MARTINA FRANCA - Non si fanno attendere le reazioni della Politica cittadina alla manifestazione degli imprenditori di domani 29 Aprile. "Finalmente si è mossa la città". Vito Pastore, coordinatore Udc di Martina Franca, non si limita a riconoscere al sindaco martinese Franco Palazzo di avere "evitato, con la giunta tecnica, il vuoto amministrativo, mentre c'è un vuoto politico innegabile e che è responsabilità del centrodestra", ma con quel "finalmente" si rivolge alla città "che si accorge della crisi. Si accorge dell'immobilismo della politica". Se anche dalla segretaria del Pd, Nunzia Convertini, viene una "forte condivisione" per l'iniziativa di "cittadini stanchi, imprenditori, commercianti, uomini e donne stanchi dello stato melmoso in cui stiamo precipitando", Pastore interviene alla vigilia della manifestazione in programma domani mattina, indetta da imprenditori, per manifestare contro il sostanziale blocco (essi affermano) dell'attività imprenditoriale.
Il diffondersi in Europa e in Italia di nuove forme di governance urbana e territoriale attraverso gli strumenti della pianifi cazione strategica (si vedano, ad esempio, i casi di Barcellona, Lille, Bilbao, Torino, Firenze) dimostrano una tendenza alla riconfi gurazione dello spazio urbano come il luogo privilegiato dell’incontro tra le reti lunghe del confronto nazionale e internazionale e le dinamiche plurali che connotano le società locali. All’interno dei processi di integrazione e di consolidamento della cittadinanza europea emerge uno scenario di rinnovamento del ruolo delle Città e delle Aree Metropolitane. I piani strategici agiscono infatti attraverso la costruzione ampia di un impegno collettivo che incorpora la molteplicità dei centri decisionali a partire dal basso e la fa convergere su una visione socio-politica della città e del suo territorio proiettata in un futuro, anche lontano, ma realizzabile sulla base di partenariati, di risorse, di tempi individuati.
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Stiamo costruendo una rete di protezione e inclusione intorno agli immigrati e ai loro nuclei familiari, intessuta di servizi, opportunità, strumenti di partecipazione. È il punto di Elena Gentile, assessore pugliese alla solidarietà, sulla legge regionale che ha previsto norme per garantire accoglienza, convivenza civile e integrazione agli extracomunitari in Puglia. Una iniziativa normativa che non si limita a fissare principi, ma cerca di strutturare strumenti di intervento, istituendo la consulta regionale degli immigrati e un osservatorio regionale per i flussi migratori, prevedendo servizi di mediazione culturale e interculturale, introducendo norme in materia di assistenza sanitaria, di inserimento lavorativo, di istruzione e formazione professionale.
I voti oggetto della presunta compravendita non gli hanno permesso di ottenere un posto in Consiglio regionale, ma Fedele Lovino (Pdl) è comunque indagato per voto di scambio. Il nome del già consigliere comunale di Canosa e provinciale della Bat figura ora nel registro degli indagati della Procura di Trani dopo il servizio delle «Iene», che ha rivelato appunto la compravendita di consensi attuata attraverso un fotografo di Barletta, Rino Dibenedetto, al cui studio si rivolgevano quanti erano interessati a vendere il loro voto. I consensi, secondo quanto fa intendere il servizio, venivano comprati da Dibenedetto (il «procacciatore») proprio per Lovino, entrambi indagati quindi per voto di scambio.
Dopo la proclamazione avvenuta nella Corte d’Appello di Bari, Nichi Vendola ha nominato oggi la nuova Giunta Regionale. ‘Deve essere la giunta più capace di dare risposte al senso di quel voto che è stato un evento straordinario per il centrosinistra in Puglia - ha commentato il Governatore - una giunta con un’idea ancora più spigliata di cambiamento’.
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TARANTO - La sezione distaccata di Taranto della Corte d’appello di Lecce (presidente Marsano, a latere Semeraro e Santella) ha condannato a quattro anni di reclusione ciascuno l’ex sindaco di Taranto Giancarlo Cito, leader del movimento At6-Lega d’azione meridionale, e l’ex dirigente comunale Vincenzo De Palma, accusati di concussione.
Secondo la tesi degli inquirenti, gli imputati avrebbero chiesto tangenti per la realizzazione del porticciolo turistico in località San Vito, alla periferia di Taranto. In un procedimento parallelo, per la stessa vicenda, erano stati già condannati due architetti, mentre un imprenditore ha patteggiato due anni di reclusione.