Buone notizie per i consumatori. Il componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del consumatore” di Italia dei Valori Giovanni D’AGATA, ritiene opportuno riportare l’attenzione dei viaggiatori che la Corte di Cassazione con la sentenza 19283, sezione Terza, del 10-09-
Leggi tutto: Danni da vacanza rovinata ed inadempimento del tour operator
Signor Ministro, autorità, Signore e Signori, l’assenza del Presidente del Consiglio a questa cerimonia ci rattrista. Per la seconda volta in due anni ci mancherà l’interlocutore più importante per condividere analisi e visioni sul presente e sul futuro del nostro Mezzogiorno d’Italia. In qualsivoglia occasione istituzionale abbiamo sempre accolto l’on. Berlusconi con il rispetto dovuto al capo del governo e anche con quella cordialità che consente ad irriducibili avversari politici di non proporsi come nemici mortali. La faziosità, la venalità, la rissosità, la volgarità, sono tutti ingredienti che hanno fin troppo avvelenato la vita pubblica. Il lessico della contumelia ha soppiantato il ruolo delle grandi narrazioni, la cultura è stata esiliata nelle isole degli specialismi, la politica s’è fatta assai rumorosa ma povera di “pensieri lunghi”.
Leggi tutto: Il discorso di Nichi Vendola per l'inaugurazione della Fiera del Levante
Anche la Corte di Cassazione coglie l’allarme sociale del grave fenomeno dell’alcolismo sul posto di lavoro ed adotta la linea rigorosa contro chi è colto in stato di ebrezza sul luogo di lavoro. Con la sentenza n. 19361 di oggi i giudici di Piazza Cavour della sezione lavoro, infatti, hanno stabilito che è legittimo il licenziamento del lavoratore colto in stato di ebrezza sul posto di lavoro.. Nella circostanza il lavoratore licenziato per motivi disciplinari, è stato trovato spesso ubriaco durante il lavoro; il cittadino si era rivolto senza successo al Tribunale di Siracusa per l'annullamento del provvedimento disciplinare.
Leggi tutto: Ubriaco sul posto di lavoro? Legittimo il licenziamento.
“Addio Sud. Trenitalia conferma la sua volontà di mollare gli ormeggi dal Mezzogiorno”. È l’amaro commento dell’assessore alla mobilità della Regione Puglia Guglielmo Minervini alla notizia dei nuovi collegamenti e fermate di media e lunga percorrenza di Trenitalia. Questa mattina, infatti, la compagnia ferroviaria ha annunciato quattro Frecciarossa in arrivo a Malpensa, una nuova coppia di treni sulla Milano-Torino, quattro Eurostarcity su Milano-Venezia, 4 Frecciargento su Bolzano-Roma e in coda al comunicato si legge che “l'offerta verso Puglia e Calabria dei treni a mercato, ossia di quelli che non ricevono alcun corrispettivo pubblico, verrà adeguata all'attuale ed effettiva domanda registrata. Permarrà quindi la cancellazione di una coppia di collegamenti tra Roma e Bari, sospesa già a primavera, e sarà cancellata una coppia di Eurostar Fast tra Roma e Lamezia”.
Leggi tutto: Minervini: "Trenitalia discrimina il Mezzogiorno sulla lunga percorrenza"
CENTO CANTIERI da realizzare in tutta la Puglia entro la fine del 2010 per ridare “ossigeno immediato all’economia pugliese”, per un investimento complessivo di quasi 100milioni di euro e un’occupazione che riguarderà, direttamente o indirettamente, circa 11mila persone. Ed è solo la prima tranche. Questo il biglietto da visita del progetto 100 cantieri in 100 giorni annunciato nelle dichiarazioni programmatiche del 15 giugno scorso e presentato oggi in una conferenza stampa dal presidente della regione Puglia Nichi Vendola e dagli assessori regionali Nicola Fratoianni (attuazione del programma), Angela Barbanente (urbanistica), Elena Gentile (lavoro e Welfare) e il direttore d’area Davide Pellegrino. Con l’avvio di questo progetto – ha spiegato l’assessore all’attuazione del programma Nicola Fratoianni – diamo un respiro all’economia pugliese e all’occupazione. Ogni opera, ogni cantiere individuato sarà aperto entro il 2010.
Leggi tutto: Vendola, Fratoianni, Barbanente e Gentile presentano 100 cantieri in 100 giorni
La sezione leccese del T.A.R. di Puglia con la sentenza 1935 del 7 settembre 2010 di seguito commentata, getta un importante luce in materia di concorsi pubblici e categorie protette. Secondo i giudici amministrativi, infatti, le quote di posti nei concorsi pubblici per i soggetti che sono inseriti nelle categorie cosiddette “protette”, come gli invalidi civili o di guerra, devono essere applicate anche se non sono previste dal bando. Secondo la sentenza tale assunto deriva da specifiche riserve stabilite dalla legge e che in quanto tali operano in automatico. I Giudici del Tribunale amministrativo leccese hanno infatti accolto il ricorso di una donna, orfana di un caduto sul lavoro, contro la graduatoria di un concorso per insegnanti di francese nelle scuole superiori il cui bando non prevedeva esplicitamente tale riserva.