrado un minore. In questi casi occorre facilitare la comunicazione e mediare anche tra conflitti interistituzionali. Così il Garante fa da cerniera tra il sistema giurisdizionale e quello dei servizi sociali e dell’istruzione, che sono i due grandi sistemi di protezione dei minori”. “Tutte situazioni – ha valutato il direttore del Dipartimento di Studi umanistici dell’Università di Foggia, Marcello Marin – che impongono un contributo della giurisprudenza in chiave sociale”. “Che richiedono – ha concluso Fiammetta Fanizza, prof.ssa di Sociologia generale Università di Foggia – un salto culturale che dovrebbe esaltare la funzione sociale. L’input dovrebbe partire dal legislatore così da facilitare maggiormente i modelli di negoziazione, ma resta fondamentale l’educare e l’educarsi alla comunicazione. Aspetti formativi, che passano anche da convegni come questo, sempre più decisivi”. A introdurre i lavori il saluto istituzionale del presidente della Provincia di Foggia, Francesco Miglio che ha sottolineato come ‘la mediazione sia una straordinaria opportunità per regolare i rapporti tra i cittadini soprattutto in vista della costruzione di spazi di legalità sempre più condivisi’. Durante il convegno è stato proiettato, in anteprima assoluta, un interessante video prodotto dall’ANPAR dedicato a una simulazione di un incontro di mediazione civile e commerciale.

Lecce Tattoo Fest 2015: 24 - 25 - 26 Aprile alle Manifatture Knos di Lecce

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By Corrado de Belvis
Corrado de Belvis
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
16 Aprile 2015
Visite: 2523

 

Venerdì 24 Aprile prende il via Lecce Tattoo Fest 2015, la tre giorni salentina dedicata al tatuaggio che porta nella città del barocco i nuovi trend artistici e mette a disposizione di tutti, appassionati e neofiti, la conoscenza e l'esperienza dei professionisti di questa meravigliosa e antica arte.

Fino a domenica 26 aprile, nella cornice delle Manifatture Knos, il contesto vintage e retrò ideale, l'inchiostro dei tattoo artists ed il rumore delle loro macchinette daranno vita a vere e proprie opere d'arte, frammenti di vita vissuta, sogni e ricordi indelebili, disegnati come i pennelli dei grandi pittori colorano la tela.

Lecce Tattoo Fest nasce dalla volontà degli organizzatori di dare un proprio contributo alla diffusione dell'arte del tatuaggio nel Salento, seguendo le orme della compianta Lory Vitale, artista salentina fondatrice dello studio Tendenze Tattoo di Veglie, scomparsa per una leucemia fulminante nel gennaio 2012 a soli 34 anni, la quale, dopo aver partecipato a diverse tattoo convention sia in Italia che all'estero, era riuscita a creare negli anni un grande seguito di appassionati, che ne apprezzavano molto la semplicità d'animo e la sua espressione artistica. Lecce Tattoo Fest è dedicata a lei, una piccola ma significativa manifestazione di affetto, per questa giovane mamma e artista, da parte degli organizzatori e colleghi che l'hanno conosciuta e dei tantissimi appassionati che portano sulla propria pelle un pezzo della sua arte.

Giunto alla seconda edizione, la manifestazione salentina si sta affermando sempre di più come una vera e propria piattaforma d’incontro per artisti del tatuaggio e della body art, che potranno mostrare dal vivo la grande varietà dei loro talenti e le loro capacità artistiche. Il pubblico potrà ammirare all’opera tatuatori dagli stili più vari e dai diversissimi background culturali.

La tre giorni prevede un programma fitto di avvenimenti per scoprire tecniche, materiali e creazioni di questo mondo in continua evoluzione.

Un evento unico quindi, in cui l’arte del tatuaggio si unisce ai numerosi spettacoli artistici, concerti, mostre ed esposizioni e consentirà ai curiosi di scoprire l’affascinante arte del tatuaggio e agli appassionati di farsi tatuare da straordinari professionisti provenienti da ogni parte d'Italia. Un mix da sogno che celebra Lecce come uno dei centri culturali più all’avanguardia in Italia, punto gravitazionale per quanti fanno del proprio corpo un'opera d'arte, espressione silenziosa di esperienze, spaccati e passioni della propria esistenza.

 

INFO

Lecce Tattoo Fest 2015

c/o Manifatture Knos

Via Vecchia Frigole, 36 – Lecce

Infoline: 3394224446

Official Website: Leccetattoofest.com

Orari: Venerdì 24 Aprile dalle 13,00 alle 23.00

Sabato 25 Aprile dalle 11.00 alle 23.00

Domenica 26 Aprile dalle 11.00 alle 23.00

Ingresso: Venerdì 24 Aprile 6 €

Sabato 25 Aprile 8 €

Domenica 26 Aprile 8 €

Abbonamento 3 giorni: 16 €

Ingresso ridotto per gli studenti delle scuole superiori

Cena e musica live al Petraria di Cannole

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By Anna Manuela Vincenti
Anna Manuela Vincenti
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
16 Aprile 2015
Visite: 2391

Sabato 18 aprile

Leggi tutto: Cena e musica live al Petraria di Cannole

Venerdì 17 Aprile l'Orchestra Tzigana di Budapest al Politeama Greco di Lecce

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By Corrado de Belvis
Corrado de Belvis
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
15 Aprile 2015
Visite: 2488

Venerdì 17 Aprile il Teatro Politeama Greco di Lecce ospita il penultimo appuntamento della 45^ Stagione Concertistica della Camerata Musicale Salentina.

Sul palco del prestigioso teatro leccese, l'Orchestra Tzigana di Budapest accompagnerà il pubblico alla scoperta della musica tradizionale ungherese, meglio conosciuta come musica “gipsy”, guidata da uno dei personaggi più autorevoli del panorama musicale dell’Europa dell’Est, Antal Szalai.

Considerato il migliore violinista “gitano” del mondo, Szalai nasce in una famiglia di musicisti; si diploma presso il celebre Conservatorio “Bela Bartok” di Budapest e inizia la propria attività concertistica nel 1963 presso l’Orchestra Honbed. Sei anni dopo decide, insieme ad altri musicisti affermati, di fondare l’Orchestra Tzigana di Budapest con un obiettivo preciso: valorizzare tutto il repertorio tradizionale del proprio Paese. L'orchestra infatti esegue brani di musica nazionale dell’epoca della riforma, della musica tradizionale “tsardas” ed arrangiamenti di canzoni popolari.

Nel corso della propria attività ha vinto il prestigioso premio “Liszt Ferenc” e la sua attività, fatta di tournée, dischi e televisione è molto intensa: con l'Orchestra Tzigana di Budapest ogni anno esegue più di cento concerti in patria e tournée in più di quaranta paesi nel mondo.

Artista straordinario, Szalai è tutto ciò che un violinista gitano dovrebbe essere: suona con vigoroso ardore e splendore del suono, trascinato dalla gioia di fare musica e il suo repertorio orchestrale ha reso famosa la musica tzigana in tutto il mondo.

 

BIGLIETTI

Poltronissima: € 20, rid.* € 17

Poltrona: € 15, rid.* € 12

Loggione: € 10, rid.* € 5

* per >65 anni, <25 anni, Docenti, Studenti Universitari, Abbonati Stagione Sinfonica, Cral Telecom.

La riduzione verrà applicata soltanto dietro presentazione del documento che la consente.

On-line dal sito http://www.politeamagreco.it/ è possibile acquistare esclusivamente i biglietti a prezzo intero. Per acquistare i biglietti ridotti contattare la Camerata Musicale Salentina.

 

INFO

Camerata Musicale Salentina

Via XXV Luglio 2B – Lecce

Tel: 0832 309901 - Cell: 348 0072654 (Info) - 348 0072655 (Ufficio Stampa)

Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito: www.cameratamusicalesalentina.com – Seguici su Facebook! 

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