TARANTO - Sabrina Misseri resta in carcere. Il giudice per le indagini preliminari ha convalidato l'arresto della ragazza, sospettata di avere partecipato all'omicidio della cugina, Sarah Scazzi, di cui inizialmente si era autoaccusato suo padre, Michele Misseri, a sua volta rinchiuso nel penitenziario di Taranto. L'ORDINANZA - Per il giudice Martino Rosati, che ha stilato un'ordinanza di 21 pagine, va dunque confermato in pieno l’impianto accusatorio messo in piedi dagli investigatori e dalla procura della Repubblica di Taranto. La ragazza è accusata di concorso in omicidio volontario e sequestro di persona. Quella di Sabrina Misseri è stata una «azione cruenta, protrattasi per lungo tempo fino a che Sarah non è caduta al suolo», scrive il gip di Taranto nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della cugina della quindicenne di Avetrana.
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Secondo i dati diffusi dall'ISTAT, i settori ANIE nel solo mese di agosto 2010 hanno evidenziato, nel confronto con lo stesso mese del 2009, una crescita delle esportazioni del 25,2% per l'Elettrotecnica; del 45,9% per l'Elettronica (+31,9% nella media del manifatturiero nazionale). Nella media dei primi otto mesi del 2010, nel confronto col corrispondente periodo dell'anno precedente, l'industria Elettrotecnica ha registrato un incremento del 12,2%; l'Elettronica del 19,1% (+14,7% la corrispondente variazione per l'industria di trasformazione nazionale).
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L’impegno sociale e le esperienze pugliesi sono i temi del decimo appuntamento di “Building Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, la rassegna sulla ‘Puglia che scrive, che edita e che parla di sé’, giunta quest’anno alla settima edizione, organizzata dalla Biblioteca Multimediale del Consiglio Regionale della Puglia, Teca del Mediterraneo. Nel decimo incontro saranno presentate quattro opere: “Utopie dal ’68. Politica, letteratura, cinema” di Vincenzo Camerino, Pasquale Martino e Silverio Tomeo, Argo Editore; “50 anni di impegno sociale: Enzo Giase sindacalista del Sud” di Silvano Trevisani, Capone Editore; “Francesca una maestra. La professione come auto impegno e come auto riflessività” di Francesca Caffiero, Pensa Multimedia; “Fonte di ogni bene. Canti di risveglio ebraico composti del 1930 al 1945 a Sannicandro Garganico” di Francesco Lotoro e Paolo Candido, Edizione Rotas.
Il 22 ottobre, a Lucera, l’Associazione Artigiani dà il via ufficiale al proprio percorso d’impegno per lo sviluppo della città improntato sui valori della legalità e della cooperazione. Alle ore 19, sarà inaugurata la sede del sodalizio al civico 2 di Piazza della Repubblica. All’incontro sono stati invitati imprenditori, autorità e giornalisti per presentare a Lucera e alla Capitanata i programmi e le iniziative che l’associazione intende promuovere e attuare. La nascita del sodalizio affonda le proprie radici nell’esigenza di tutelare e di valorizzare il lavoro degli artigiani. Il nucleo che ha fondato l’associazione è composto da 30 artigiani che, a partire dallo scorso marzo, hanno promosso diversi momenti di confronto su questioni vitali per il futuro del centro svevo e dell’intera Capitanata.
Interessante sentenza della Cassazione, la n. 21447 di ieri 19 ottobre 2010 secondo Giovanni D’Agata, Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti”. Secondo il principio enunciato dalla Suprema Corte, la sospensione della patente di guida non è un atto dovuto nel caso di guida in stato di ebbrezza alcolica. Infatti la misura non dev’essere disposta nel caso in cui il tasso di alcool non superi la maggiore soglia di 1,5 grammi per litro. La decisione della seconda sezione civile in commento ha accolto il ricorso di un automobilista, sorpreso a guidare in stato di ebbrezza alcolica, annullando la sospensione della patente disposta dal Prefetto e confermata da una sentenza del giudice di pace di Alberga.
Leggi tutto: Alcol e guida, NO alla sospensione della patente sotto l'1,5 grammi per litro.
Questo ottobre 2010 vede il gemellaggio tra due comuni del Sud, Melito Porto Salvo (RC) e San Marco in Lamis (FG), un legame che nasce dalla casuale presenza di un tal Centola di San Marco in Lamis, a Melito durante lo sbarco di Garibaldi. Centola,fedele fino a quel momento servitore dello Stato borbonico e che si scopre solo allora unitarista e patriota risorgimentale. Ma aldilà di oscure figure locali e della deferenza prestata al “negriero dei due mondi”, il motivo del gemellaggio tra questi due comuni è da ricercare nella secolare blasfema mistificazione che viene fatta dalla storia. Una storia dalle pagine strappate dalla memoria di un Popolo per farne uso ideologico e politico. Una storia unilaterale che con violenza tenta di impedire il suo inevitabile rovesciamento: la cancellazione dei tanti luoghi comuni dettati da storici falsi e venduti,una storia dove alcuni hanno diritto di esistere,parlare mentre ad altri è negata la memoria. Ancora oggi,dopo 150 anni i morti non sono tutti eguali,ideologia risorgimentale e massoneria imperante lo vietano.