PIETRAMONTECORVINO (Fg) – Ci sarà anche Pietramontecorvino tra i 1000 comuni della Penisola, le 1000 piazze del Bel Paese, protagonisti di “Voler bene all’Italia 2010” (www.piccolagrandeitalia.it), la settima edizione della festa con cui Legambiente, dal 2004, promuove il patrimonio di valori e di tesori rappresentato dai piccoli comuni italiani. Domenica 9 maggio, Pietramontecorvino parteciperà alla manifestazione nazionale con una mattinata ecologica al sito di Montecorvino, area archeologica d’interesse storico-naturalistico posta a sette chilometri dal centro del borgo. Montecorvino, nel 2008 e nel 2009, è stata oggetto di una importante campagna di scavi realizzata dall’Università degli studi di Foggia.
BARI - Si allarga nell’Università di Bari, e nelle scuole, la protesta, cominciata qualche giorno fa, contro l’aumento delle tasse universitarie deciso per ripianare un deficit che si aggirerebbe intorno ai 58 milioni di euro. Dopo l’occupazione della Facoltà di Scienze Politiche, oggi gli studenti «si sono appropriati pacificamente del corridoio principale del II piano della facoltà di Lettere e Filosofia, presso l’ateneo, dichiarando lo stato di assemblea permanente». «Tale gesto - si rileva in una nota - è dettato dalla volontà di manifestare il dissenso studentesco contro la mala gestione delle finanze universitarie e più in generale contro i tagli alla spesa annuali, operati in maniera indiscriminata dalla legge 133/08».
È consultabile online, sul portale ufficiale dell’Assessorato allo Sviluppo economico www.sistema.puglia.it, la graduatoria dei primi 16 certificatori energetici della Regione Puglia, il cui compito è quello di certificare l’efficienza energetica degli edifici, come previsto dal Regolamento regionale n. 10/2010 entrato in vigore tre settimane fa. I primi certificatori selezionati in Puglia sono dodici uomini e quattro donne, con un’età compresa tra i 30 ai 62 anni. Si tratta soprattutto di ingegneri, ma anche di architetti e geometri, le cui province di provenienza sono Bari, Bat, Foggia e Taranto. La procedura seguita per candidarsi, esclusivamente telematica, ha previsto la compilazione della domanda attraverso il portale www.sistema.puglia.it e il suo invio attraverso la posta elettronica certificata (pec).
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Sarà presentato mercoledì 5 maggio a ‘SolarExpo’, l’evento internazionale dedicato alle energie rinnovabili in programma a Verona fino al 7 maggio, il Progetto Loto, un nuovo sistema di impianto fotovoltaico ‘galleggiante’ modulato, di prossima realizzazione ad Avetrana in provincia di Taranto. A presentare il progetto è Enerdaiet s.r.l., azienda di Cisternino, specializzata nel settore degli impianti fotovoltaici che già nel 2008 a Solarolo (RA) ha realizzato in forma sperimentale un impianto fotovoltaico offshore da circa 20 KWP, primo di questo tipo in Europa, di cui si detiene il brevetto esclusivo. Il nuovo sistema integrato, denominato Progetto Loto - ricollegandosi al galleggiamento delle piante acquatiche, ninfee e fiori di loto -, è indicato per l’installazione presso bacini d’acqua o mare aperto dove vi è fabbisogno di energia (aziende agricole, piattaforme petrolifere, ecc.) poiché presenta un elevato grado di integrazione ambientale, non toglie spazio alle coltivazioni e riduce l’evaporazione dei bacini
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La paura della marea nera arriva in Puglia, dove ha suscitato allarme tra le popolazioni locali e le associazioni ambientaliste il permesso ottenuto dalla compagnia Shell Italia, il 30 aprile scorso, dal ministero dello Sviluppo economico, di ricerca petrolifera offshore nel Golfo di Taranto che si allarga nel mar Jonico. Si paventa il rischio ambientale ma anche la mortificazione della vocazione turistica dell'area. Oltre al Golfo di Taranto, nell'interesse delle compagnie petrolifere anche i fondali al largo delle isole Tremiti (Foggia) e della costa di Monopoli (Bari). Proprio per le Tremiti, solo alcuni giorni fa c'è stata una mobilitazione contro il progetto presentato dalla società irlandese Petroceltic Elsa per ricerche di idrocarburi e trivellazioni nei fondali del Gargano, a pochi chilometri dall' Arcipelago dell'area marina protetta.
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