Venerdì 4 aprile, alle 20.30, negli spazi della Distilleria De Giorgi di San Cesario di Lecce, va in scena "Diario di un Pazzo", prodotto dal Teatro delle Forche, diretto da Ettore Toscano e interpretato da Giancarlo Luce. Lo spettacolo rientra nella rassegna Teatri a Sud di Astràgali Teatro e si ispira all’omonimo racconto di Lu Xun.
La storia, ambientata in Cina nella prima metà del ‘900 in Cina, durante uno dei periodi più terribili della storia cinese, narra il passaggio dalla caduta dell’Impero all’ascesa del Partito Nazionalista, le logoranti guerre intestine, la barbara invasione giapponese, ma anche l’apertura alle correnti filosofiche e letterarie occidentali. Scritta nel 1918, l’opera è una denuncia dei valori fittizi della società del tempo che divorano l’individualità delle persone. Protagonista è uno studente di medicina che viene in possesso del diario di un suo vecchio amico e racconta di averne ricopiate alcune parti, considerandole piene di significato. Quello studente è lo stesso Lu Xun, il quale studiò alla facoltà di Medicina per un paio di anni, per poi dedicarsi alla scrittura, fino a diventare quello che è oggi ritenuto il padre della moderna letteratura cinese. Come spiega lo stesso Giancarlo Luce: “Lo spettacolo è un omaggio a Carlo Formigoni e Ettore Toscano, entrambi miei maestri d’arte, entrambi pedagoghi e artisti che hanno impegnato la loro vita nel proporre un’arte teatrale educativa a favore dei giovani, ed entrambi estimatori dell’opera di Lu Xun.”
Il Teatro delle Forche nasce a Massafra con la convinzione di restare al Sud, impegnandosi a creare e ospitare spettacoli dal vivo e artisti capaci di incidere nel tessuto sociale. Tra i suoi obiettivi, proporre spettacoli di alta qualità e servizi teatrali professionali e contribuire allo sviluppo socio economico delle comunità locali e del territorio tramite la valorizzazione del Teatro e la promozione dei beni culturali e paesaggistici capaci di promuovere un dialogo tra le arti e l’ambiente.
La rassegna Teatri a Sud è ideata da Astragali Teatro con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, e con la collaborazione del Comune di San Cesario di Lecce.
Ingresso € 5, consigliata la prenotazione. Per Info: Tel. 389.2105991, mail:
Venerdì 4 aprile 2025, alle ore 19:30, presso il Santuario di S. Maria della Lizza di Alezio, paese da sempre legato a Gallipoli non solo dalla semplice vicinanza fisica, ma da vincoli molto più profondi di origine storico-sociale-culturale, verrà presentato il nuovo libro di Luigi Solidoro “La Settimana Santa a Gallipoli e i suoi musicisti. Tra Settecento e Novecento“, edito da Youcanprint (Lecce).
L’evento è patrocinato dall'ANSPI (Oratorio Santa Maria della Lizza), dall'Associazione Gallipoli Nostra, presieduta da Elio Pindinelli, e APSEC (Associazione per la promozione della scienza, dell'educazione e della cultura di Lecce), presieduta da Pompeo Maritati.
Dopo i saluti di apertura di don Antonio Perrone, rettore del Santuario, il libro sarà presentato al pubblico da Elio Pindinelli, vicepresidente della Società Storica di Terra d'Otranto, e dal prof. Francesco Danieli, celebre storico e iconologo, nonché direttore di Krínomai, la nuova Rivista italiana di storia e critica delle Arti di Milano.
Gli intermezzi musicali saranno a cura dello stesso Luigi Solidoro che accompagnerà il soprano Laura De Vita e il duo violinistico composto da Tommaso Passeri e Antonio Fumarola. In programma le più celebri musiche della Settimana Santa gallipolina.
Il volume è il n.8 della Collana di monografie intitolata "Musicisti Salentini", ideata dalla coppia Solidoro-De Vita e realizzata a partire dal 2019.
Taranto. «Tra qualche settimana gli agricoltori del Tarantino avranno bisogno di acqua per irrigare le colture ma ancora non sappiamo se, come e quando partirà la nuova stagione irrigua».
Il nuovo grido d’allarme parte dall’Area Due Mari Taranto-Brindisi di Cia Agricoltori Italiani di Puglia: «Negli invasi l’acqua scarseggia e le temperature tra qualche tempo si alzeranno; abbiamo bisogno di risposte certe altrimenti la stagione irrigua 2025 rischia di saltare in aria e con essa salterebbero reddito e sacrifici dei nostri agricoltori e di migliaia di lavoratori agricoli», è il grido disperato del presidente Pietro De Padova.
Ma cosa sta accadendo nel territorio occidentale della provincia di Taranto, area vasta che per ciò che concerne l’approvvigionamento idrico dipende dalla vicina Basilicata, pur restando comproprietaria al 50% dell’acqua della diga di San Giuliano?
«Ci siamo messi alle spalle una stagione irrigua “presa per i capelli” e salvata solo in extremis grazie alla buona volontà di alcuni attori in campo, ma in tempi non sospetti abbiamo chiesto pianificazione per il futuro – ha chiarito De Padova – Cosa è stato fatto finora per scongiurare una nuova crisi idrica che ora rischia di coinvolgere anche l’approvvigionamento potabile, certamente prioritario rispetto a quello destinato all’uso irriguo?
Qualche mese fa avevamo sollecitato il completamento di lavori di manutenzione straordinaria alla diga di San Giuliano, attività indispensabili in assenza delle quali la Puglia rischierebbe anche quest’anno di non poter utilizzare nemmeno il 50% dell’acqua presente in quella diga di cui, lo ricordiamo, è comproprietaria – ha aggiunto il presidente Cia Due Mari – A completare il solito quadro, che descriviamo ogni anno denunciandolo in ogni sede competente, ci sono la mancanza di pulizia dei canali, la scarsa manutenzione degli impianti e l’atteggiamento antidemocratico di alcuni gestori dell’acqua in Basilicata».
A De Padova sono seguite le dichiarazioni del direttore Vito Rubino: «Si faccia tesoro degli errori commessi nel recente passato. Vogliamo una campagna informativa costante e rispettosa di tutti gli agricoltori del Tarantino che hanno il diritto di conoscere, prima di mettere a dimora le piante e avviare investimenti sulle colture, la quantità d’acqua a disposizione e quella presente negli invasi. Inoltre, non abbiamo notizie delle riparazioni alla condotta “Paoloni”, che corre parallela al canale adduttore, utile al trasporto dell’acqua dal Fiume Tara fino al territorio di Ginosa, dotando l’impianto di sollevamento del fiume di una pompa adeguata alle esigenze di prelievo e di spinta dell’acqua. Ovviamente, per consentire un prelievo costante durante tutta la stagione irrigua è necessario che venga previsto sin da subito la pulizia delle erbacce e delle alghe presenti nella zona di prelievo dell’acqua del Fiume Tara».
«Chiediamo alle istituzioni di intervenire con azioni risolutive e di farlo subito per non prestare il fianco a facili strumentalizzazioni politiche visto il clima crescente di campagna elettorale – ha concluso il direttore Cia Due Mari – Non c’è più tempo da perdere e sul reddito dei nostri agricoltori, oggi più che mai, è vietato scherzare. Quando e in che modo partirà la nuova stagione irrigua? In ballo c’è il futuro di migliaia di aziende agricole e di lavoratori del settore».
È uno dei simboli che, per eccellenza, caratterizzano i Riti della Settimana Santa accompagnando l’incedere lento dei penitenti. È la troccola, dal suono inconfondibile, che annuncia le processioni. E ora avrà una rivisitazione alquanto originale, complici la creatività e l’attaccamento al territorio del giovane pasticcere Gianluca Trisolini. Originario di Mottola, in provincia di Taranto, ha 28 anni e può vantare il titolo di campione nazionale di cioccolateria. Un’abilità messa al servizio della comunità, alla quale ha deciso di fare dono di una troccola realizzata interamente in cioccolato. Si tratta di una copia dell’originale – in legno e custodita nella chiesa del Carmine – lunga 65 centimetri e larga 18. Fedele non solo nelle dimensioni, ma anche nelle scritte e negli intagli.
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“L’inquietudine nasce da un fastidio ed un’insofferenza, è come il bisogno di spostare continuamente il peso del corpo da una gamba all’altra, l’impossibilità di sedersi e fermarsi per dire: fine del viaggio, finora cercavo, adesso ho trovato”. Con questo incipit si apre “L’inquietudine del pensiero”, libro-intervista di Pasquale Serra a Franco Cassano, pubblicato dopo la scomparsa del sociologo di origini marchigiane e barese d’adozione grazie al ritrovamento di Luciana De Fazio Cassano. Un testo prezioso dalla gestazione lunghissima: “dal 1995 fino al febbraio 2009”, importante chiave di volta per approssimarsi al complesso laboratorio di pensiero che ha caratterizzato l’intera vita e l’intera produzione di Franco Cassano.E sarà proprio “l’inquietudine”, ovvero il tentativo di “avere un rapporto onesto con il problema che pone la ricerca della verità” una delle figure al centro della conversazione con Pasquale Serra, docente di Storia del pensiero politico nell’Università di Salerno, e Franco Chiarello, sociologo, professore ordinario nell’Università di Bari, in programma lunedì prossimo 31 marzo, alle ore 17, presso la Biblioteca Provinciale Nicola Bernardini ex Convitto Palmieri di Lecce.
Promosso e organizzato dalla neonata associazione Progetti Meridiani, realizzato in collaborazione con Presidenza Consiglio Regionale Puglia, Polo BiblioMuseale di Lecce, Puglia Culture, Provincia di Lecce, CSV, Astràgali Teatro, l’appuntamento si aprirà con i saluti istituzionali di Loredana Capone, Presidente del Consiglio regionale Puglia; Luigi De Luca, Direttore del Polo Biblio-Museale; Cosimo Botrugno, Presidente Provinciale Arci, e l’introduzione di Nico Barletti, Presidente di Progetti Meridiani, per poi entrare nel vivo delle questioni con il dialogo tra Pasquale Serra e Franco Chiarello, moderato dalla giornalista Carla Petrachi.“Per noi che sin dal nome della nostra Associazione abbiamo voluto sottolineare il debito che abbiamo nei confronti del pensiero e dell’agire di Franco Cassano”, osserva l’architetto e urbanista Nico Barletti, “avviare le nostre attività con una conversazione sul suo personalissimo inquieto laboratorio di approssimazione al reale è stato naturale e direi necessario. Progetti Meridiani nasce infatti nei mesi scorsi con un obiettivo preciso: dare vita, nella nostra città e sul territorio salentino, ad una discussione permanente tra interlocutori diversi: cittadini, rappresentanti istituzionali e sindacali, associazioni culturali e imprenditoriali, portatori di differenti interessi sociali, su temi trasversali e comuni per contribuire a riflettere sulle trasformazioni in atto, e sulla necessità di generare costantemente intelligente comprensione su quanto accade e coesione sociale”.
Anticipato da una serie di singoli come l’omonimo ‘Smell The Roses’ e ‘The Ring’, esce oggi, 28 Marzo il nuovo disco di Erja Lyytinen, cantante e chitarrista finlandese di fama internazionale, maestra dello stile slide, con una carica di energia unica, pronta a conquistare il pubblico italiano ed europeo.
Il nuovo album ‘Smell The Roses’ viene pubblicato in concomitanza con il terzo singolo e videoclip di ‘Abyss’, per la Lyytinen la traccia preferita del nuovo lavoro nonché una delle canzoni più forti che abbia mai scritto. Un testo semplice, malinconico, che sottolinea la sensazione e la paura di continuare a cadere, sempre più in profondità nelle ombre e nell'oscurità, ed essere lasciati soli. Nessuna via d'uscita, tranne la musica!
Il nuovo lavoro in studio di Erja Lyytinen ‘Smell The Roses’ arriva dopo tre anni dall'uscita di ‘Waiting For The Daylight’. Da allora, la cantante e chitarrista finlandese ha continuato a girare il mondo in un tour senza sosta, esibendosi in eventi prestigiosi come il Byron Bay Blues Festival in Australia, come headliner dell'HRH Blues all'O2 Academy di Leicester e facendo il suo debutto al leggendario Rory Gallagher Festival di Ballyshannon, solo per citarne solo alcuni.
È stata inoltre riconosciuta ‘Angel of Rock’ agli HRH Awards di Great Yarmouth. Negli ultimi mesi è apparsa in molti programmi televisivi ed è stata invitata a partecipare a The Masked Singer sulla TV finlandese in cui ha interpretato il personaggio Skeleton dove ha potuto cantare canzoni fantastiche come ‘Master Of Puppets’ dei Metallica, ‘Running Up That Hill’ di Kate Bush e ‘Hallelujah’ di Jeff Buckley.
Sul finire del 2024, la Lyytinen ha pubblicato un nuovo album registrato dal vivo intitolato ‘20 Years of Blues Rock!’, concerto registrato a Helsinki, la sua città natale, durante una serata che ha celebrato il 20° anniversario dall'uscita del suo album di debutto da solista, ‘Wildflower’.
Dietro le quinte, per gran parte del 2024, Erja ha lavorato al suo nuovo album con l’idea di andare nella direzione opposta rispetto al precedente ‘Waiting For The Daylight’, ovvero concentrarsi sui riff e sugli assoli di chitarra e far risaltare individualmente gli strumenti della band. ‘Smell The Roses’, continua a mostrare l'evoluzione musicale di Erja Lyytinen mentre l'artista spinge i suoi confini creativi con ogni uscita successiva.
«Le tracce di accompagnamento dell'album sono state registrate agli Hollywood House Studios di Helsinki. Ho detto al mio tecnico del mixaggio Matias Kiiveri di puntare sul suono degli album rock degli anni Settanta. Ultimamente ho ascoltato principalmente vinili e registrazioni degli anni Sessanta e dei primi anni Settanta», spiega Erja. «Durante il mixaggio dell'album, abbiamo utilizzato alcuni strumenti analogici come un registratore a nastro a due tracce per ottenere un suono corposo e caldo sull'album. Questo suono e il modo organico di creare musica mi parlano molto».
Il messaggio è semplice: «Svegliati e annusa le rose. C'è così tanta bellezza nel mondo, quindi perché non ci fermiamo e ne godiamo piuttosto che continuare a combattere e volerne sempre di più?».
Nel mese di marzo in occasione della Festa della Donna e dell’uscita del secondo singolo ‘The Ring’ Erja Lyytinen ha rilasciato un’intervista alla rivista italiana Il Blues, dove si parla anche della figura delle donne nel mondo del music business: www.ilblues.org/erja-lyytinen-intervista.
Smell The Roses – www.youtube.com/watch?v=lGcF_rSnwgs
The Ring - www.youtube.com/watch?v=YPzaZUpYICI
Abyss - https://www.youtube.com/watch?v=Baey57G_-eo
Erja Lyytinen è una delle chitarriste blues-rock più importanti nel circuito dei tour internazionali contemporanei. Nel corso di una carriera discografica più che ventennale ha pubblicato dodici album in studio e diversi album dal vivo.
La tavolozza musicale di Lyytinen comprende il meglio del blues-rock contemporaneo, ispirato e influenzato dai grandi del blues di un tempo. Il più recente album ‘Waiting For The Daylight’ è arrivato al 3° posto nelle classifiche ufficiali degli album fisici finlandesi e al 14° posto nelle classifiche IBBA di ottobre nel Regno Unito.
Tra i vari riconoscimenti il podio nel sondaggio ‘10 Best Guitarists Now’ di Total Guitar Magazine e il premio come ‘Miglior chitarrista’ agli European Blues Awards 2017. Erja è stata la prima artista finlandese nominata ai Maple Blues Awards canadesi nella categoria B.B. King International Artist of The Year.
Il 6 dicembre 2022, Giorno dell'Indipendenza in Finlandia, la Lyytinen è stata cortesemente invitata al Castello Presidenziale e nella prima metà del 2023, Erja Lyytinen ha pubblicato l'ultima puntata della sua serie di libri didattici per chitarra.
Il sound di Erja Lyytinen si è evoluto nel corso degli anni: partendo dalle sue tradizionali radici blues, la Lyytinen ha proseguito con uno stile orientato all'hard rock, mantenendo sempre nel blues il fulcro di tutto ciò che fa. Nel 2025 sarà in tour in tutta Europa promuovere il nuovo album ‘Smell The Roses’.
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