I consiglieri provinciali del centrosinistra hanno depositato questa mattina la richiesta di convocazione di una seduta monotematica del Consiglio provinciale con all'ordine del giorno la crisi politico-amministrativa determinata dalla revoca delle deleghe agli assessori dell'UdC e la fuoriuscita di questa stessa forza politica dalla maggioranza di governo a Palazzo Dogana. "La crisi politica e amministrativa in cui versa l'Amministrazione provinciale di Foggia testimonia l'evidente fallimento del progetto politico e programmatico incarnato e sintetizzato dalla candidatura e dall'elezione dell'on. Antonio Pepe - si legge nel documento - E' fuori di dubbio che la Provincia di Foggia non abbia assunto alcun ruolo nelle vertenze sociali di maggiore rilievo esplose in questi due anni, mostrando appieno l'incapacità di interpretare, anche in forme innovative, il proprio ruolo politico e amministrativo; con l'ulteriore aggravante del totale disprezzo per le proposte avanzate dai gruppi di minoranza e, più di una volta, condivise dai partiti di maggioranza.
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A circa un mese dalla prima giornata di votazioni l’esito appare netto: Nichi Vendola, presidente uscente e candidato del centro-sinistra, è al comando con il 46,5 % delle preferenze del campione esplorato dall’Istituto Piepoli). A sei punti Rocco Palese, (40,5%) uno dei due candidati del centro-destra, più distante l’altra candidata Adriana Poli Bortone, che si attesta all’11%. Questo il quadro di sintesi, ma la nostra indagine (commissionata al prestigioso istituto Piepoli ) rivela molti aspetti significativi di questa campagna che ruota, più che altre volte, intorno alla personalità dei candidati.
Con enorme soddisfazione apprendo della decisione del Tar di Lecce di sospendere il provvedimento con il quale il Ministero dell’Ambiente si era pronunciato positivamente sulla compatibilità ambientale di lavori preliminari all’attività di estrazione di idrocarburi, nel nostro mare, in favore della società Northern Petroleum. Le indagini sottomarine avrebbero verificato la possibilità di trivellare i nostri fondali marini per l’insediamento di piattaforme petrolifere. Fortunatamente questa eventualità è stata scongiurata. Nei cinque anni di Governo regionale ci siamo presi cura dell’ambiente, del mare, delle coste, della qualità dell’aria e non possiamo che accogliere con gioia una decisione che permette una tutela anticipata nei confronti dei rischi di disastro ambientale e individua l’illegittimità dell’azione de governo nazionale contro la quale tutti i Comuni interessati si sono fortemente battuti.
L' assessore regionale pugliese alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefano, ha sollecitato il Ministro Zaia ad accogliere la richiesta di stato di crisi della Puglia e delle altre Regioni italiane. ''Dalle agenzie di stampa - scrive Stefano che e' Coordinatore degli assessdori regionali all'Agricoltura nella Commissione Politiche Agricole - apprendiamo della tua decisione di accogliere lo stato di crisi della Regione Sicilia. Cosi' come apprendiamo la tua pronta risposta alla sollecitazione di Altragricoltura, con la quale giustifichi la diversita' di trattamento rispetto alle altre sei Regioni che, al pari della Sicilia, hanno presentato analoga richiesta e sono, invece, in attesa del provvedimento di riconoscimento''.
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