Ritorna l’attesissimo appuntamento con la musica e le emozioni a Magliano di Carmiano (Le), con il Magliano Ti Amo, Festival del Salento, per una nuova, settima edizione tutta da scoprire sabato 27 luglio 2013 al Parco della Musica a partire dalle ore 21,30.
La rassegna, dedicata all’arte, al canto, alla musica in tutte le sue forme, nasce nel 2006 dalla felice intuizione di Tonio Paladini ed Emanuele D’Agostino Favale di voler coniugare sapientemente le risorse musicali e artistiche del territorio con la promozione economica e culturale delle realtà produttive locali. L’evento si avvale quest’anno della direzione artistica di Ivan Raganato, eccezionale attore dalla poliedrica esperienza, il cui compito sarà quello di … Raccontare la musica: di condurre, cioè, gli ospiti nel mondo dell’Arte come in una favola, attraverso i sogni degli autori che l’hanno composta e le emozioni di coloro che la interpreteranno.
La libertà artistica si confronta con l'identità spaziale del Coco beach Club
Giovedì 18 luglio, alle ore 20.30, Coco Beach Club apre le candide porte della riva di Polignano a mare, località Cozze, all'arte contemporanea con la rassegna Spiaggia Libera, promossa da Beluga Art Project Space di Rutigliano, a cura di Antonella Marino.
L'arte sconfina "su tutta la superficie dell'elegante struttura balneare con gli interventi di tredici artisti - annuncia la curatrice Antonella Marino - tra giovani già affermati e nuove scoperte dell'area barese che si confrontano liberamente con l'identità spaziale del posto, creando incontri e inciampi, sollecitazioni ludiche e nuovi spunti di riflessione".
In una location inusuale rispetto alle formali gallerie, l'arte recupera una funzione sociale: la volontà dell’artista di relazionarsi con un pubblico anche non specialistico, sottraendosi ad una condizione elitaria. Il Coco Beach Club - raffinata e lussuosa struttura balneare di recente completamente rinnovata - diventa così un open space in cui l’arte abbatte pregiudizi e barriere, e abbraccia l’immensa bellezza del paesaggio, dove ogni azione presente è uno sguardo oltre i limiti dello spazio.
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S’intitola Un Giorno di Festa, l’ultimo album degli Statuto che presenteranno dal vivo domenica 21 luglio al Crydaniel di Capo San Vito.
Gli alfieri dello Ska Made in Italy festeggiano quest’anno i trent’anni di carriera e con questo nuovo album segnano un ulteriore traguardo nella loro storia musicale. Dodici brani caratterizzati da suoni più che mai attuali e decisamente evoluti ma coerenti con l’originale stile della mod band più famosa in Europa, e da tematiche a sfondo sociale e quotidiano, proposte come da loro tradizione con impegno,divertimento, rabbia ed eleganza. Un Giorno di Festa per il trentesimo compleanno di un gruppo che, rimanendo sempre coerente con i propri ideali, è arrivato su ogni tipo di palcoscenico, da quello più solidale dei concerti di beneficenza per i Lavoratori licenziati e cassintegrati della Fiat a quello più nazionalpopolare del Festival di Sanremo.
Leggi tutto: Gli Statuto sbarcano a Taranto, trent’anni di Ska Made in Italy tutti in una notte
Base Protection a gonfie vele con Hurakan. Il modello B0460 Fly S1P HRO SRC della casa produttrice di Barletta, specializzata nella realizzazione di calzature antinfortunistiche era sull’imbarcazione di Marco Serafini del Circolo della Vela di Portocivitanova che il 30 giugno ha conquistato il primato mondiale di altura negli Adria Ferries ORCi World Championchip. La scarpa in regata è equipaggiata con la suola antiscivolo Sticking, realizzata nell’attività di ricerca che Base Protection sta sviluppando nell’ambito del progetto europeo “Ultragrip”, un progetto che ha fissato i parametri di riferimento per le commissioni europee con competenza sulle calzature antinfortunistiche.
“E’ gratificante sapere che le nostre scarpe abbiano contribuito a conquistare un traguardo sportivo di tale prestigio – ha dichiarato l’Amministratore di Base Protection Antonio Diterlizzi -. Legare il nostro marchio ad un team vincente come quello di Hurakan premia l’impegno della nostra azienda nel progettare scarpe competitive in ogni situazione”.
"Con il TP52 Hurakan – ha dichiarato Marco Serafini armatore di Civitanova Marche - abbiamo realmente toccato il cielo con un dito conquistando nelle acque di Ancona il titolo di Campioni del Mondo di vela d'altura 2013. Una vittoria sofferta ma dolcissima contro eccellenti e agguerriti avversari in cui ogni dettaglio umano e tecnico è stato determinante per il nostro successo. A bordo con noi abbiamo voluto solo il meglio della tecnologia in ogni settore per permetterci di esprimere in ogni comparto la massima performance. Ai miei piedi ho portato la tecnologia di Base Pro, le cui prestazioni in ogni condizione, anche le più estreme, sono realmente senza alcun compromesso".
Incontro con Ugo Gangheri e Enzo Sgambato
“Incontro ad alto potenziale emotivo”
25 giugno 2013, ore 16:00.
Siamo sulla scenografica e intima balconata dello studio di produzione e registrazione della Joe Black Production, il pomeriggio è uno di quelli caldi e soleggiati di giugno lungo la litoranea ionica, il mare è di un azzurro sorprendente, si sente solo il canto delle cicale interrotto dal nostro chiacchierare mentre cerchiamo di ingannare il tempo nell’attesa dei nostri ospiti .
Ci siamo tutti: Giovanni (Joe), Fabiola, Anna e io e siamo in allerta ogni qual volta sentiamo l’avvicinarsi del rombo di un’auto .
Sono loro. Sono arrivati!!!!
"Sea day", in uscita per il prossimo autunno, è il primo album di Francesco Spagnolo, pianista e compositore torinese dalle influenze classiche e new age. I dieci brani strumentali dell'album, tra pianoforte ed arrangiamenti orchestrati, rappresentano un tributo artistico ed emozionale a malinconici ed imponenti paesaggi naturalistici, raccontando di stati d'animo inquieti e trasognati, di viaggi tra le desolate e romantiche terre della Normandia, attraverso il rumore del mare e del vento che sospira, intrecciandosi con le note dei tasti di un pianoforte ora impetuose, ora delicate, tenui ed eteree. Esattamente come le onde che si schiantano contro le pareti rocciose, per poi ritirarsi nella quiete delle profondità marine, "Sea Day" ha due anime: quella irrequieta di un artista dalla mente e dalle dita in perenne fermento, e quella sentimentale e sognante di una "musica dell'anima" che racchiude in sé una vera poetica delle emozioni. Ed è grazie al germogliare di una profonda emotività che il lavoro di Francesco Spagnolo viene alla luce, pubblicato dall’etichetta Joe Black Production per la produzione di Giovanni Orlando. Le composizioni di "Sea day" risultano apprezzabili, nel medesimo tempo, dai palati più raffinati, cultori della musica classica, e dalle orecchie più giovani e più vicine al sound ambient / lounge, così come al genere strumentale delle colonne sonore cinematografiche.
Al termine delle registrazioni negli studi Red Pecky di Monte di Procida (Na), Francesco Spagnolo, entusiasta del lavoro svolto, si racconta:
Come e quando ti sei avvicinato al mondo della musica?
Questo avvicinamento è avvenuto molti anni fa, quando ero un ragazzino di dieci o dodici anni, grazie a mia nonna. La ascoltavo suonare le composizioni classiche al pianoforte, osservando la magia dei tasti che si muovevano rapidamente sotto le sue dita. In quel frangente di meravigliosa atmosfera nacque il mio amore per la musica.
Quali sono i primi autori che hai ascoltato e dai quali ti senti oggi influenzato ed ispirato per le tue composizioni?
Tutti quelli classici, da Beethoven a Chopin, Debussy, Erik Satie.
Tu credi in una filosofia della musica, una "musica per l'anima" in quanto linguaggio universale...
A titolo di compositore utilizzo la musica come un linguaggio, attraverso la musica mi è possibile esprimere stati d'animo, sensazioni, pensieri che affollano la mia mente e che talvolta non sarei in grado di esternare diversamente. Ma descrivo anche panorami e luoghi che suscitano in me sensazioni eccezionalmente intense.
Quali sono le sensazioni principali che danno vita ai tuoi brani?
Sensazioni e stati emotivi forti, intensi, talvolta violenti e tumultuosi, come la gioia, ma specialmente la malinconia dei momenti riflessivi e meditativi, ciò che avverto nel perdermi davanti al tramonto, osservando lo spettacolo del mare o di maestosi paesaggi.
Tutti i tuoi brani rimandano, in effetti, alla natura, così come al tema del viaggio.
E' vero, la scelta dei brani per questo album è stata guidata da questo filo conduttore, la natura, elemento che in realtà si manifesta quasi in tutti i brani che ho scritto nel corso degli anni. "Sea day", in particolare, risente delle impressioni e dell'emotività legate al viaggio ed all'ammirare gli elementi grandiosi ed imponenti della natura.
Hai scelto personalmente le immagini da inserire all'interno del booklet del tuo album...
Si tratta di alcune fotografie che ho scattato in occasione del mio ultimo viaggio nell'alta Normandia, quando mi sono ritrovato davanti alla maestosità delle falesie di Etretat. Durante quel soggiorno visitai le spiagge del D-day, proprio lì nacque il titolo dell'album, un gioco di parole: nella tracklist è estremamente presente l'elemento marino, "Sea day" si è rivelata la perfetta congiunzione di quelle distese sabbiose all'immagine del mare.
Il tuo brano "Cliffs" (falesie, n.d.r.), presente nell'album, nasce durante questo tuo viaggio?
"Cliffs" è un brano che descrive le sensazioni che ho provato nell'osservare questi spettacoli della natura, si tratta di una composizione dalla doppia anima, un'anima burrascosa, veemente, tumultuosa che descrive la forza e la potenza del mare e delle onde che si schiantano e si infrangono contro la roccia ma che allo stesso tempo nasconde una morbida quiete, come l'immagine lontana immortalata su una cartolina.
L'elemento naturale rimanda spesso alla spiritualità, e nei tuoi brani vi è molta spiritualità...
La spiritualità accompagna ogni mia composizione fin dalla nascita. Scrivo musica per donare ampio respiro a sensazioni e stati profondi della mente, dunque la musica nasce dall'anima, dai più intimi abissi di me stesso, in una perfetta sintonia con l'elemento della spiritualità: quando ci accostiamo alla nostra essenza, ciò che riusciamo ad esternare mediante l'arte e la musica sgorga da questa spiritualità.
Quali sono gli elementi fondamentali della tua musica?
La natura ha grande spazio nella mia musica, così come le semplici scene di vita vissuta, il modo in cui ho vissuto l'amore, i momenti dolorosi. Tutto ciò trova piena espressione nella musica, più di quanto riuscirebbe attraverso le parole.
La musica diviene così un elemento catartico...
Sì, decisamente.
Durante le registrazioni si è reso evidente un filo conduttore nella scelta dei suoni per i tuoi brani e nelle dinamiche di questi.
Esatto, anche grazie al lavoro dei tecnici degli studi Red Pecky. Abbiamo voluto costruire un sound, una sonorità, sia per quanto riguarda il pianoforte che per gli arrangiamenti. Vi è un filo conduttore nella scelta dei brani e, dunque, dei titoli, ed al tempo stesso vi è un filo conduttore tra le sonorità, tra le dinamiche del pianoforte ed i singoli suoni che compongono gli arrangiamenti.
C'è un brano cui ti senti più legato o che evoca in te ricordi speciali?
Più di uno. Tra i brani di pianoforte solo, spicca certamente "Cliffs", uno degli ultimi brani che ho scritto e che sento più vicino a me. Tra i brani orchestrati mi sento molto legato a "That faraway sea".
Quali sono i tuoi sogni nel cassetto e i tuoi progetti futuri?
Il mio sogno è poter dedicare la mia musica alla colonna sonora di un film, di un cortometraggio o di un documentario, abbinare le mie composizioni ad immagini e storie. Per quanto riguarda, invece, i progetti, abbiamo appena terminato le registrazioni di "Sea day" e ci aspetta la fase successiva di mixaggio. L'album uscirà, finalmente, in autunno.
E per i curiosi in attesa di poter ascoltare il lavoro di Francesco Spagnolo, sarà possibile godersi un assaggio della sua musica sul sito ufficiale del pianista e compositore, www.francescospagnolo.com!
Maria Lupoli
Joe Black Production