Con la Legge Sviluppo n. 133 del 2008 il Governo Italiano ha riaperto la corsa italiana verso l'atomo. In appena due mesi è stato cancellato il risultato del referendum del 1987, dove una maggioranza del 79% aveva deciso di chiudere le centrali nucleari Italiane. Dopo 24 anni gli italiani torneranno alle urne per decidere nuovamente sullo stesso tema.
Ieri 12 Gennaio 2011 la Corte Costituzionale si è espressa favorevolmante sull'ammissibilità dei quesiti referendari proposti dall'Italia dei Valori. Il quesito principale dell'IdV chiede di abrogare la norma per la "realizzazione nel territorio nazionale di impianti di produzione di energia nucleare" (legge 133/2008). Gli altri punti toccati dai quesiti riguardano la "localizzazione" delle centrali, le "procedura autorizzative" oltre a norme che contengono disposizioni strettamente funzionali al perseguimento degli impegni internazionali e comunitari dell'Italia.
Volto nuovo in casa Oro Banx. E’ delle ultime ore la notizia dell’ingaggio di Daniele Bonante, un innesto fortemente voluto dalla società della presidentessa Francesca Achille per fronteggiare alle sopravvenute defezioni del centrale Nino Gagliardi, infortunato, e del laterale Nicola Cutrone, trasferitosi al Nord per motivi di lavoro. Il jolly 28enne (alto 183 cm), prodotto del settore giovanile dell’Atletico Bari, è un profondo conoscitore della serie C, per aver militato con successo nella categoria per cinque campionati, con le maglie di Trivianum, Libertas S. Spirito e Virtus Bari. Al suo attivo anche passaggi significativi in B/2 (2009/10) e B/1 (2007/08), nel sodalizio che l’ha svezzato.
Il Dipartimento di Protezione civile della Regione Puglia è stato insignito dell’attestato di pubblica benemerenza di prima classe da parte del Dipartimento di Protezione civile poiché, con altre regioni italiane, si è particolarmente distinto nelle operazioni di soccorso alla popolazione abruzzese, colpita dal sisma del 6 aprile del 2009. Lo rende noto l’assessore regionale pugliese alle Opere pubbliche e Protezione civile Fabiano Amati. Con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’11 ottobre 2010 (pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 277 del 26 novembre 2010), il Capo Dipartimento Franco Gabrielli ha concesso il riconoscimento alla Regione Puglia, grazie all’importante contributo che quest’ultima ha saputo fornire al superamento dell’emergenza.
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“Parlamentari e consiglieri regionali del PdL si impegnino a convincere il Governo italiano e l'Unione europea a far partire la pesca al bianchetto e al rossetto invece di rilasciare solo formali dichiarazioni di solidarietà ai pescatori di Manfredonia”. E’ il deputato del Partito Democratico, Michele Bordo, a sollecitare “un maggiore e più produttivo attivismo” degli esponenti della destra a Roma e Bruxelles “dove le legittime istanze manfredoniane e della Puglia sono penalizzate dalla marginalità del Sud e dell’Italia”. "Il divieto di cattura di rossetto e bianchetto - continua Bordo - è applicato dall’UE senza alcuna considerazione per gli effetti catastrofici che esso determina sull’economia e i livelli occupazionali di zone in cui la pesca, tra l'altro già pesantemente penalizzata dalla crisi e dal nuovo regolamento comunitario, è uno dei comparti di maggiore pregio.
CELENZA VALFORTORE – La banda musica di Celenza Valfortore sarà riconosciuta come “Gruppo di Musica Popolare di Interesse Nazionale”. E’ quanto è stato comunicato al Comune di Celenza Valfortore dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Per i 150 anni dell’Unità d’Italia, Celenza Valfortore avrà un suo spazio all’interno del Museo delle Arti e Tradizioni Popolari di Roma. La notizia sarà ufficialmente comunicata ai cittadini celenzani martedì 18 gennaio, alle 17.30, quando il Consiglio comunale del paese si riunirà in contemporanea con le assemblee di oltre 100 comuni italiani per le iniziative inerenti a un particolare aspetto dell’Unità d’Italia, “La Musica Popolare e Amatoriale dal 1861 ad oggi”.
A Bari si è scatenata da ieri una vera e propria caccia alle streghe, complice il sindaco Emiliano. Nascosti dietro gli angoli, appostati fuori dagli uffici, mimetizzati nei pressi dei bar notiamo loschi figuri armati di macchine fotografiche alla ricerca e pronti ad immortalare chi si concede le famose pause da caffè o l’incauto lavoratore che si è attardato in una vietatissima spesuccia presso il supermercato adiacente l’ufficio.Pare l’inizio di un giallo o addirittura di un noir, invece è l’amara realtà, indotta da una campagna pubblicizzata dal sindaco Emiliano sui maggiori quotidiani e che può arrivare a suggestionare e a indurre al disprezzo il comune cittadino nei confronti dei lavoratori pubblici.
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